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Manifesta, è stato un evento organizzato il 30 di settembre da Clubintown, in collaborazione con Coopera, Sparks Festival, FARM Festival, Music Platform, Masseria Cultura e Radio JP; per sensibilizzare le condizioni disperate in cui sopravvivono i lavoratori del mondo dello spettacolo.

“Vogliamo solo tornare a danzare, a muoverci, a lavorare”. Questo è stato l’appello lanciato da Manifesta e dalle realtà nocesi e putignanesi che si sono unite giovedì 30 settembre in un flash mob di protesta, meditato con l’obiettivo di mettere sotto i riflettori la disperata condizione in cui versano i lavoratori del mondo dello spettacolo, da due anni bloccati in attesa di sviluppi, senza poter programmare e progettare i mesi a venire.

Così, dalle 15:00 alle 23:00 del 30 settembre, piazza Aldo Moro di Putignano (BA) è stata lo sfondo del live set di Valerio Parrotta in arte Vael: la musica con intento provocatorio, ha rotto il silenzio insostenibile intorno ad un settore in ginocchio da ormai troppe stagioni.

L’obiettivo di Manifesta era quello di stimolare un dibattito definitivo che stabilisse regole, limiti e incentivi a partire dalla stagione invernale. Un dibattito che tenesse conto delle caratteristiche di un settore e delle sue mille sfaccettature che sono difficilmente standardizzabili. Un punto di partenza per sperimentare nuovi modi di convivere con il virus.

Una necessità, quella esplicitata dalle realtà locali, testimoniata anche dai numeri allarmanti che si sono registrati a livello nazionale.

Gli eventi organizzati nel 2020 sono stati il 69% in meno rispetto all’anno precedente. Una differenza che significa disoccupazione, precarietà, incertezza e paura per il futuro. Secondo SIAE l’Italia è la sesta nazione al mondo in termini di fatturato legato al settore degli eventi culturali.

Un dato non propriamente esaltante, soprattutto se si considera lo stato del dibattito politico, fermo su posizioni ormai anacronistiche, che non tengono conto di vaccini e green pass, e che in queste ore stanno decidendo come mettere in atto nuove regole.

Allarmante è anche il dato relativo all’aspetto occupazionale.

Secondo IlSole24Ore il 51% degli addetti al settore ha deciso negli ultimi due anni di abbandonare la propria professione per andare avanti. Persone che hanno messo da parte investimenti, talento, formazione e passione per paura di non farcela.

Le discoteche secondo le ultime disposizioni, riaprono oggi, 11 di ottobre 2021; e per avere accesso è obbligatorio il green pass e al chiuso la capienza massima è del 50%, mentre all’aperto si può arrivare fino al 75%.

(Il CTS aveva consigliato parametri più bassi, 35% massimo della capienza al chiuso ma il governo ha deciso di cambiare questa percentuale).

Ecco perché “Voglio vederti danzare”. Ecco perché la necessità di un evento, una provocazione, una voce, un manifesto che suona un po’ come promessa e che contiene l’entusiasmo soffocato dalla pandemia.


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