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I Modeselektor hanno presentato il remix della traccia “My Only Love”, contenuta nell’ultimo album di Moby, uscito lo scorso maggio.

I Modeselektor, al secolo Gernort Bronsert e Sebastian Szary, come al solito si cimentano in nuove sfide musicali. La capacità di dare nuova vita a tracce storiche è da sempre una prerogativa del duo berlinese. Le scelte dei due disc jockey tedeschi, ed è ciò che li rende così importanti per la scena techno, non sono mai state prevedibili. Hanno portato i due artisti a cambiare direzione, talvolta incontrando pareri positivi, altre volte scatenando non poche perplessità riguardo al loro percorso artistico.

C’è da dire che dal 1996 ad oggi, dalle uscite sulla BPitch Control di Ellen Allien alla fondazione della loro Monkeytown, sono cambiate molte cose. Il progetto Moderat, insieme ad Apparat, ha portato i Modeselektor a mettere da parte i propri suoni nudi e crudi ed aprirsi a un concetto di techno più melodica.

Questo remix di “My Only Love” eredita senza alcun dubbio ambedue le anime dei Modeselektor.

La traccia scelta è “My Only Love“, contenuta nell’ultimo disco di MobyAll Visible Objects“, uscito lo scorso 15 maggio. Il diciasettesimo album dell’artista statunitense è stato un vero e proprio ritorno agli anni ’90, con una riscoperta di atmosfere ambient e della dance anni ’90.

My Only Love” in particolare riadatta una traccia dei Roxy Music del 1980. Il brano è contenuto nel disco “Fresh+Blood”. La band britannica, ai tempi reduce dall’abbandono di Brian Eno nel 1973, e che aveva visto l’affermazione del frontman Bryan Ferry, anticipa le tendenze synthpop che gruppi come i Depeche Mode e i Duran Duran erediteranno.

La versione di Moby, reinterpretava il brano in una chiave melodica, con una base orchestrale che restituisce e rende giustizia all’ampio respiro del pezzo. Un lavoro che ricorda quasi, il Moby di Porcelain. Delicato, elegante, originale.

Il remix dei Modeselektor parte da questa melodia, in particolare mantenendo e basando lo sviluppo del remix sulle melodie orchestrali introdotte da Moby. Ma il taglio del remix porta la traccia verso uno sviluppo incalzante e febbrile.

Viene eliminata la melodia al pianoforte, e la voce della cantante è sostituita da un sample vocale digitalizzato che trasporta l’armonia della traccia e la immerge tra tamburi e una bass line scarna e minimale.

Il ritmo nuovo,  che riduce all’osso i synth e gli effetti sonori, regala una nuova dimensione che non tralascia l’armonia dell’originale ma ne sminuisce la priorità, rendendola parte dell’ atmosfera e non parte centrale del pezzo.

Il remix è un disco da pista, ma quella leggera speranza di un ritorno di Moby alle produzioni dei tempi d’oro, eleganti, riflessive e lontane dalle ultime idee troppo modaiole, danno alla traccia originale un pathos e un fascino che non siamo sicuri che i Modeselektor abbiano restituito integralmente.

Qui sotto potete ascoltare il remix. Buon ascolto!