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Il NAMM 2015 è ufficialmente dietro l’angolo e le voci di corridoio e i video teaser in rete si fanno sempre più incalzanti.

La manifestazione che si svolgerà dal 22 al 25 Gennaio ad Anaheim in California è da sempre l’evento più atteso dagli appassionati di strumenti musicali e audio tecnology. È proprio durante questa fiera internazionale che le maggiori case produttrici presentano al pubblico i nuovi prodotti e offrono a visitatori la possibilità di provarli e confrontarsi direttamente con i progettisti.

Anche quest’anno pare che di news ce ne saranno delle belle. Arturia si presenta, infatti, con un’interfaccia audio di “nuova generazione” ma di cui ancora nulla è stato annunciato. Korg potrebbe proclamare ufficialmente la resurrezione del famoso synth ARP Odyssey e chi sa che Roland non ci stupisca con una new entry nella famiglia Aira, oltre al già previsto lancio del nuovo synth ibrido JD-Xi.

La notizia che però ha suscitato la nostra attenzione è il possibile rilascio sul mercato di un “nuovo” protocollo che potrebbe andare a influenzare notevolmente l’intera industria musicale.

Il 25 Gennaio si terrà infatti al NAMM una conferenza in cui la MIDI Manufacturer’s Association (MMA) discuterà delle caratteristiche tecniche e delle licenze di un nuovo standard MIDI chiamato HD Protocol.

Il linguaggio MIDI fu proposto per la prima volta nel 1981 dai progettisti della SCi Dave Smith e Chet Wood. Solo dopo due anni di lavoro la versione Midi 1.0 fu finalmente presentata al pubblico, proprio al NAMM (Mational Association of Music Merchants), e installata sui primi synth come lo SCi PROPHET 600 e l’innovativo Yamaha DX7.

Questo standard, capace di mettere in comunicazione tra loro diversi tipi di attrezzature musicali, è rimasto in uso per più di 30 anni e nonostante possa essere soppiantato da protocolli moderni molto più performanti, è rimasto pressoché inalterato ed è tuttora intensamente utilizzato nella produzione di musica elettronica, oltre ad essere supportato da più di 2 Bilioni di dispositivi musicali e non.

I motivi del suo successo risiedono probabilmente nel ruolo di standard pressoché incontrastato che esso ha assunto nell’industria musicale e nella cura riposta dai progettisti nella stesura delle prime specifiche.

Dal canto suo, la MMA sta da anni lavorando ad un nuovo protocollo capace di coesistere con il vecchio standard, ma allo stesso tempo dotato di nuove e importanti caratteristiche.

Tra le nuove features previste troviamo:

  • ·Completa compatibilità con lo standard Midi 1.0 per assicurare l’utilizzo del nuovo standard anche su vecchie macchine analogiche e in qualsiasi tipologia di studio;
  • ·connessione plug and play via Usb e Ethernet;
  • ·migliaia di canali per rendere più facile il controllo di set up complessi;
  • ·un gran numero di extra controlli e parametri ad alta risoluzione per ogni canale, gruppo o nota, per una maggiore precisione;
  • ·Un pitch control più preciso e nuovi parametri per aumentare l’espressività dell’esecuzione e le performance in real-time;
  • ·Ampie possibilità per future espanioni del sistema.

Secondo l’MMA il nuovo MIDI HD Protocol ha la possibilità di imporsi ancora una volta come pietra miliare nel campo della produzione musicale e l’intera industria discografica, i produttori di hardware e tutti gli appassionati del settore sono in attesa si saperne di più sul nuovo standard e sulle piattaforme necessarie per sviluppare nuovi prodotti che supportino questo linguaggio.

Chi sa quali altre sorprese ci riserverà il NAMM 2015? Per scoprirlo rimanete collegati su Parkett!

Franky Cosentino