Prima di tutto un breve ripasso: un giradischi essenzialmente è costituito da un telaio o base; da un piatto, e infine da un braccio corredato di testina e puntina; all’estremità opposta del braccio rispetto a testina/puntina si trova un contrappeso.
Tramite un motore elettrico il piatto permette al disco de ‘La Storia di Romagna‘ che avete trovato (giustamente) nello scantinato di vostro nonno di girare; nel disco sono presenti dei microsolchi che fanno vibrare la puntina; le vibrazioni sono successivamente trasformate in segnale elettrico, amplificate e poi di nuovo trasformate in vibrazione (=suono) dalle casse. Questo significa che se sul disco avete accumulato polvere del Pliocene vi conviene toglierla (seguite i consigli qui: https://www.parkettchannel.it/dischi-otto-modi-pulire-vinile/) a meno che non stiate tentando di emulare le opere di Nam June Paik.
Oltre al crepitio della polvere un altro problema che vi troverete ad affrontare saranno sicuramente le vibrazioni trasmesse al giradischi dal mobile sul quale è appoggiato e dalle casse stesse. La qualità di un giradischi infatti è direttamente proporzionale alla sua capacità di isolamento dalle vibrazioni esterne. Perciò anche se vi trovate per le mani un Avid Acutus Sp con le sue sospensioni spaziali vi conviene comunque appoggiarlo su un mobile che non vibrerà alle prime mazurke di cui sopra. Più leggero e piccolo è il mobile, meno vibrerà, perciò il classico tavolino Lack Ikea che avete comprato per la vostra scarna cameretta da universitario va benissimo.
Un altro accorgimento ovviamente è non tenere il giradischi a un centimetro dalle casse e mai e poi mai sullo stesso mobile sul quale sono appoggiate, ma è sicuro che questo non vi è neanche saltato in mente, vero? Ovviamente come ultima cosa assicuratevi che il giradischi sia in piano, se ci sono i piedini regolabili ci sarà un motivo. Ora il difficile:
Set up
Controllate che la puntina sia alla giusta angolazione verticalmente, guardandola di fronte (di solito è sempre già montata perfettamente) controllando poi la posizione del contrappeso: una puntina troppo vicina al vinile si rovinerà immediatamente, se troppo lontana invece rovinerà il vinile. (Ruotate quel contrappeso insomma e ricordate che la posizione 0 deve corrispondere al braccio sospeso in parallelo al piatto).
Allineamento e dima
Non staremo a farvi una lezione di geometria, la dima è un foglio di carta, una guida da posizionare sul piatto per allineare orizzontalmente e “il più a lungo possibile” la testina al solco del vinile, si trovano pdf ovunque, scaricateli e usateli.
Antiskating
Questa volta invece dovreste ripassare un po’ di fisica: l’antiskating è un marchingegno che combatte la forza centripeta alla quale è soggetta la testina. Per regolarlo si usa la rotellina proprio sotto la base del braccio. Di solito usare valori di poco minori di quelli che avete impostato sul contrappeso funziona.
VTA
Sull’angolazione della puntina rispetto alla superficie del disco esistono varie scuole di pensiero, molti bracci non permettono nemmeno di regolarla perciò lasciate perdere.
Trick
Togliete quel maledetto coperchio proteggi polvere trasparente mentre il giradischi è in funzione, sentirete che bel risultato.
SCOPRITE TUTTI I NOSTRI ARTICOLI DEDICATI AI GIRADISCHI: QUI
(Via The Vinyl Factory)
Nicolò Matteucci