La tredicesima fatica dell’etichetta di Ben Klock, Klockworks appunto, è firmata Zak Khutoretsky aka DVS1. Un lavoro che ci ha aperto gli occhi.
Le tre tracce di cui è composto l’EP sono a dir poco rivoluzionarie. La dura techno tutta cassa e zero melodia che ci ha accompagnato in questi due anni, poco più o poco meno, ci sta inesorabilmente abbandonando. Sicuramente sarà un arrivederci e non un addio, ma si sente nell’aria che qualcosa sta cambiando.
C’è bisogno di più viaggio, di fondersi maggiormente col suono piuttosto che con la potenza della cassa. Una techno sempre molto dark, perché è così che a noi piace, ma più melodica e deep.
Delle tre tracce, è Black Russian che ci coinvolge maggiormente. Un groove molto esasperato e ragionato, teatrale, techno e dark, molto simile ai lavori dei Mod3rn, così appassionanti.
Non ugualmente apprezzata è Creepyng, forse troppo lenta e poco carica anche se è la più tetra delle tre.
Anche Spying è un gran bel viaggio, Dario Argento non avrebbe potuto saper fare di meglio. Entra nel cervello e scava, scava, scava fino a trovare la ghiandola pineale.
Artista: DVS1
Titolo: Klockworks 13
Uscita: 16 Luglio 2014
Etichetta: Klockworks
Formato: 12” // Digital Download
Tracklist:
A. Black Russian
B1. Creeping
B2. Spying
Pier Paolo Iafrate