William Shakespeare consigliava a tutti gli uomini di non fidarsi di quelle persone che vivono senza musica dentro di sé. Cosa direbbe se la musica arrivasse direttamente dal nostro cervello?
Non è una fantasia e neanche un progetto per il prossimo secolo. Questa è un’ipotesi allettante ma al tempo stesso molto angosciante. La musica ci ha sempre accompagnato in tutto, è il sottofondo della nostra vita; nella maggior parte della nostra esistenza siamo accompagnati da canzoni, come nelle pubblicità, nei programmi televisivi, nei film al cinema, ovunque andiamo possiamo sentire i pezzi più gettonati del momento trasmessi come se ci fosse un filo invisibile che ti trasporta di melodia in melodia.
Ed ora? Tra non molto potremmo sentire tutte le canzoni che vogliamo senza bisogno di nessun dispositivo né di cavi; basterà impiantarsi nel cervello un microchip che andrà ad interagire con i nostri neuroni per creare uno streaming personalizzato; In base alle nostre emozioni, le nostre sensazioni ed esperienze quotidiane. L’esperto di musica STEPHEN WITT assicura che entro metà del secolo corrente avremmo la possibilità di avere lo streaming musicale direttamente nel nostro cervello.
Diversi studi lo dimostrano, la musica è da sempre presente in natura, con melodie che riescono a provocarci reazioni di tali intensità che possono mutarci lo stato d’animo e farci provare emozioni intense, più di qualsiasi altro mezzo di comunicazione. E’ da qui che è partito il progetto di creare un micro chip capace di “leggere” le nostre emozioni o anche adattarsi al nostro MOOD e trasmettere di conseguenza un genere di musica rispetto ad un altro.
Una sintonia, tra musica e scelta personale, che risulta surreale se pensata una ventina di anni fa ma che al giorno d’oggi sembra sempre più attuale.
(Via ElectronicBeats)
Simone Salonio