Il Tresor simbolo della scena clubbing berlinese, è un’esperienza fisica e sonora che da sempre ha saputo raccontarsi attraverso le release della sua etichetta. In questa uscita abbiamo selezionato 10 tracce che segnano un percorso ben preciso attorno alle mura e agli spazi che collegano le diverse aree, alimentado cosí l’immaginario del lettore.
Tresor Records nasce nel 1991, in corrispondenza dell’inaugurazione del club fisico, con l’obbiettivo di divulgare la cultura dell’ house e della techno al di là delle sue dark room, come raccontato da Carola Stroiber in una delle nostre ultime interviste.
Ma non solo, l’etichetta da quel momento in poi diventa il trampolino di lancio di molti dei piú grandi artisti d’oltre oceano. Americani come il collettivo Underground Resistance, Juan Atkins e Drexciya, pronti a sposare un progetto musicale che vive e respira ancora adesso e che ha reso l’etichetta un punto di riferimento per produttori e selezionatori musicali.
Questa nostra selezione ha l’obbiettivo di trasmettere un immaginario fruibile, una serie di situazioni e momenti che normalmente avvengono quando ci si trova nel club durante uno dei loro party. In questo modo, se da un lato vogliamo alimetare l’immaginazione di chi non vi è mai stato, dall’altro vogliamo suscitare ricordi di notti che furono attraverso una selezione di tracce pubblicate su Tresor Records.
1. Dr. Blowfins Black Storm Stabilizing Spheres – Drexciya
La fila all’ingresso, una lunga attesa al freddo chiacchierando con gli amici con la mente che viaggia al pensiero di una notte di festa e musica, pronta per essere conquistata. Questo è il mood che vogliamo trasmettervi con questo pezzo di Drexciya.
Il riferimento non è causale, ascoltando il brano noterete che il basso della traccia è alquanto scuro, come ovattato, simile al suono di una traccia techno suonata al chiuso mentre si è all’esterno.
Tornando alla traccia, pubblicata dall’etichetta nel lontano 2002, fa parte dell’album dal titolo “Harnessed the Storm”, uno dei più iconici e più conosciuti dell’artista che prevegievolmente riflette il racconto sull’oscurità dell’oceano.
2. Sleeparchive – Leave
Una volta dentro è tempo di esplorare i luoghi e di lasciarsi andare alla ricerca. Dal Globus al Tresor, le due main room del club, è tutto un andirivieni di persone che percorrono le scalinate e gli angusti corridoi per raggiungere l’altro estremo del club.
Una locomotiva di uomini e donne in costante corsa, ma che non evitano mai uno sguardo verso qualcuno a loro sconosciuto. Con questi presupposti una traccia piú azzeccata di questa non ci sarebbe stata, stiamo parlando di una traccia presente nel primo album di Sleeparchive pubblicato da Tresor Records dal titolo “Trust”.
Con questo lavoro l’artista fa un passo in avanti verso la sua realizzazione come techno producer. I loop di questa traccia incidono visioni di un minimalismo serrato, a volte densamente frenetico e altre serenamente galattico.
3. Donato Dozzy – Messy Kafka World Original Mix
Quando si parla di immaginazione e ricerca, come si fa non menzionare il maestro Donato Dozzy?
Impossibile.
Il maestro romano, nel suo vasto palmares di pubblicazioni eccellenti, può vantare di essere presente su Tresor Record, non con un disco banale ma può dire di essere stato selezionato tra gli artisti chiamati a celebrare il trentennale dell’etichetta con un proprio album.
La traccia, qui selezionata, si lega perfettamente alla precedente, seguendo il pattern della ricerca e dello scorrimento per le vie del club.
4. Pollon – Lost Soul
Dopo un lungo ricercare, il party sta entrando nel vivo e il denso fumo della dancefloor del Globus rende l’atmosfera sempre piú nebulosa.
Questa traccia di Pollon, presente nella selezione prodotta da Objekt, per il progetto dell’etichetta chiamato “Kern”, sembra proprio trasferirci la sensazione di una situazione che muta e si trasforma diventando sempre più cupa.
5. Herva – Slam to laptop
Da un Kern ad un altro, questa volta si tratta di Kern vol.4, compilation rilasciata nel 2017 curata da Dj Stingray. Il master dell’electro di Detroit, per l’occasione, ha selezionato una perla di un grande e sottostimato talento nostrano, ovvero il fiorentino Herva.
Questo brano è una delle migliori rappresentazioni di electro-techno, ovvero suono electro ma con bass line techno, il quale è stato uno dei cavalli di battaglia del dj americano. Una traccia suonata per esaltare il pubblico, grazie ad un drop al minuto 3:50 della riproduzione, da lasciare con il respiro sospeso.
6. Yazzus – Three Deities
Piccolo astro nascente della techno contemporanea, Yazzus in poco tempo si è guadagnata l’ammirazione dell’etichetta berlinese tanto da riservarle un EP pubblicato recentemente quest’anno. Il suono proposto dalle sue produzioni è la perfetta interpretazione di quel momento idilliaco che solo la dancefloor del Tresor sa far vivere.
Il momento più sweatty di tutta la notte, dove dancers e musica diventano una cosa sola. Se conoscete quella sensazione, questa traccia di Yazzus non deluderà la vostra immaginazione.
7. Minimal Violence – Flatline
Il sistema audio “Funktion-One” del Tresor suona cosí forte da arrivare fino a Vancouver, Canada. Quel suono è proprio quello del duo canadese Minimal Violence che attraverso le loro produzioni graffiate e le ritmiche cruente sono riuscite a portare il loro nome su un EP targato Tresor Record.
Slave to the rhythm, questo il comandamento imposto dal duo Minimal Violence, che esprime quella sensazione di isolamento dalla normalità reale in favore di una sfera superiore, dove l’unica cosa che conta per il corpo è il movimento e la sua manifestazione.
8. The Advent – Work Dat
Gli incroci e gli incontri, che un club come il Tresor, offre sono unici. La gente che popola ogni weekend i suoi spazi conosce bene quanto la musica abbia il sacro potere di rivelare ciò che alla luce non sarebbe permesso.
Helena Hauff conosce bene questo emisfero underground, difatti l’etichetta non ha pensato due volte ad affidarle la produzione di un Kern. Il prestigioso Kern vol. 5 pubblicato nel giugno del 2020 contiene una traccia che riassume le silenti regole del Tresor.
9. Jensen Interceptor x Defekt – Life
Da un classico dell’electro passiamo ad uno che di classici dell’electro ne sa fare un eccellente uso nei suoi set. Stiamo parlando di Jensen Interceptor, dj e producer australiano, che con la stessa eleganza e la stessa velocità del modello coupét presente nei famosi blockbuster degli anni ’80 ha esaudito il sogno di incidere la sua musica su Tresor Records.
Questa traccia presente nel disco, che celebra i 30 anni dell’etichetta, mostra il percorso fatto dall’etichetta negli anni, celebrando le tradizioni e riportando alla luce di questi giorni i meravigliosi suoni dei grandi di Detroit.
10. The Final Frontier – Nomadico Remix – Underground Resistance
La scelta di selezionare questa traccia come ultima, non è casuale. L’ultima frontiera di un percorso che per questa etichetta è durato più di tre decadi e che per molti come noi è durata solo una notte del weekend non poteva che chiudersi con un pezzo di storia.
Amatissima dai selectors electro, il remix di questa traccia uscita nel Luglio del 2021 suona come il culmine, un punto di arrivo, sopra il quale non si può andare. Quell’ultima traccia della serata riesce a metterti in armonia con tutta la notte di ballo alle spalle.