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L’industria discografica mondiale e il suo indotto sono in grande apprensione dopo che la fabbrica della Apollo Masters, il principale produttore mondiale di lacche, il materiale utilizzato per realizzare i dischi in vinile, ha subito danni catastrofici a seguito di un incendio devastante che la scorsa settimana, per cause ancora sconosciute, ha distrutto i macchinari e le attrezzature del suo unico impianto di produzione e stoccaggio, nel sud della California.

Le sostanze chimiche rilasciate dalla combustione del vinile conservato nei locali dell’Apollo Masters, in particolare il PVC, sono state motivo di forte preoccupazioni ambientale per le altre aziende e le scuole vicine nel raggio di un chilometro di distanza dall’edificio andato in fiamme; lo spegnimento del rogo ha richiesto l’intervento di 80 vigili del fuoco e, fortunatamente, nessun dipendente è rimasto ferito.

Sulla propria pagina web la Apollo Masters ha emesso un laconico comunicato:

“A tutti i meravigliosi clienti. È con grande tristezza che vi informiamo che la struttura di produzione e stoccaggio di Apollo Masters ha avuto un incendio devastante e ha subito danni catastrofici. La migliore notizia è che tutti i nostri dipendenti sono al sicuro. Siamo incerti del nostro futuro a questo punto e stiamo valutando le opzioni mentre cerchiamo di affrontare questo momento difficile. Grazie per tutto il supporto nel corso degli anni e le note di incoraggiamento e supporto che abbiamo ricevuto da tutti voi”.

apollo masters

L’industria, gli operatori del settore e gli appassionati del vinile si interrogano da giorni spaesati dalle conseguenze difficilmente stimabili del disastroso incidente e dalle incerte prospettive di riapertura dello strategico impianto californiano, anche considerando gli elevati costi da sostenere per il ripristino vista la moderna e stringente legislazione dello stato americano per gli standard ambientali.

Tuttavia gli esperti del mercato temono più di ogni altra cosa il dovere fare fronte ad una carenza cronica di lacche con conseguenze inevitabili per i principali fornitori globali addetti alla stampa dei vinili.

Nel 2018 negli Stati Uniti i ricavi dalla vendita del vinile hanno toccato il livello più alto dal 1988, raggiungendo i 419 milioni di dollari, segnando un aumento dell’8% rispetto all’anno precedente, secondo la Recording Industry Association of America.

“È troppo presto per valutare i danni per l’industria, ma possiamo tutti concordare sul fatto che questo è un momento di grande apprensione per tutti noi del settore “, ha dichiarato Gil Tamazyan, CEO della facility pressing di Los Angeles Capsule Labs; “siamo tutti preoccupati dei possibili ritardi nei quali incorreremo prima che venga trovata una soluzione idonea”.

Soprattutto se si pensa che su scala mondiale fino a qualche giorno fa esistevano soltanto due fabbriche di produzione di lacche.

La perdita dell’impianto Apollo Masters ha lasciato, infatti, la giapponese MDC come unico fornitore al mondo di lacche per vinili, quando in precedenza contribuiva con la sua produzione soltanto al venti percento dello stock globale totale; la fabbrica nipponica ha già annunciato, peraltro, che non è nelle condizioni di accettare nuovi clienti.

Un disastro per l’industria della stampa del vinile“, ha twittato subito dopo l’impresa canadese Duplication, azienda specializzata in duplicazione e stampa e in vinile e in altri supporti.
Pur riconoscendo gli effetti dell’incendio come “un duro colpo“, David Read, vinyl-production and sales coordinator di Duplication, ha stigmatizzato gli allarmi catastrofici delle ultime ore.
Il settore rimbalzerà come in passato“, ha detto all’agenzia di stampa France Presss. “Ricordiamoci che il vinile è stato considerato morto 20 anni fa, per tutti tranne per coloro che lo stavano ancora tenendo in vita“, ha concluso.

La fine di Apollo Masters potrebbe determinare un ritardo negli ordinativi ed un aumento dei prezzi di produzione del vinile nel breve periodo, ma secondo Read, anche stimolare una nuova crescita e dare lo slancio per le attese innovazioni tecnologiche.
Una lacca viene creata quando un ingegnere incide delle scanalature sulla sua superficie che verranno utilizzate per creare una registrazione master, che può quindi essere utilizzata per stampare copie.

Un’altra opzione, ad esempio, è denominata Direct Metal Mastering, in cui una lastra di rame cieca viene tagliata direttamente al posto del materiale laccato; tuttavia per queste lavorazioni gli impianti disponibili sono molto pochi rispetto alla domanda: ne sono rimasti in attività soltanto otto e tutti in Europa.
Spero che le etichette discografiche ci consentano tempi di consegna più lunghi sui progetti, in modo che il mercato si assesti nel modo più agevolmente possibile “, ha concluso Read; “il vinile non va da nessuna parte, credetemi“.