fbpx

Ableton Live 10. Il Software che ha rivoluzionato la produzione della musica elettronica, ha in serbo per gli appassionati tante intriganti novità in arrivo nei primi mesi del 2018.

Ableton nasce nel 2001 grazie a Gerhard Behles e Robert Henke, due programmatori informatici appassionati della cultura elettronica berlinese degli anni Novanta.

Così il noto produttore di colonne sonore di Hollywood Hans Zimmer, si rivolge ai due programmatori durante una conferenza Ableton loop del 2001:

“Ad esempio ci puoi mettere un loop di batteria e cambiarne il tempo progressivamente, diciamo dai 110 ai 140 BPM, per esempio, senza che cambi anche il pitch?”.

E ricevendo una risposta affermativa, pronunciò:

“Avete qualcosa di molto interessante fra le mani”.

Ce lo riportano loro stessi in un’intervista per noisey.com .

“Nessuno ci pensava mai, davvero. Tutto era mosso più che altro dalla visione di infinite possibilità davanti a sé”.

E le possibilità di Ableton Live sono per l’appunto infinite.

A distanza di 17 anni il programma che ha cambiato radicalmente la concezione di live aprendo le porte a vere e proprie esibizioni dal vivo, è pronto per stupire di nuovo il vasto pubblico dei producer. Vediamo quindi in breve alcuni dei miglioramenti e upgrade rispetto alle versioni precedenti. Il sito Ableton.com ce le rivela con un video (guardalo a fondo pagina).

Ableton 10 ha un nuovo look. Un numero maggiore di tonalità di colore, interscambiabili dal menù “preferenze”, può essere regolato mediante l’intensità della luminosità. Le icone del broswer sono ridisegnate, e oltre ai menù preesistenti Categories e Places, si aggiunge l’opzione Collection, in cui è possibile salvare preset dei suoni creati e suddividerli per categorie, in base a che sia per esempio un basso o un synth . Un icona nuova appare di fianco ai pulsanti di play, stop e rec, e possiede una funzionalità che permetterà di lasciarsi andare meno al nervosismo da produzione e di non commettere errori: Ableton registrerà tutto ciò che faremo e lo salverà. Addio quindi al vecchio “No, questo beat era bello! Peccato che non l’ho registrato!”.

Il metronomo, strumento che permette di tenere il tempo, si fa in tre: suono classico, suono wood, e suono click.

Ableton live 10 presenta funzioni nuove per rendere dinamici i suoni: Drum buss, un processore “tutto in uno”, che permette di applicare ai suoni di batteria un insieme di aggiustamenti (per esempio decay, compressione, distorsione, controllo delle frequenze alte e basse); Echo, nuovo effetto che renderà ogni singolo suono più corposo; Wavetable, un nuovo synth, tutto da scoprire, ma che, dalle dimostrazioni video, pare che colori e dia un carattere decisamente più forte ai suoni instrument, poiché riproduce le forme d’onda di strumenti analogici.

Sono presenti nuovi suoni all’interno della libreria browser, e che presentano inoltre al loro interno arrangiamenti specifici da applicare, senza dover quindi creare una catena di effetti successiva.

Il lavoro è reso più pratico e veloce: da un lato con la funzione che chiamerei ASM: con il tasto “a” vengono mostrate le automazioni, effetti che abbiamo applicato in maniera più o meno intensa ad un loop; con il tasto “s” vengono mostrate tutte le tracce audio e midi che abbiamo composto, all’inverso vengono nascoste; con il tasto “m” si attiva o si disattiva la funzione midi-keyboard. Per quanto riguarda invece le clip midi, dite addio ai lavori estenuanti di aggiustamento del sample, o dei tagli della clip per compiere una singola operazione come il reverse: ora è possibile eseguire il tutto nella parte arrangement: spostare, aggiustare e persino invertire singole parti, tutto mentre la traccia è in play. Inoltre sarà possibile comporre più clip midi nello stesso momento, ovvero lavorare sul contenuto di due clip midi differenti: per i più questa è sicuramente una novità intrigante.

Ai classici gruppi di tracce, si potranno ulteriormente creare altri gruppi: in sostanza dei gruppi nei gruppi, affinché il lavoro sia maggiormente organizzato, e tutto appaia più pulito.

Max for live, funzione definita toolkit (“set di atrezzi”) dei suoni (permette infatti di costruire i propri suoni), è parte integrante del programma, ed è più veloce e consumerà meno cpu.

Ableton push si rinnova con un nuovo layout dello step sequencer. Sarà possibile effettuare qualsiasi operazione grazie allo strumento che Ableton fornisce assieme al programma, con la funzione di riprodurre le note in tempo reale e fungere da vero e proprio step sequencer nello stesso istante.

Tutte le ulteriori informazioni e i prezzi sono disponibili sul sito ufficiale Ableton.com.

Cambierà ancora il modo di produrre musica elettronica, così come è stato nel lontano 2001? Tutte le risposte nel 2018.

Leggi anche il nostro articolo su ABLETON LIVE 9.7

Marco Ruspa