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Steve Goodman, aka Kode9, ha installato un impianto da ben 40.000 watt al Tate Modern di Londra nell’ambito di un’installazione artistica della cubana Tania Bruguera.

Kode9 si conferma uno dei protagonisti assoluti dell’ultimo periodo per quanto riguarda la musica elettronica. Prima l’annuncio del mixing, a quattro mani con Burial, del capitolo finale della serie Fabriclive, con all’interno nomi del calibro di Luke Slater e Ben Frost e uscito da pochissimo, più precisamente lo scorso 28 settembre. Poi il set esclusivo, sempre in collaborazione con Burial,  per il programma di Mary Anne Hobbs su BBC Radio 6.

L’enigmatico artista scozzese torna a stupire tutti gli appassionati di musica con il suo contributo a una vera e propria opera d’arte. Al Tate Modern di Londra, uno dei più rinomati e autorevoli musei d’arte moderna, Kode9 ha installato un impianto di ben 40.000 watt.

Questo nell’ambito dell’installazione dell’artista e performer cubana Tania Bruguera installata lo scorso 2 ottobre e che rimarrà nella Turbine Hall del museo fino al prossimo 24 febbraio. L’installazione prevede anche un pavimento che cambia colore in base al calore e dei gas lacrimogeni. Il tutto per far riflettere i visitatori coinvolti sull’attualissimo problema della crisi globale dei migranti.

Il nome dell’installazione a cui il fondatore di Hyperdub porta il suo contributo rappresenta la somma tra il numero di migranti nel mondo nell’ultimo anno e il numero di persone che hanno perso la vita nel tentativo di migrare da quando l’installazione è stata “inaugurata”. Si tratta, quindi, di un numero in costante aumento, che attualmente si attesta a 10,143,210.

QUI potete trovare la pagina del sito di Tate dedicata al progetto, con il titolo aggiornato.

Kode9 tate

Photo credits: Benedict Johnson