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È ufficiale! Salta l’accordo tra Meta e SIAE. In questo modo sparirà presto tutta la musica italiana dai social network del mondo META.

Fra poche ore la musica italiana sparirà dai social network targati META. Perché? Il motivo è semplice ed è relativo agli accordi saltati tra SIAE e il boss Facebook.

Il processo di rimozione già sarebbe stato avviato, ma i creatori di contenuti come reel, video etc.. potranno comunque sostituire le tracce audio eliminate con altro materiale disponibile. Quindi per adesso i vostri contenuti sono salvi, solo che non potranno più cantare e suonare in italiano.

Mark Zuckerberg ha espresso molto dispiacere per non essere riuscito a trovare un accordo con la SIAE, precisando che il nostro, è l’unico Paese di tutta l’Europa in cui è accaduto questo increscente episodio.

Purtroppo non siamo riusciti a rinnovare il nostro accordo di licenza con Siae. La tutela dei diritti d’autore di compositori e artisti è per noi una priorità e per questo motivo da oggi avvieremo la procedura per rimuovere i brani del repertorio Siae nella nostra libreria musicale. Crediamo che sia un valore per l’intera industria musicale permettere alle persone di condividere e connettersi sulle nostre piattaforme utilizzando la musica che amano. Abbiamo accordi di licenza in oltre 150 paesi nel mondo, continueremo a impegnarci per raggiungere un accordo con Siae che soddisfi tutte le parti.

Mark Zuckerberg

Ma quali sono le dichiarazioni in merito, della Società Italiana degli Autori ed Editori? La SIAE ha affermato attraverso un comunicato che le condizioni poste da Meta non erano congrue alle esigenze degli artisti italiani.

La decisione unilaterale di Meta di escludere il repertorio Siae dalla propria library lascia sconcertati gli autori ed editori italiani. A Siae viene richiesto di accettare una proposta unilaterale di Meta prescindendo da qualsiasi valutazione trasparente e condivisa dell’effettivo valore del repertorio. Tale posizione, unitamente al rifiuto da parte di Meta di condividere le informazioni rilevanti ai fini di un accordo equo, è evidentemente in contrasto con i principi sanciti dalla Direttiva Copyright per la quale gli autori e gli editori di tutta Europa si sono fortemente battuti. Colpisce questa decisione, considerata la negoziazione in corso, e comunque la piena disponibilità di Siae a sottoscrivere a condizioni trasparenti la licenza per il corretto utilizzo dei contenuti tutelati. Tale apertura è dimostrata dal fatto che Siae ha continuato a cercare un accordo con Meta in buona fede, nonostante la piattaforma sia priva di una licenza a partire dal 1 gennaio 2023. Siae non accetterà imposizioni da un soggetto che sfrutta la sua posizione di forza per ottenere risparmi a danno dell’industria creativa italiana.

– SIAE

Non è certo la prima volta che la SIAE si ritrova al centro di una polemica dell’opinione pubblica. Ci basta ricordare della vicenda contro Soundreef avvenuta nel 2016, e anche nel 2018, quando un decreto legislativo minacciava l’egemonia della società italiana in materia di diritto d’autore.

Mentre per quanto riguarda gli artisti, alcuni affermano che la posizione della SIAE sia rispettabile e da difendere. Altri invece credono che sia l’ennesima italianata che ci porta un altro passo indietro rispetto al resto dell’Europa.

E voi invece cosa ne pensate?