È in fase di scrittura il nuovo lavoro da solista di Noel Gallagher, l’ex chitarrista degli Oasis. A gennaio, dopo il tour in Sudamerica, varcherà nuovamente la soglia degli storici Abbey Road studios di Londra per registrare insieme a David Holmes, con il quale ha gia prodotto in quel di Belfast “Who Built The Moon?”.
Noel Gallagher lo rivela, incalzato dai giornalisti durante la presentazione del suo primo libro fotografico al Kings Palace di Londra, in uscita il primo novembre per Bonnier Books, “Any Road Will Get Us There”, sottotitolo “If Whe Dont’t Know Where We Going”. Il volume racconta la genesi di “Who Built The Moon?”ed è un resoconto del recente tour mondiale con i suoi High Flying Birds.
Come emerso dalle indiscrezioni, pare che questo nuovo disco suonerà come un mix tra Police e The Cure, e si accosterà al sound Disco anni ’70. Qualcosa di inedito e più sperimentale rispetto alla precedente produzione, inseguendo sempre una linea eclettica. Tesi rafforzata dal fatto che l’ex Oasis, per la stesura e l’arrangiamento dei pezzi, avrebbe appeso la chitarra al chiodo – per la prima volta da quando aveva tredici anni – imbracciando il basso.
Per l’ex Oasis è “l’inizio di un nuovo mondo”, come il nostro lo definisce. L’utilizzo del basso lo ha sorpreso ed emozionato. Ha dato più groove alla stesura.
Il materiale in suo possesso è tale che potrebbe sorprenderci non con una, ma con due uscite nel prossimo anno. E se la sua produzione da solista – che diverge dagli stilemi del Britpop, di cui gli Oasis erano i più fulgidi rappresentanti – ha allontanato una larga schiera di fan, queste sue nuove influenze gli hanno fatto guadagnare il plauso di tanti altri estimatori. Sebbene l’ultimo disco non abbia riscosso poi così buone recensioni da parte della critica. Infatti è stato catalogato come probabile responsabile di una nuova loudness war, a causa del volume generale del disco troppo alto.
D’altro canto però bisogna rendere merito a questo artista di aver seguito sempre il suo istinto, senza sottostare alle leggi di mercato, loudness war a parte. Questa propensione non lo ha mai danneggiato, anzi ha reso la sua figura più interessante. Benchè spesso venga scambiato per Liam, dalle cui frecciatine è spesso bersagliato, lo stile di Noel resta comunque molto riconoscibile.
C’è chi vorrebbe vederli di nuovo insieme. La MCD società irlandese di live promoting sarebbe pronta ad immolarsi con un grosso investimento per un concerto di Noel e Liam allo slane Castle. Chissà.
E se l’album che potrebbe vedere la luce gia nel 2019 è l’inizio di un nuovo mondo per Noel, in una ormai consolidata dicotomia che lo distanzia dal fratello, non ci resta che stare ad aspettare la rivelazione.
Serena Patrimia