Giulia FiorentinoIl leggendario compositore Brian Eno darà inizio al suo primo tour da solista il 22 ottobre 2023. Una serie di concerti intitolata “Ships” porterà l’artista in giro per l’Europa, accompagnato dalla Baltic Sea Philharmonic.
Musicista, produttore discografico e compositore britannico di punta nel mondo della musica ambient e del rock sperimentale, Brian Eno è il creatore di pietre miliari colme di stile sperimentale e innovativo.
Nel corso della sua lunghissima carriera (ormai superati i 50 anni), l’artista ci ha regalato diversi lavori da solista pieni di finissima sensibilità, accompagnati da un inestimabile bagaglio di collaborazioni, produzioni, opere visive e prese di posizione.
Durante il suo tragitto, solo occasionalmente abbiamo avuto modo di notare l’artista in varie scalette al fianco di alcuni artisti. Iconiche le sue esibizioni dal vivo al fianco dei Roxy Music negli anni ’70 o le ultime esibizioni nel 2021 presso il sito del patrimonio mondiale dell’UNESCO, l’Acropoli di Atene, insieme al fratello Roger Eno.
“Ships” si preannuncia come la prima vera e propria serie di concerti da solista, che lo porterà in giro per l’Europa ad aprire cinque storici spettacoli.
“Ships” è un adattamento orchestrale dell’acclamato album del 2016, “The Ship”, pubblicato il 29 aprile 2016 per Warp Records, una delle etichette discografiche più coraggiose della Gran Bretagna. Durante le esibizioni, l’album sarà contornato da nuove e vecchie composizioni del compositore.
Il magnifico album di musica ambient contiene quattro tracce, dove ricordiamo “Fickle Sun (III) I’m Set Free”, una cover dei Velvet Underground scritta e composta al fianco di Lou Reed. Brian Eno aggiunge qualcosa di magico ad un brano incredibile già di suo.
A proposito di “The Ship”, Eno ci dice:
“L’album The Ship è un’opera insolita in quanto utilizza la voce ma non fa particolare affidamento sulla forma canzone. È un’atmosfera in cui si muovono personaggi occasionali, persi nello spazio vago creato dalla musica.”
“C’è un senso di guerra sullo sfondo e un senso di inevitabilità. C’è anche un senso di scala che si addice a un’orchestra e un senso di molte persone che lavorano insieme. Volevo un’orchestra che suonasse la musica nel modo in cui vorrei suonarla io: dal cuore piuttosto che dalla partitura. Volevo che i musicisti fossero giovani, freschi ed entusiasti. Quando ho visto per la prima volta la Baltic Sea Philharmonic ho trovato tutto questo. E poi ho notato che portavano il nome di un mare. È stato un colpo di fulmine!”
In effetti, l’album esplora i temi della vita e della morte attraverso paesaggi sonori ambient intrisi di elementi elettronici sperimentali e poesia parlata, basta pensare alla title track di ventuno minuti ispirata dal disastro del Titanic (nata, tra l’altro, come registrazione multitraccia per un’installazione ambient commissionata all’autore a Stoccolma, modificata poi in seguito).
Inoltre, è chiaro che Brian Eno ha totalmente riscontrato nella Baltic Sea Philharmonic i livelli di supporto tanto agognati per poter esercitare un tale tipo di concept durante un live set.
Kristjan Järvi, che dirigerà le esibizioni, ha aggiunto:
“La libertà di espressione è l’elemento chiave di questa presentazione. Ogni persona in questa performance è importante tanto quanto la successiva. Ognuno conta tanto quanto l’altro e non è sostituibile o sacrificabile. Avere un’orchestra che è davvero una band piuttosto che un’orchestra che esegue una performance ma “è la performance” stessa è ciò che io e Brian vediamo come l’unicità di questa collaborazione”.
L’esibizione prevede un cameo dell’attore Peter Serafinowicz, che presta la sua voce all’album in questione (traccia 3-II). “The Ship” è il primo lavoro solista di Eno ad ospitare l’uso della voce (totalmente sperimentale) fin dai tempi Another Day on Earth del 2005.
Ai live ritroveremo anche due collaboratori di lunga data: il chitarrista e produttore Leo Abrahams (Imogen Heap, Florence + The Machine) e il programmatore/tastierista Peter Chilvers, creatore di diverse app che consentono agli utenti di creare musica ambient.
Leo Abrahams e Peter Chilvers sono entrambi musicisti che hanno hanno contribuito alla creazione di alcuni degli album ambient di Eno, tra cui “Reflection” e lo stesso “The Ship”.
La serie di concerti commissionata dalla Biennale di Venezia prende il via il prossimo autunno proprio da qui, segnando anche una prima apparizione con l’orchestra.
L’anteprima del 21 ottobre coincide con la partecipazione del compositore il 22 ottobre alla Biennale Musica 2023, dove il maestro riceverà il Leone d’Oro alla carriera 2023 “per la sua ricerca sulla qualità, la bellezza e la diffusione del suono digitale e la sua concezione dello spazio acustico come strumento compositivo.”
Dunque, in due appuntamenti, Brian Eno presenterà il primo adattamento live del suo album al teatro dell’opera di Venezia, il Teatro La Fenice.
Condividiamo qui con voi le date confermate:
- 21.10.23 Venezia, Italia – Biennale Musica di Venezia, Teatro la Fenice (ore 15:00 e ore 20:00)
- 24.10.23 Berlino, Germania – Philharmonie Berlin
- 26.10.23 Parigi, Francia – La Seine Musicale
- 28.10.23 Utrecht, Paesi Bassi – TivoliVredenburg
- 30.10.23 Londra, Inghilterra – Royal Festival Hall, Southbank (ore 18:30 e ore 21:00)
Per ulteriori informazioni riguardo il tour e i biglietti puoi cliccare QUI.
Ricordiamo, nel frattempo, che l’anno scorso Eno ha pubblicato un nuovo album, “ForeverAndEverNoMore“, che non solo ha segnato il suo primo album da “Reflection” del 2017, ma è anche uno dei rari album contenenti principalmente brani con l’uso della voce.
Ancora, il mese scorso, il pioniere ambient si è unito di nuovo al vicino di casa Fred Again.. per un LP collaborativo, “Secret Life”: scambio intergenerazionale fruitore di musica eternamente suggestiva.
In conclusione possiamo affermare che, nonostante gli ormai sei decenni di carriera, l’artista non da segni di cedimento e continua ad influenzare generi e confini all’insegna di una creatività infinita.