Ulteriore prova che la vita notturna è in declino: secondo un sondaggio condotto dal Guardian la generazione britannica di oggi è in realtà meno interessata a divertirsi rispetto alla generazione precedente, questo dopo che George Hull fondatore del Bloc Festival ha affermato che i clubbers di oggi sono troppo “sicuri e noiosi“. Si, è vero, il sondaggio è stato svolto in Gran Bretagna, ma probabilmente la situazione non è tanto diversa dalle nostre parti.
La stragrande maggioranza degli intervistati, tra 18 e i 35 anni, hanno constatato che alla movida preferiscono una tranquilla serata in casa (SARA’ ANCHE PER QUESTI MOTIVI? LEGGI QUI), adducendo come causa l’aumento dei prezzi, i pericoli e la stanchezza. Tuttavia, i risultati sono pervenuti da appena 196 intervistati, che hanno risposto ad un invito sul sito del Guardian, piuttosto che da un sondaggio fortuito. La metà degli intervistati (98 persone) ha negato che i social media hanno reso meno interessante gli incontri face-to-face, paragonati ai 33 (non tutti hanno risposto al sondaggio) che hanno ritenuto fosse la causa primaria; mentre 70 persone hanno dichiarato che sono solo meno interessati ai club, rispetto ai 45 che hanno addotto più motivazioni.
Altri hanno affermato ancora, che i media impedivano loro determinati comportamenti per la pubblicazione di possibili foto online, mentre altri ritenevano disgustoso lo sballo alcolico perché facenti parte di quella generazione salutista. La maggior parte di essi preferisce trascorrere del tempo con i propri amici durante il fine settimana piuttosto che in un club dove la musica non permette di comunicare. Molti hanno espresso la preferenza di partecipare a qualche serata o festival piuttosto che la frequenza regolare nel club. L’indagine sottolinea il disamoramento da parte dei giovani di oggi per il club. Recentemente l’ufficio nazionale di statistica ha rimosso il prezzo di entrata del club, dalla lista delle spese quotidiane usate per calcolare l’inflazione, mentre quasi la metà dei locali notturni del Regno Unito ha chiuso i battenti negli ultimi dieci anni.
(Via Guardian)
Ida Pastore