Torna l’inverno e torna Martin Enke, in arte Lake People, a far parlare di se. È in uscita infatti il 6 febbraio su Permanent Vacation “Purposely Uncertain Field”.
Prima di parlarvi del nuovo album però voglio fare un passo indietro sulla sua carriera musicale e raccontarvi perchè, seppur da predestinato, può certo dire di essersi trovato nel posto giusto al momento giusto.
Nasce cresce e comincia a far musica a Dresda. Ispirato dai Boards of Canada e Aphex Twin si trova presto non più a suo agio con la scena musicale dell’ex città della Germania dell’Est, che vedeva in contrapposizione da una parte l’house e dall’altra l’hard-techno, in quel momento per Martin due mondi agli antipodi, entrambi inavvicinabili.
Dà li la decisione di trasferirsi a Lipsia, dove all’interesse per l’ elettronica aggiunge la scena indie locale, ed è proprio quell’esperienza di suono pop, insieme al risorto interesse per la musica da club, che lo porta nel 2010 per la prima volta a presentare il progetto Lake People.
Questo nome non passa inosservato al proprietario della label Musik Gewinnt Freunde, che comincia a dargli fiducia inserendolo nei party della label, dandogli occasione di conoscere Phanta du Prince, il quale a sua volta nota da subito le abilità di Martin.
La vera fortuna però ancora deve arrivare, ma è li alle porte. Kollektiv Turmstrasse, infatti, per l’album “Clockhands” bussa alle porte della label di Lipsia pescando 4 tracce, tra cui una di Lake People. L’attenzione cade quindi sugli artisti della nascente label e Martin piazza altri due colpi, su Connaisseur Recording e su Kann Record, e poi nel 2012, l’ep “Point” la cui “Point in Time” viene suonata su due boiler room di Dixon, donando a Lake People ancora più visibilità.
L’anno scorso conferma il successo ereditato, fa coincidere melodie armoniose e ritmi minimal, concentrandosi su un tipo di astrazione che rende un po’ perplessi e un po’ tristi, e su Permanent Vacation rilascia l’Ep “Uneasy Hiding Places”.
Dopo vari Ep, questo del 6 febbraio su Permanent Vacation diventa quindi il suo album di debutto, composto da 11 tracce tutte firmate Lake People. Techno minimal e synth malinconici che tanto si abbinano alla stagione in corso e restano in linea con l’ultima uscita, rimarcando quel suono che porta facilmente a immergersi in mondi sconfinati, raccontando storie di galassie lontane.
Sulla copertina dell’album non a caso è rappresentato un telescopio spaziale, gli indizi quindi ci sono proprio tutti.
Alessandro FM