Undici anni dall’uscita di “Moderat”, l’album dell’omonima band tedesca che ancora non sapeva di poter rivoluzionare il mondo della musica elettronica.
Era il 2002 quando Apparat (Sascha Ring) incontrò i Modeselektor (Gernot Bronsert e Sebastian Szary) per dare vita a uno dei progetti di musica elettronica più amati di sempre.
Anche se non amiamo definire Moderat un semplice progetto, perché i tre artisti insieme hanno dato vita a qualcosa che significa molto di più. Infatti i Moderat non sono solo un gruppo, rappresentano uno stato d’animo e soprattutto l’inizio di una grande rivoluzione elettronica.
Una rivoluzione iniziata nel 2002 con la pubblicazione di “Auf Kosten der Gesundheit” e terminata nell’agosto 2017 dopo l’annuncio di una pausa della band a tempo indeterminato.
Ma non spaventatevi! Quella del 2017 non è la prima volta che il trio sceglie di prendere una pausa di riflessione. Infatti nel 2003, dopo l’uscita del loro primo EP, il gruppo decise di sciogliersi per poi ritornare sotto i riflettori solo cinque anni dopo, nel 2008.
Per essere un debutto, l’uscita di “Auf Kosten der Gesundheit” stravolge l’intera scena elettronica grazie anche a BPitch Control. L’etichetta fondata e capitanata da Ellen Allen decide, infatti, di essere la prima realtà discografica a scommettere sul talento del trio. Il primo EP segna l’inizio di un percorso davvero singolare, che continua poi con tantissime performance in giro per il mondo e con l’uscita di altri tre lavori discografici.
Oggi, però, vogliamo ripercorrere i momenti più salienti di questo progetto e vogliamo partire dalla pubblicazione del loro primo album intitolato “Moderat”.
Sono trascorsi già 11 anni dall’uscita del loro primo album
In uscita nel maggio del 2009, “Moderat” è un album composto da 13 tracce + 2 bonus. Prodotto e promosso attraverso BPitch Control, questo disco rappresenta la consolidazione artistica della band tedesca.
Ogni traccia è un viaggio mentale per cui non è richiesto alcun biglietto. Tra gli estratti più famosi impossibile non menzionare “A New Error”, brano tra i più rappresentativi del gruppo e che abbiamo visto anche sul piccolo schermo in alcuni spot televisivi e in alcune serie TV.
Sono molte le domande che ci poniamo ogni volta che ascoltiamo questo album. Una di queste è: “perché ha riscosso così tanto successo?”
Perché i suoni ipnotici e conturbanti hanno abbracciato perfettamente i vocalismi e i ritmi che sembrano provenire dall’altra parte dello spazio, proponendo così un prodotto che nonostante siano trascorsi già 11 anni continua ad essere incredibilmente attuale.
Il 2009 è stato un anno particolarmente importante per il gruppo. È con l’uscita di “Moderat” che il trio si consolida tra i fenomeni elettronici più interessanti di sempre. Dal 2009 al 2013 arriva il raggiungimento di numerosi importanti obiettivi e il nome Moderat viene sempre più spesso associato a grandi performance.
Proprio nel 2013 è arrivato “II”, il secondo album che ha fatto impazzire i fan di tutto il mondo e che rappresenta il secondo episodio di una trilogia discografica.
L’album è stato prodotto da Monkeytown Records, etichetta discografica fondata dai Modeselektor, con la collaborazione di Mute Records, altro gigante della discografia globale. L’album è stato definito da molti un vero capolavoro e tra le tracce più celebri ricordiamo “Bad Kingdom” .
Il sound è sempre lo stesso, ipnotico e profondo, solo più maturo e ricercato. Infatti,“II” rappresenta per la carriera dei tre artisti un importante salto di qualità che ha fatto notizia per moltissimo tempo.
Anche il secondo atto della trilogia Moderat ha conquistato tutti gli amanti della musica elettronica che attendevano con ansia la notizia del terzo e ultimo episodio.
L’ultimo capitolo della trilogia
La notizia è arrivata nel 2016, quando la band annuncia che nell’aprile sarebbe finalmente uscito “III”.
In questo terzo capitolo i tre produttori tedeschi hanno messo per iscritto di aver rivoluzionato realmente il panorama elettronico mondiale.
È da quel momento che i Moderat hanno iniziato a lasciare sempre più indietro, l’immagine di un giovane progetto, per fare spazio ad un disegno più grande e ambizioso.
Infatti in quegli anni il trio veniva veniva definito la perfetta rappresentazione della scena berlinese, perché loro non si limitavano ad abbracciare il sound o la cultura berlinese. Loro preferivano proprio dettar legge in tal senso e ci sono sempre riusciti a pieni voti. Le loro performance hanno continuato per molto a incantare tutti i palcoscenici, registrando un incredibile numero di sold out in diverse città del mondo.
L’uscita di “III” ha rappresentato uno dei periodi più fiorenti per la carriera dei tre produttori berlinesi.
Il primo singolo estratto da questo album è stato “Reminder“, un brano camaleontico che cattura l’attenzione da subito grazie all’incredibile voce di Apparat che riesce con l’aiuto di sound cupo e oscuro, ad entrare nell’animo di qualsiasi ascoltatore.
“Reminder” è proprio l’incontro di due forze così perfette, che solo coesistendo possono formare qualcosa di perfetto.
Anche il resto dell’album ha conquistato tutti i fan. Nove tracce compongono l’album, che presenta uno stile abbastanza introverso e malinconico.
Infatti sono solo due le tracce che si distaccano da questo genere, virando su un ritmo più incalzante perfetto per scuotere la dancefloor. Se dovessimo scegliere altri aggettivi per descrivere questo album, oltre naturalmente a malinconico e cupo, potremmo scegliere romantico. L’incredibile voce di Sasha ha reso unica e indimenticabile un’altra incredibile traccia di questo album: “The Fool”.
Un brano così profondo che scommettiamo abbia toccato le corde nel profondo dell’animo di ogni ascoltatore.
La sinergia formatasi tra i due produttori e il front-man del gruppo ha fatto si che moltissimi credessero che i tre artisti avrebbero continuato a collaborare ancora per molto. Purtroppo non è stato così…
Nell’agosto del 2017 hanno annunciato una pausa che dura ancora oggi, lasciando il proprio pubblico con un live mozzafiato celebrato proprio a Berlino il 2 settembre.