Dave Swindells ha lavorato su un libro di fotografie in grado di raccontare la frenesia (e la storia) delle tante generazioni che hanno segnato la storia di Ibiza.
Negli anni abbiamo visto il succedersi di diverse generazioni all’interno dei club internazionali: cosa è cambiato dagli anni ’80 ad oggi? Per rispondere a questa domanda basterebbe guardarsi intorno. È cambiato semplicemente tutto.
La generazione dei Millennials popola sempre più i club, travolgendo di flash ogni evento: il party diventa un momento di aggregazione non solo nel mondo reale, ma anche in quello digitale.
Non sta a noi giudicare se questo sia giusto o meno, compito nostro è offrire una riflessione in merito: una fotografia quanto vale nell’epoca del digitale? Attenzione, l’argomento è tutt’altro che banale! Immortalare – forse anche “immortalizzare” – un soggetto è qualcosa che, a tratti, risulta incredibilmente romantico: significa legare a sé un’emozione, per un tempo indefinito.
Quello che differenzia le passate generazioni dall’attuale è lo strumento attraverso cui tutto questo avviene: tutto è reso istantaneo grazie agli smartphone. Il ciclo vitale di un ricordo si esaurisce nell’arco di una storia instagram: sole 24 ore.
Questa situazione ha reso evidente la necessità di preservare una cultura e determinate immagini. In passato abbiamo già raccontato il lavoro portato avanti da Seana Gavin (personalità artistica da sempre legata al mondo della musica elettronica) che ci ha permesso di riscoprire la rave culture degli anni ’90 – per fare un salto nel passato clicca qui; oggi invece voleremo nell’Isla Bonita, attraverso il lavoro di Dave Swindells.
Chi è Dave Swindells? Per scoprire la sua persona vi basterà aprire le uscite tra il 2001 e il 2009 della rivista londinese Time Out: troverete non solo articoli, ma anche scatti da lui firmati. In questo 2020, Dave ha prodotto un libro fotografico intitolato Ibiza ’89, pubblicato da IDEA.
Su incarico di 20/20 Magazine, l’artista ha trascorso una settimana sull’Isla ed è riuscito a realizzare circa un centinaio di scatti. L’analisi di Dave Swindells si sviluppa attraverso i club più iconici di Ibizza tra cui il Ku (attuale Privilege), Amnesia e Pacha.
Ibiza ’89 è un lavoro da non farsi sfuggire: un viaggio nei meandri della frenesia isolana. È possibile rivivere le emozioni (e le storie) di tanti ragazzi che hanno reso Ibiza La Mecca del clubbing internazionale.