David Latellier, in arte Kangding Ray, arriva a produrre la sua quinta fatica, una di quelle grandi e delle più importanti. E’ in arrivo infatti il 30 Ottobre il suo novo LP intitolato Cory Arcane e come il precedente album, Solaris Arc, sarà pubblicato da Raster – Noton.
Oltre a seguire una scia musicale ben definita, cioè quella techno scura e sperimentale tipica berlinese, Kangding Ray segue anche un filo logico cinematografico nel concept dell’album.
Il comunicato stampa per Cory Arcane è di fatti dotato di un saggio, da parte dell’artista stesso, che descrive quello che sembra essere il carattere titolare dell’album.
“Cory Arcane si posiziona in una zona di costante crisi, la sua liberazione avviene tramite l’amore, la sensualità e l’accesso ad internet ad alta velocità. Come qualcuno potrebbe ricordare, aveva l’abitudine a lottare con la sua decadenza, la navigazione in un’intricata rete di burocrazia, lo scorrimento senza fine dei social-media, cibandosi 24 ore al giorno dai canali d’informazione e dalle strategie commerciali di seduzione.
La sua ossessione intensa e continua per il surf, breakdance e video dei gatti avrebbe potuto salvarla (…).”
Date le premesse, andiamo a sentire l’album.
Acto è una premessa spiazzante, poiché nel proseguo dell’ascolto nulla riporta più ad una sonorità così pacata e rilassante. La quiete prima della tempesta.
Dark Barker è l’inizio della fatidica tempesta. Un moto perpetuo fatto di cassa, percussioni e synth progressivi.
Brume è un’altra fase di transizione, i bpm si abbassano, ma l’atmosfera è più spirituale. Un viaggio soprasensibile.
These are my rivers. Qui la techno da club prende il sopravvento. Non le manca nulla. Completa, passionale e dai suoni ricercati.
Safran cambia un po’ le regole del gioco. E’ una danza tribale, un rito mistico che richiama la sé la potenza degli elementi. Acqua, fuoco, terra, aria.
Burning bridges. Immaginatevi di giocare a nascondino, da piccoli, sotto casa con gli amici. Questa traccia sembra proprio suscitare queste emozioni. Nell’ultimo minuto cala il tramonto, il Sole sparisce e i bimbi tornano a casa, è l’ora della cena.
Bleu oscillant. Schizofrenica, esasperata, tirata sino alla fine. Cassa in controtempo e un contorno di percussioni e synth che sfuggono liberi in modo confusionario.
When we were queens. La narrazione di una storia che finisce in un silenzio tombale. Qui non ci è dato sapere.
On sleepless roads anche è una traccia club adapted. Laser, cassa, bassi, tamburi all’infinito.
Energica e prorompente chiude alla grande un signor album.
Tracklist:
01 acto 04 : 47
02 dark barker 05 : 09
03 brume 04 : 20
04 these are my rivers 08 : 10
05 safran 05 : 30
06 burning bridges 05 : 45
07 bleu oscillant 05 : 26
08 when we were queens 03 : 17
09 on sleepless roads 07 : 18
L’album Cory Arcane sarà dato alla pubblica vendita il 30 Ottobre