Il primo gennaio 2017 il produttore e DJ francese Laurent Garnier ha ricevuto la medaglia d’oro per la carriera (Croix de Chevalier de la Légion d’Honneur) dal Ministero della Cultura francese.
Il “DJ dei DJ” Laurent Garnier ora ha un titolo ufficiale. Considerata come la più alta onorificenze della repubblica, la “Croce del Cavaliere dell’Ordine della Legion d’Onore” è un ordine cavalleresco istituito da Napoleone Bonaparte nel 1802; e il titolo nel corso degli anni è stato conferito a donne e uomini, sia cittadini francesi che stranieri, per meriti straordinari nella vita militare, imprenditoriale, sportiva ed artistica.
A Denis Laurent Garnier (il secondo nome del produttore francese è apparso per la prima volta in queste ore sulla Gazzetta Ufficiale), viene conferito il titolo per gli oltre “30 anni di carriera” e come “ringraziamento per il contributo culturale” dato alla musica elettronica in terra francese, portandolo ad essere considerato attualmente, come uno tra i migliori DJ a livello mondiale. Carriera discografia la sua che risiede nell’olimpo dell’elettronica da decenni, immersa nel connubio tra perfezione tecnica e creatività emotiva, in grado di unire Deep-House a sonorità Jazz e di mescolare influenze Detroit-Techno a performance live che lo hanno consacrato da quasi tutti gli addetti ai lavori come il numero uno in assoluto.
Tra i musicisti e produttori francesi di elettronica che hanno ricevuto svarati titoli di riconoscimento in questi anni troviamo Jean-Michel Jarre, Jean-Claude Risset, il pioniere Pierre Henry, gli Air, i Daft Punk e i Cassius. Mentre lo stesso titolo di Lauret Garnier in passato è stato ricevuto da Bob Dylan, Paul McCatney, Miles Davis e Quincy Jones.
“Cher Napoléon”, inizia così la risposta di ringraziamento di Laurent Garnier apparsa da qualche ora sul suo profilo Facebook Ufficiale, e continua:
“Sono profondamente commosso di ricevere la più alta onorificenza francese per aver servito e difeso una musica che, originariamente, ha subito tanti pregiudizi e suscitato molta incomprensione. Ai miei occhi, questa distinzione non è soltanto la consacrazione dei miei 30 anni di carriera, ma quella di una storia collettiva. La storia di un’intera comunità che ha creduto e ha lottato per i propri sogni, anche se possono sembrare utopisti e obsoleti. E’ un riconoscimento per i protagonisti diretti e indiretti, per gli illustri sconosciuti che condividono instancabilmente come me una passione vera per questa musica. Il messaggio è bello e il gesto è simbolico per tutti noi, e spero che potrà dare speranza a una nuova generazione di artisti. Quindi è con emozione e orgoglio che accetto la Legione d’Onore, e la dedico a tutti quelli che mi seguono e mi hanno sostenuto in questi trent’anni meravigliosi”.
Guarda QUI la nostra video intervista a Laurent Garnier.
Stefano Grossi