Diciassette anni scontati in prigione per aver commesso l’omicidio del suo spacciatore personale Angel Melendez il 17 marzo 1996, ora, Michael Alig, in libertà, potrà forse tornare ad essere “fabolous” come solo lui sapeva essere.
Nella New York degli anni ’80 e ’90 durante i suoi party underground all’insegna di stranezze, follie, ambiguità sessuali, strascicati e stupefatti da qualsiasi tipo di droga, Michael era la stella più brillante, era il Party Monster che stava dando vita ad un movimento intenso e costante che stava cambiando in modo netto e deciso la concezione della festa e del divertimento.
Di fatti Party Monster è un film del 2003 tratto dalla storia vera di Michael Alig, e vi hanno partecipato attori che si sono calati perfettamente in un ruolo non facile da interpretare: Macaulay Culkin è Michael Alig; Seth Green è James St. James (il primo amico di Alig che lo introduce al mondo delle feste newyorkesi e che poi denuncia il crimine dall’amico commesso); c’è addirittura la partecipazione straordinaria di Marilyn Manson che interpreta un cubista travestito, molto esilarante.
Tornando all’attualità, il neo liberato Alig, come prima cosa, ha postato una sua foto (non la voglio chiamare con quel termine che sta impropriamente spopolando) con un tweet che recita:” Felice di essere libero e sono grato per questa seconda chance, non vedo l’ora di andare a cena col caro JSJ”
Supportato anche sul social Instagram da Dj Scotto, che pare esser stato un suo ex club-kid, viene postata una foto con su scritto: “è’ libero”.
Ecco Alig e la sua banda di club-kids al Joan Rivers Show.
Pier Paolo Iafrate