Omar S, Theo Parrish, Mike Banks incontrano il sindaco di Detroit, Mike Duggan, per discutere su temi a supporto della scena techno locale.
La scorsa settimana, il Detroit Metro Times ha riportato un incontro tra il sindaco di Detroit, Mike Duggan, e i principali esponenti del movimento techno attivi sul territorio quali Mike Banks, Cornelius Harris (manager del collettivo UR), Theo Parrish e Omar S.
L’incontro è avvenuto al Submerge, negozio di dischi e museo della musica Techno che rappresenta la storia di Underground Resistance e della Techno made in Detroit. I temi caldi trattati, che tuttavia non ha portato a nessun provvedimento ufficiale, puntano a favorire la crescita dei numerosi nuovi talenti presenti in città, adoperandosi per la rinascita della club culture ed estendendo gli orari e i permessi dei club.
Il gruppo ha discusso a lungo su quali potrebbero essere le mosse giuste da fare per supportare la scena locale, riflettendo su come favorire un turismo incentrato sulla musica e sulle automobili, i due settori che sono stati il cuore pulsante di Detroit nella seconda metà del ‘900. Cornelius Harris e Mike Banks hanno suggerito come modello di città club-friendly Berlino, esempio dal quale prendere spunto per sviluppare il turismo musicale, sottolinenando come una tipologia di turismo orientata sulla club culture possa essere una fonte di ingressi non indifferente per la crescita dell’economia locale.
Uno dei passaggi fondamentali riguarda le licenze e la possibilità che i gestori dei locali hanno di scegliere liberamente gli orari di apertura e chiusura al pubblico. Si inserisce nella riflessione la proposta di rivedere il permesso di vendere alcolici solamente fino alle 2.00 del mattino, pensando di estendere la vendita notturna almeno fino alle 4.00, cosa a cui il sindaco Mike Duggan è favorevole.
Un primo piccolo passo in questa direzione è stato fatto al momento della collaborazione tra le istituzioni cittadine ed il proprietario del Tresor, Dimitri Hegemann, per riqualificare la Packard Automobile Plant e creare un’area che favorisca gli artisti locali e la club culture (qui potete ritrovare l’articolo).
Durante l’incontro della scorsa settimana, i rappresentanti della scena di Detroit hanno però fatto notare al sindaco che questo non basta: la politica cittadina dovrebbe supportare in modo maggiore la crescita di queste realtà, favorendone lo sviluppo nel breve periodo. Duggan si è dimostrato sicuramente favorevole a sedersi ad un tavolo, per provare a trovare una linea comune da cui partire e su cui lavorare.
Parallelamente, nell’incontro avvenuto al Submerge si è parlato anche di utilizzare l’aeroporto cittadino come circuito per delle gare automobilistiche.
Sono questi i nuclei centrali su cui la città dovrà lavorare per incrementare turismo ed economia, in modo tale da riutilizzare e riqualificare delle aree urbane ben definite e riportare Detroit al centro della scena musicale e del turismo internazionale.