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Apollonia sono Dan Ghenacia, Shonky e Dyed Soundorom e noi abbiamo avuto il piacere di intervistarli.

Nella scena della musica elettronica è raro trovare collaborazioni stabili tra grandi artisti che siano al tempo stesso produttive, di qualità e in cui l’intesa tra i componenti sia evidentemente altissima; se questa combinazione di fattori è rara nei progetti a quattro mani, è quasi impensabile che possa presentarsi se le mani sono sei come Apollonia.

ITALIANO – ENGLISH

A quanto pare Dan Ghenacia, Shonky (Shonky – Plombiére EP out on Apollonia Music now) e Dyed Soundorom sono riusciti e stanno continuamente riuscendo nell’impresa, e il loro progetto Apollonia è una creatura perfettamente equilibrata e armoniosa nonostante (e grazie al fatto che) le personalità in gioco siano ben tre. Habitué del DC-10 da anni (anche singolarmente), i tre vivono e lavorano nelle città fulcro del clubbing europeo: Parigi, Ibiza e Berlino.

Apollonia si esibiranno il 19 Agosto, il 9 e il 23 Settembre al party Music On dell’Amnesia di Ibiza, mentre il 27 Agosto arriveranno in Italia e saranno protagonisti del party all’Arenile di Napoli.

Abbiamo voluto scoprire di più riguardo alla loro partnership artistica, e questo è ciò che ne è emerso.

La prima domanda può sembrare banale, ma è fondamentale per capire meglio il progetto Apollonia: quando e come vi siete incontrati? Perché avete deciso di iniziare questa collaborazione di successo come Apollonia?

Dan: Ci conosciamo circa dal 98/99; ero resident al Batofar per i loro after-party a Parigi. Shonky e Dyed erano facce regolari a quei party – lì è dove ci incontrammo, diventammo amici e iniziammo a fare i dj insieme. Shonky e Dyed iniziarono a fare musica e io la rilasciavo sulla mia vecchia label Freak N’Chic. Dopo che Freak N’Chic chiuse, volevo fare qualcosa di nuovo che includesse tutti noi tre e quindi, tre anni fa, decidemmo di pensare in maniera più globale e di fare qualcosa che si focalizzasse sul lato artistico delle cose, così come sul business. Ecco come nacque Apollonia.

La vostra energia e il vostro amore per la musica è chiaramente visibile durante i vostri set, e non c’è alcun dubbio su questo, ma parlando dello stile, come definireste il vostro? Ci sono delle parole chiave che potrebbero essere utili e appropriate a riassumere il vostro intero progetto?

Dan: “Freaky funky, deep, techy…”

Shonky: Groovy. È un mix di nuova e vecchia scuola, diversi tessuti e generi. Non amiamo suoanre un solo stile.

Anche se probabilmente i vostri gusti musicali sono simili, avete mai litigato, magari animatamente, per delle situazioni di disaccordo? Come gestite il fatto che siete tre diverse menti sia quando producete sia quando vi esibite come dj?

Dan: Non litighiamo mai,  ma se c’è una regola per noi è che ognuno deve essere d’accordo su qualsiasi cosa stiamo discutendo, altrimenti non lo facciamo. Se non siamo tutti d’accordo su qualcosa, facciamo qualcos’altro.

Riguardo alle vostre radici, come influenza la vostra carriera, il vostro stile, la vostra musica il fatto che siete francesi, parigini in particolare? Cosa ne pensate della scena undergound francese e di quella di Parigi?

Dan: più che francesi, siamo internazionali. Shonky e Dyed vivono a Berlino, io spendo metà dell’anno a Ibiza, ci esibiamo tre o quattro volte a settimana in giro per il mondo. Il mondo è il nostro parco giochi!

Siete resident di uno dei club più famosi al mondo, il DC-10, per uno degli eventi più famosi al mondo, il Circoloco, nell’isola della festa per eccellenza, Ibiza; qual è il vostro rapporto con questo evento e con Ibiza in generale? Ci sono altre città o altri luoghi che significano qualcosa di particolare per voi, ad eccezione della vostra città natale Parigi?

Dan: Con il DC-10 è come una love story. Ne sono stato resident per 13 anni, questo è il motivo per cui ho deciso di tornare e fare la stagione. 13 anni fa Antonio e Andrea mi dissero: “Se sei nell’siola puoi suonare per noi”. Quindi rimasi per l’intera stagione per essere sicuro di potermi esibire ogni settimana.

Shonky: Come ha detto Dan, siamo internazionali. Durante l’estate i miei luoghi sono Berlino e Ibiza. Vado a Ibiza dal 2000, ero lì per supportare Dan quando suonò per la prima volta al DC-10 – lui era il dj e io il fan numero uno. Lui mi presentò il club, ed è una love story simile. Non sono resident da tanto tempo quanto lui, ma vado lì da sempre. Di Berlino mi innamorai e dovetti trasferirmi lì. Tutto lì è fatto con le migliori intenzioni per quanto riguarda i party; soundsystem, atmosfera, dancefloor…dal momento in cui un buon soundsystem con una buona folla di fronte, non importa dove suoni. Amo il modo in cui i berlinesi si preoccupano della scena dei club lì.

Avete dichiarato che amate suonare per ore e ore; c’è una ragione specifica per cui tendete a preferire set molto lunghi?

Shonky: Il fatto è che siamo in tre e ci piace suonare per più tempo. Amiamo fare i dj e quando siamo a nostro agio con club, dancefloor e soundsystem vogliamo farlo più a lungo. È fantastico poter suonare insieme come amici e poter apprezzare i bei momenti. Siamo amanti della musica e amiamo condividere la musica, quindi essendo in tre ad avere la stessa passione è ovvio che sia meglio per noi suonare più a lungo.

Avete anche fondato la vostra label, Apollonia, con uscite di artisti come Kerri Chandler, Chris Carrier, Point G e molti altri. Avete poi rilasciato il pacchetto di remix Tour å Tour in primavera; potete dirci di più al riguardo?

Dan: Il pacchetto di remix è uscito come tre diversi EP, ognuno con una selezione di remix di alcuni dei nostri produttori preferiti, e amici, della scena. Così come i nostri set e gli album stessi, sentiamo che loro ci rappresentano come un outfit; i diversi stili e tessuti, il nuovo e il vecchio. Quindi c’è materiale di persone come Charles Webster e il nostro buon amico Terence Terry, i Martinez Brothers, Edward, Thomas Melchior e molti altri. Ne siamo veramente felici.

Intervista e Traduzione Alberto Zannato

ENGLISH VERSION

In the electronic music scene it is rare to find stable collaboration between great artists that are both productive, of high quality and where the agreement between the components is evidently high; if this combination of factors is rare in duet projects, it is almost unthinkable that might arise if the hands are six.

Apparently Dan Ghenacia, Shonky (check Shonky – Plombiére EP out on Apollonia Music nowand Dyed Soundorom have succeeded and are continuously succeeding, and their Apollonia project is a perfectly balanced and harmonious creature, despite (and because) the involved personalities are three. Habitué of the DC-10 for years (also individually), the three live and work in the heart of the European clubbing cities: Paris, Ibiza and Berlin.

Apollonia will play on August 19, 9 and 23 September at the party Music On at Amnesia Ibiza, while August 27 will arrive in Italy and will be the protagonists of the party Deependance at Arenile in Naples.

We wanted to find out more about their artistic partnership, and this is what has emerged.

This first question may seem trivial, but it’s fundamental to understand your project better; when and how did you meet? Why did you decide to start this successful collaboration as Apollonia?

Dan: We’ve known each other since around 98/99, I was resident at Batofar, for their after-party in Paris. Shonky and Dyed were regular faces at the party – that’s where we met and became friends and started to DJ together. Shonky and Dyed began making music and I released it through my old label Freak N’Chic. After Freak N’Chic came to an end, I wanted to do something new that involved all three of us and so, three years ago, we decided to think more globally and do something that focused on the artistic side of things, as well as business. That’s how Apollonia was born.

Your energy and your love of music is clearly visible during your sets, and there’re no doubts about this, but talking about style, how would you define yours? Are there any key-words which could be useful and appropriate to sum up your entire project?

Dan: Freaky funky, deep, techy…

Shonky: Groovy. It’s a mix of new school and old school, different textures and genres. We don’t like to play just one style.

Even though your musical tastes are supposedly similar, have you ever argued, perhaps heatedly, for some disagreements? How do you manage the fact that you are three different minds both when you produce and when you dj?

Dan: We never argue, but if there’s one rule we have it’s that everyone must agree on whatever we are discussing otherwise we won’t do it. If we don’t all agree on something, we do something else.

About you roots, how does the fact that you’re French, Parisians in particular, affect your career, your style, your music? What do you think about France’s and Paris’ underground scene?

Dan: More than French, we are international. Shonky and Dyed live in Berlin, I spend half the year in Ibiza, we play three of four times a week all over the world. The world is our playground!

You are residents at one of the most famous clubs in the world, DC-10, for one of the most famous events in the world, Circoloco, in the island of parties par excellence, Ibiza; what’s your relationship with the event and with Ibiza in general? Are there any other cities or venues that mean something particular to you, except your hometown Paris?

Dan: With DC10 it’s like a love story. I’ve been resident there for 13 years this year, it’s the reason why I decided to come and do the season. 13 years ago Antonio and Andrea told me, “If you’re on the island you can play for us”. So I stayed for the whole season to make sure I could play every week.

Shonky: As Dan said, we’re international. In the summer both Berlin and Ibiza are my places. I’ve been going to Ibiza since 2000, I was there to support Dan when he first played DC10 – he was the DJ and I was the number one fan. I was introduced to the club by him, and it’s a similar love story.

I haven’t been a resident there for as long as him, but I’ve been going there since forever. With Berlin I fell in love with the place and had to move there. Everything there is done with the best intentions as far as parties go; soundsystems, atmosphere, dance floor… as long as you have a good soundsystem with a good crowd in front of you, it doesn’t matter where you play. I love how much the Berliners care about the club scene there.

You said you like to play for hours and hours; is there a specific reason why you tend to prefer very long sets?

Shonky: The thing is there are three of us so we like to play for a longer period of time. We love DJing, when we feel comfortable with the club, the dance floor and the soundsystem we want do it for longer. It’s just great to be able to play together as friends, and appreciate the moments we have you know. We’re music lovers and we love to share music, so with three of us all having that same passion of course it’s better for us to play for longer.

You also founded your own label, Apollonia, with releases coming from artists like Kerri Chandler, Chris Carrier, Point G and many others. You also released the Tour å Tour remix package in spring, can you tell us more about this?

Dan: The remix package came as three separate EPs, each with a selection of remixes from some of our favourite producers, and friends, in the business. Just like our DJ sets and the album itself, we feel they represent us as an outfit; the different styles and textures, the new and the old…

So there’s stuff from people like Charles Webster and our good friend Terence :Terry:, plus The Martinez Brothers, Edward, Thomas Melchior and lots more. We’re very happy with it.

Interview and Translation Alberto Zannato