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La produzione inglese “A Lost Weekend” proporrà una serie di eventi ispirati a Human Traffic, celebre film sulla rave culture britannica di Justin Kerrigan.

Un ritorno all’Inghilterra degli anni ’90, ma nel 2020. A partire dal prossimo maggio, infatti, il promoter Inglese A Lost Weekend proporrà una vera e propria live experience distribuita lungo ben diciotto serate. Il tutto per rivivere sotto tutti gli aspetti i tempi dell’acid house, dei rave, delle t-shirt con gli iconici smile e dell’adolescenza che si incontra con la nightlife. In altre parole, l’epoca dipinta perfettamente dalla pellicola Human Traffic.

Il tutto in una delle location più suggestive di Londra: Printworks, l’ex stabilimento di stampe situato nella parte est della città e che dal 2017 ospita tra le sue mura industriali tutti i più grandi DJ della techno mondiale.

La direzione artistica, composta da grandi nomi del settore che hanno già collaborato a eventi come Burning Man e i giochi olimpici del 2012 a Londra, mira a tematizzare a 360 gradi il film. Lo fa attraverso spettacoli teatrali ispirati agli highlight della pellicola, esibizioni di fotografie e flyer sulla rave culture degli anni ’90, installazioni e street food con bar pop-up.

Venendo al lato musicale, ci sarà spazio per differenti generi in ogni serata, dalla house alla UK garage fino agli show di band e orchestre (l’unico DJ set annunciato per il momento è quello di Paul Oakenfold per la data di chiusura del 13 giugno).

Che ci sia un nesso tra il lancio di questa experience e l’arrivo di un “Human Traffic volume 2”? Probabile. Di fatto, lo scorso aprile è stato annunciato il sequel del film, ma al momento non è stata rilasciata alcuna data ufficiale. Ciò che è certo è che verterà sul tema della Brexit, quindi il team di A Lost Weekend potrebbe aver colto la palla al balzo per smuovere la nostalgia degli appassionati nell’attesa.

Alessandro Tagliabracci