Pan, avanguardistica etichetta discografica berlinese fondata da Bill Kouligas, celebra il suo quinto anno d’attività in un maniera molto originale.
Il 31 Gennaio 2014 il V&A (Victoria and Albert Museum) ha invitato Boiler Room Event nelle sue gloriose hall per dar vita ad un epico evento, con la collaborazione di Bill Kouligas e Mat Dryhurst. Inspirati dalla convinzione che la presa diretta dello streaming sarà l’unico mezzo mediatico del futuro, la performance ha dato vita ad una spettacolare esibizione di coppia tra gli strabilianti suoni elettronici e la manipolazione improvvisata dell’arte di Dryhurst. E’ affascinante entrare in un museo trasformato. L’organizzatrice dell’evento Friday Late: Sound it Out esplora la relazione tra musica e tecnologia – dall’analogico al digitale, dallo streaming alla manipolazione digitale.
Tutti gli eventi congiuntamente presenti in altre sezioni del museo, hanno visto protagonista inoltre un percussionista newyorkese e le installazioni dell’artista Eli Keszler e Helm, i quali hanno presentato un esclusivo lavoro basato sull’istallazione di corde di pianoforte di Keszler mentre Steven Warwick (Heatsick) narrava Man in the Crowd, un breve racconto di Edgar Allan Poe.
L’artista James Hoff ha invece posizionato un impianto sonoro all’interno del museo con particolari jingle e riff. Inoltre Empyset ha presentato un film su Woodchester Mansion in Gloucestershire il quale esplora le caratteristiche spaziali e di come esse possano essere codificate tramite il suono.
Un’altra iniziativa che vede in simbiosi l’arte e il clubbing si terrà il prossimo 7 Febbraio dove l’Harmonic Series presenterà uno showcase night al Southbank Centre esplorando le direttive audiovisive sopracitate della Pan Label. Ci sarà spazio anche per Mark Keckey e Florian Hecker che presenteranno una nuova traccia, mentre Lee Gamble debutta con show audiovisivo creato da Dave Gaskarth.
Creare nuove forme di Entertainment che vedono protagoniste la EDM e contemporaneamente l’arte moderna si può fare, poiché si da vita a nuove forme di cultura meno elitarie ma più stimolanti. Dobbiamo avere la forza di essere protagonisti anche qui nel Belpaese invece di essere spettatori d’oltremanica.
Marco Ianne