Freaky Dancing, la leggendaria fanzine dell’Haçienda di Manchester, diventerà presto un libro.
Il magazine britannico The Quietus ha anunciato pochi giorni fa la pubblicazione della prima antologia della celebre fanzine Freaky Dancing, un pezzo di storia della cultura dance inglese che Tony Wilson, boss della Factory Records, ha definito “il più importante pezzo di giornalismo che mi sia capitato di leggere negli ultimo 20 anni“.
Pubblicata inizialmente tra il luglio 1989 e l’agosto 1990 la fanzine rappresenta ancora oggi un ritratto ironico e sarcastico del movimento acid house dei primi anni 90, di cui l’Haçienda è stato allo stesso tempo paradiso e inferno , oltre che epicentro musicale, raccontato attraverso illustrazioni, fumetti, fliers e fotografie rare ed introvabili.
La pubblicazione veniva distribuita all’inizio gratuitamente all’esterno del locale alle persone in fila per poi essere venduta nelle edicole di Manchester e dintorni per la simbolica cifra di 50 pence, fino a raggiungere la tiratura massima di 750 copie.
Simbolo della scena rave e icona della club culture a livello mondiale, l’Haçienda rimase in operatività dal 1982 al 1997, autofinanziandosi con i proventi dell’indie label Factory per la quale militivano le più rappresentantve band locali, una su tutte i New Order.
Un concentrato di musica e di serate talmente esaltanti da attirare migliaia di ragazzi da ogni parte della Gran Bretagna al punto tale che, verso la metà degli anni ’90, Newsweek definì l’Haçienda “il club più famoso del mondo“.
Un clima di esaltazione e di delirio generale che convogliò talmente tanto hype verso il club da decretarne l’inevitabile autodistruzione, tra paranoie diffuse, sparatorie e storie di droga legate ad un consumo smodato di stupefacenti.
Sebbene ne siano state pubblicati soltanto undici numeri, l’iconica fanzine Freaky Dancing è diventata oggetto di culto tra gli appassionati (uno degli estimatori era lo stesso Peter Hook dei New Order), soprattutto in quanto unica testimonianza di quei 12 mesi, tra i più significativi e densi di cambiamenti tanto nell’evoluzione dell’acid house che nella storia della musica elettronica e, in particolare dell’Haçienda.
Ed è proprio l’epopea del club, da più famosa a più famigerata discoteca del pianeta, già narrata nella trasposizione cinematografica 24Hour Party People di Michael Winterbottom, ad essere raccontata in modo insolito ed originale attraverso Freaky Dancing.
L’antologia di 276 pagine è firmata dagli stessi autori della webzine, Paul ‘Fish Kid’ Gill e Ste Pickford, i quali all’epoca si avvalevano dell’aiuto degli stessi partigoers per le fotocopie e la distribuzione.
“Freaky Dancing: The Complete Collection” sarà pubblicata il prossimo 21 febbraio; al suo interno sarà inclusa anche un’inedita prefazione di A Guy Called Gerald.
L’evento sarà celebrato il prossimo 2 marzo con un’attesa serata in programma al The Soup Kitchen di Manchester dove oltre al Q&A con gli stessi editor ci sarà anche uno show del celebre progetto Classical Uproar con il set conclusivo del fondatore della storica electronic/rave band degli anni ’90 Together, DJ Suddi Raval.