L’Olanda sarebbe sul punto di approvare nuove regole per la gestione dell’inquinamento acustico, che abbasserebbero la la soglia massima di decibel permessi per gli eventi musicali all’interno della città di Amsterdam.
Qualcuno affermava che “Ogni potere umano è composto da tempo e pazienza”. Entrambi questi due elementi sono molto cari, soprattutto per la cura di parties ed altri eventi musicali, alle figure che più di tutte ci mettono “la faccia” per permettere che una festa riesca sempre al meglio. Stiamo parlando degli organizzatori. Quelli veri e appassionati. Oggi ci troviamo nella patria di una delle manifestazioni più apprezzate e seguite a livello europeo. E stiamo parlando del grandioso Dekmantel e della città che lo ha visto nascere e crescere vigorosamente: Amsterdam. Ma il Dekmantel è solo il petalo più grande di tutta una rosa di eventi per i quali la capitale olandese è felicemente famosa.
In questa città, che è ormai diventata sinonimo di apertura, tolleranza e soprattutto culla di artisti e generi mai scontati e davvero apprezzati a livello mondiale, potrebbero purtroppo entrare in vigore alcune limitazioni sonore, rivolte, innanzitutto, proprio ai noti festivals locali. Se i provvedimenti saranno effettivi, la nuova soglia sonora, per tutti gli eventi su larga scala della capitale olandese sarà limitata a 85 dB, in modo tale da accontentare tutti i residenti. Un vero e proprio disastro.
Ma non è tutto. Un portavoce del Consiglio ha affermato:
“Gli organizzatori sono molto preoccupati principalmente da come si percepiranno i suoni sul terreno. Secondo le nuove regole, dovranno anche concentrarsi sulla questione dell’impatto che il rumore ha sull’ambiente e su come poter minimizzare l’inconveniente.”
Cari clubbers, buone notizie (forse) quindi proprio per l’amato Dekmantel che si sviluppa al di fuori del centro abitato, meno influenzato dai futuri provvedimenti. Restiamo anche noi molto perplessi sulla riuscita di tutti gli altri eventi organizzati nella città. Tempo e Pazienza, ricordate. Staremo a vedere.
Luca Maggipinto