Purtroppo è inutile continuare a girarci intorno, quindi conviene ammetterlo: per certi versi, la musica elettronica è il nuovo pop.
La conseguenza è che i dj sono le nuove popstar, e la cosa è sotto gli occhi di tutti; i festival più grandi e famosi al mondo, anche quelli che prima non si interessavano minimamente al genere, cercano di accaparrarsi i dj più conosciuti, i ragazzini farebbero follie per assistere ad un set del loro idolo, che non ha più microfono e chitarra, come qualche decennio fa, ma cuffie e consolle. Il tutto, ovviamente, si è rapidamente tradotto in un business miliardario in cui l’unica cosa che conta è la quantità di persone paganti che si riesce a mobilitare.
E per mobilitarne sempre di più, servono sempre più star carismatiche.
La 7UP, per esempio, ha lanciato la campagna “Your Shot”, con testimonial Tiësto, che permetterà al vincitore di suonare in occasione di alcuni tra i maggiori festival EDM e Big room del pianeta.
Il risultato delle dimensioni raggiunte da questo fenomeno è che i giovanissimi che ambiscono a sfondare nel mondo della musica elettronica, sempre più spesso, se ne fregano di imparare le basi del djing e della produzione musicale, concentrando i loro sforzi sui social media e sulla pubblicizzazione della loro “figura”.
Il sito Thump ha elencato, ironicamente, gli step che compongono la via più facile per diventare delle “EDMstar” fatte e finite partendo dai social network:
1- Crea il tuo nome d’arte e fai qualche book
L’immagine, ovviamente, è il primo aspetto da curare; dopo aver creato un nome d’arte accattivante per quando sarai un grande dj, è importantissimo acquisire le skill visual-grafiche basilari, così da creare già un proprio logo e farsi da sé le grafiche di sito, pagina Facebook, Youtube ecc.
Dopodichè sarebbe bene chiedere al papi i soldi per fare un bel book fotografico professionale, per poi piazzare le proprie foto da vero artista dannato su ogni social possibile.
2- Diventa un esperto dei social
Hai pensato al tuo nome figo e ti sei fatto qualche bella foto in posa? Bene, ora pensiamo alla parte social. Ogni dj che si rispetti deve avere un account (il cui nome terminerà con “official”, ovvio) su ogni social esistente; Facebook, Twitter, Pinterest, Soundcloud, Mixcloud, Instagram, Snapchat e chi più ne ha, più ne metta.
E se la festa più grossa a cui hai “suonato” era quella dell’oratorio e ti conoscono in venti, mamma e papà compresi, nessun problema. Su Facebook, per esempio, ti basterà sborsare qualche altro soldino e in pochi giorni avrai migliaia, se non decine di migliaia di like. A quel punto, anche se la tua notorietà nella realtà rasenta lo zero, chiunque vedrà una pagina così non potrà non notarla e chiedersi il perché non ti conoscesse già.
3- Cerca di non far capire di dove sei
La scena della musica elettronica si fa sempre più internazionale. Moltissimi grandi dj sono inglesi, francesi, statunitensi od olandesi; a meno che tu non appartenga a una di queste nazionalità, ti conviene scrivere biografie, informazioni su di te e post in inglese, così che tutti vedano quanto sei cool e uomo di mondo. Mastichi a malapena l’italiano? Non importa, pur di non scrivere in una lingua così sfigata e poco fashion ti è concesso qualche errore.
4- Non perdere tempo a produrre musica
Ottimo! Ti sei creato una fama e hai iniziato a suonare in contesti abbastanza conosciuti. Come dici? Vorresti iniziare a comporre qualcosa di tuo? Ma perché dovresti fare uno sforzo simile? Ti toccherebbe spendere del tempo ad imparare i fondamenti della produzione, passare ore e ore in studio per impostare soltanto una nuova traccia e fare un sacco di altre cose faticose e poco divertenti. È più che sufficiente scaricare un software craccato e postare una foto per illudere i fan sui social che sta per arrivare qualche “bomba”; che, invece, mai arriverà.
Scherzi a parte, nel panorama della musica elettronica vale perfettamente il detto “la qualità è meglio della quantità”, come in qualsiasi altro campo; seguendo questi quattro step può essere che qualcuno riesca a raggiungere una qualche popolarità fasulla, ma durerà ben poco e non gli porterà nulla a livello artistico e umano.
Il nostro consiglio è quello di metterci la passione, prima di tutto; di farsi una cultura musicale partendo dalle origini, di imparare a mixare, di seguire il genere che più piace, non quello in cui è più facile sfondare, e di non cercare mai di essere ciò che non si è.
Meglio 5.000 fan che sanno chi sei e quanta passione tu ci metta, piuttosto che un milione di persone che non sanno nemmeno perché hanno messo “mi piace” a quella tua curatissima pagina Facebook.
Alberto Zannato