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Sleaze Select vol 2 various artist parkett channel

REVIEW di Pier Paolo Iafrate

Sleaze Records è una nuova e fiorente etichetta techno di Glasgow, Scozia. Negli ultimi quattro anni, il capo etichetta Hans Bouffmyhre ha rilasciato grande musica…

grazie ad una miscela che comprendeva artisti affermati , grandi nomi della scena,  e non, gente fresca. L’etichetta ha ricevuto l’incredibile sostegno da pionieri techno come Richie Hawtin, Adam Beyer, Laurent Garnier, Chris Liebing, Speedy J e molti altri.

Il roster di Sleaze annovera artisti come Gary Beck, Perc, Tony Rohr, Tim Xavier, Remute, Alexi Delano, Monoloc & Par Grindvik i quali rilasciano regolarmente i loro lavori sull’etichetta scozzese.

Nel corso degli ultimi 4 anni Sleaze Records ha avuto molti successi nella top10 di Beatport, il quale ha fornito un grande aiuto alla reputazione del marchio, avendo esposto l’etichetta  sulla piazza di tutto il mondo
All’inizio del 2011 ha lanciato il suo sito Sleaze Records, insieme ad un mensile Sleaze Podcast & Mastering Service. Sembra che si prospetti nessuna fermata per  Sleaze rguardola loro missione implacabile di arrivare al top.

Il loro 90esimo rilascio arriva sotto forma di Sleaze Select, cioè una raccolta di 4 esclusive e nuove tracce original mix di Par Grindvik, Secluded, Kyle Geiger e Subjected. Una raccolta-bomba, viscerale, grintosa e possente. Adoriamo questi lavori e questi artisti, riescono sempre a soddisfare la nostra risoluta necessità di techno.

Par Grindvik mette subito tutti in riga, apre le danze con la sua Layday, bass line potente, cassa corposa, i suoni ci riportano ad una progressiv anni 90 con tutte le aggiunte qualitative che i nostri tempi hanno apportato. Anche la chiusura della traccia è un viaggio vintage/malinconico; si allunga il tempo che la melodica parte finale ci fa vivere ad occhi chiusi, sognando. Par Grindvik non delude mai.

Secluted porta avanti le danze con la traccia Round12, quasi happy techno, molto orecchiabile, piacevole, spensierata. La cassa è sempre presente e i bassi tremano che è un piacere.
Poi è la volta di Kyle Geiger, con la sua traccia Fortify. Decisa, volitiva, non ti lascia un attimo, bombetta a mano.
Ed ecco arrivati alla last track, 302 di  Subjected (mia preferita, shhh).

Il ritmo è incalzante 128 bpm nudi e crudi. Giunzione sinaptica tra neurone e muscolo, istiga al saltello.

Vi sfido ad arrivare fino alla fine e non alzare un dito. Buon ascolto.

Pier Paolo Iafrate