In un momento amarcord ricordiamo lo storico party “Who is Ombrellaro?”, momento di apice della Rave Culture italiana in cui più di cinquemila persone hanno riempito di vita gli spazi dello storico Quasar.
Quando diciamo “Who is ombrellaro?” diciamo Ellera di Corciano, provincia di Perugia. E’ il 4 aprile del 1992 e più di tremila ravers si incontrano nella discoteca Quasar, che per l’occasione ospita un evento che sarebbe poi entrato nella storia della Rave Culture italiana. Si riporta il numero di tremila, ma la stima non è esaustiva, dal momento che ufficiosamente pare che altri duemila o poco più siano entrati di straforo, grazie a metodi cosiddetti “alla romana”.
Si può dire che più di cinquemila persone abbiano preso parte a “Who is Ombrellaro?”, party ideato ed organizzato da Luca Cucchetti in occasione di un anno dalla nascita della mitica Centro Suono Rave. Questa era una maratona serale del sabato sera che chiudeva il programma settimanale pomeridiano Madshow, trasmissione che nei primi anni ’90 faceva ascolti paragonabili a quelli di un network nazionale pur trovandosi su frequenze regionali, trasmettendo solo Techno e la musica elettronica underground di quel periodo:
Per darvi un’idea di che cosa significava essere in quel movimento in un’epoca come quella degli anni ’90 al loro inizio, al loro apice, questi video possono farvi immedesimare con lo spirito e con la vibe che si respirava all’epoca. Qua sotto, un estratto del rave “Who is Ombrellaro” del 4 aprile 1992, dove compare anche in volto un giovanissimo Lory D intorno al minuto 6:50.
La consolle si trovava su di una coreografia a forma di mano con guanto di Freddy Krueger (Nightmare), e per tutta la notte vi si alternarono numerosi DJ tra cui: Luca Cucchetti (l’ombrellaro), Lory D., Eugenio “Pass the water” Passalacqua, Andrea “Undertour” Torre, Giancarlino, Paolo “Zerla” Zerletti, Solid State, Defcon Andrea Prezioso, Gianni Parrini, Walter One, Stefano Noferini e addirittura un poco più che ventenne Aphex Twin, che ai tempi era una stella in ascesa e frequentava non di rado l’Italia. Lo vediamo inginocchiato, sommerso dai cavi delle sue macchine e dietro uno schermo, suonò live il suo classico “Analogue Bubble Bath“. Qua possiamo vedere l’estratto di una tappa parigina di quel live set all’Osmose, nel 1993.
IndustrialStrange Crew