Boston 168 svelano i retroscena dietro il loro ultimo Ep “Gigantia” su Bpitch e ci fanno ascoltare in esclusiva su Parkett Before Us.
Boston 168, al secolo Vincenzo Ferramosca e Sergio Pace, sono figli di un contesto musicale speciale. Quello delle fabbriche abbandonate, degli scenari industriali occupati destinati a diventare officine del suono, luoghi di una nuova aggregazione sociale.
La favola detroitiana, declinata nel capoluogo piemontese fin dagli albori della storia elettronica italiana,si muove in uno scenario in cui la musica techno ha trovato spazi, figure e un pubblico istruito. I due artisti, che hanno tra le loro tappe artistiche importanti anche Berlino e Tblisi, non hanno mai smesso di celebrare quel suono analogico acido e duro, a tratti psichedelico e robotico.
Un sound analogico, tradizionalmente innovativo che ritorna prepontemente dentro il nuovo EP per Bpitch (che potete preordinare qui). Su Parkett l’anteprima di “Before Us” e un’imperdibile chiacchierata con i Boston 168 per scoprire la loro idea di techno contemporanea e l’ispirazione dietro quest’ultima fatica discografica.
Benvenuti su PARKETT Boston 168, è un piacere avervi come nostri ospiti..Vorrei iniziare chiedendovi come state e cosa ha significato per voi questo 2033 fino ad ora?
Ciao Ragazzi, grazie per l’invito. Da Torino tutto bene 🙂 Nel 2023, abbiamo avuto un anno incredibile.
Ci siamo esibiti “all night long” ad Antwerp, creando un legame più forte con i nostri fan. Al Sonus Festival, abbiamo debuttato di fronte ad un pubblico internazionale, condividendo la nostra musica con tutto il mondo. Suonare al leggendario Tresor Club è stato un sogno che si è avverato, mentre il nostro primo show al Cocoricò di Riccione, in Italia, è stato un orgoglio personale. La conferma nel main room del Fabrik di Madrid è stata un altro momento incredibile per noi, un traguardo che sottolinea il nostro costante impegno e la crescita nella scena della musica elettronica.
Inoltre, abbiamo avuto l’opportunità straordinaria di intraprendere il nostro primo tour in India, portando la nostra musica a nuovi orizzonti e connettendoci con un pubblico entusiasta di nuovi suoni elettronici.
Non solo abbiamo suonato, ma abbiamo anche continuato a espandere le nostre connessioni, rilasciando un EP con l’etichetta spagnola Blackworks e confermando il nuovo EP su Bpitch.
“Gigantia” è la vostra ultima fatica discografica di cui oggi ci date un’anteprima su Parkett. Mi piacerebbe sapere qual è stata la prima ispirazione dietro lavoro e se rappresenta un secondo capitolo del vostro precedente Ep su Bpitch.
“Gigantia” rappresenta la nostra più recente creazione discografica, e siamo entusiasti di darvi un’anteprima su Parkett. Dietro a questo lavoro, l’ispirazione è stata tratta dai misteri legati a Sirio e Gigantia a Malta. Questi enigmi storici e mitologici hanno alimentato la nostra creatività, spingendoci a esplorare nuovi suoni e concetti.
Vorremmo chiarire che “Gigantia” non è un secondo capitolo del nostro precedente EP su Bpitch, ma piuttosto una prosecuzione naturale. Questo nuovo lavoro rappresenta un passo avanti nella nostra evoluzione artistica personale. Mentre il nostro stile e la nostra identità musicale continuano a svilupparsi, “Gigantia” rappresenta un ulteriore approfondimento delle tematiche e delle sonorità che ci interessano.
Siamo entusiasti di condividere questa nuova musica con il pubblico e di portare avanti il nostro viaggio artistico attraverso nuove esplorazioni e nuove sfide.
Torino, la vostra città natale, è lo scenario protagonista delle vostre atmosfere. Secondo voi come sta cambiando la città e la scena locale? Credete sia ancora un punto di riferimento per la scena techno?
Torino, la nostra città natale, è al centro delle nostre atmosfere musicali. La scena locale sta crescendo grazie a iniziative culturali e musicali, dai piccoli promoter ai grandi festival. Nonostante la carenza di club, la passione della comunità musicale sta contribuendo a far emergere una scena techno vivace e variegata. Torino sta diventando un punto di riferimento per la scena, anche se affronta sfide legate alla mancanza di spazi adeguati. Con impegno e dedizione, la città continua a crescere e a sostenere la musica elettronica.
La vostra musica unisce sonorità acid a momenti puramente psichedelici con una passione per i suoni analogici..come si è evoluto il vostro set up negli ultimi anni e quali sono gli strumenti che sono stati fondamentali in questo Ep?
Il nostro setup musicale si è evoluto nel tempo, rimanendo fedele all’uso di strumenti analogici. Nel contesto dell’EP “Gigantia”, abbiamo incorporato strumenti come la Roland JP-8080 e la Korg EMX1 per creare sonorità uniche. Continuiamo a fare affidamento su strumenti come l’Analog Four, l’Analog Rytm e la 303, che sono diventati parte integrante del nostro stile. La combinazione di questi strumenti ci ha permesso di realizzare le atmosfere e le sonorità psichedeliche e acid desiderate per l’EP.
Nell’ultimo anno l’esplosione dell’hard techno a livello mainstream ha fatto molto riflettere sul livello qualitativo delle produzioni. Esce tantissima musica ma spesso con un livello qualitativo non al top. Come si svolge oggi la vostra ricerca musicale in un mercato così saturo e cosa vi colpisce in una traccia?
Nel mercato saturo odierno, manteniamo l’attenzione sulla qualità e l’originalità della musica. Nonostante la sovrabbondanza di contenuti, crediamo che la qualità sia sempre presente, ma può essere più difficile da individuare.
La democratizzazione digitale ha aumentato la pubblicazione di tracce, ma anche la saturazione.
Nella nostra ricerca, puntiamo su tracce con originalità, creatività e cura nei dettagli.
È fondamentale che ogni brano abbia un elemento memorabile che si distingua e lasci un’impronta nella memoria. Cerchiamo produzioni emozionanti e uniche, che offrano un’esperienza coinvolgente, ancorata a elementi che rimangono impressi.
In breve, pur nell’abbondanza, cerchiamo sempre la qualità. La nostra ricerca si concentra su brani unici ed emozionanti, con elementi memorabili che fanno la differenza nell’esperienza sonora.
Ultima domanda…come vi immaginate tra cinque anni artisticamente?
Tra cinque anni, ci vediamo come artisti che seguono il proprio flusso musicale senza aspettarsi troppo, abbracciando l’arte con umiltà. Nonostante le incertezze, continueremo a coltivare la passione che ci ha spinti fin dall’inizio. “Beato chi non si aspetta nulla perché non sarà mai deluso.” Questa frase riflette il nostro approccio. Nonostante tutto, ci impegneremo a creare musica autentica, mantenendo viva la fiamma iniziale che ci ha spinti a intraprendere questo percorso artistico.
ENGLISH VERSION
Welcome to PARKETT Boston 168, it’s a pleasure to have you as our guests..Let me start by asking how are you doing and what has this 2033 meant to you so far?
Hi Guys, thanks for the invitation. Everything is fine from Turin 🙂 In 2023, we had an incredible year.We performed “all night long” in Antwerp, creating a stronger bond with our fans. At Sonus Festival, we debuted in front of an international audience, sharing our music with the whole world. Playing the legendary Tresor Club was a dream come true, while our first show at Cocoricò in Riccione, Italy was a personal pride. The confirmation in the main room of the Fabrik in Madrid was another incredible moment for us, a milestone that underlines our constant commitment and growth in the electronic music scene.Also, we had the amazing opportunity to embark on our first ever tour of India, taking our music to new horizons and connecting with an audience excited by new electronic sounds.Not only have we been playing but we have also continued to expand our connections, releasing an EP with Spanish label Blackworks and confirming the new EP on Bpitch.
“Gigantia” is your latest recording effort of which today you give us a preview on Parkett. I’d like to know what was the first inspiration behind the work and if it represents a second chapter of your previous Ep on UFO.
“Gigantia” represents our newest recording creation, and we’re excited to give you a sneak peek on Parkett. Behind this work, the inspiration was drawn from the mysteries related to Sirius and Gigantia in Malta. These historical and mythological puzzles fueled our creativity, prompting us to explore new sounds and concepts.
We would like to clarify that “Gigantia” is not a second chapter of our previous EP on Bpitch, but rather a natural continuation. This new work represents a step forward in our personal artistic evolution. As our style and musical identity continue to develop, “Gigantia” represents a further exploration of the themes and sounds that interest us.We are excited to share this new music with audiences and to continue our artistic journey through new explorations and new challenges.
Turin, your hometown, is the protagonist of your atmospheres. In your opinion, how is the city and the local scene changing? Do you think it’s still a point of reference for the techno scene?
Turin, our hometown, is at the center of our musical atmospheres. The local scene is growing thanks to cultural and musical initiatives, from small promoters to large festivals. Despite the shortage of clubs, the passion of the music community is helping a vibrant and diverse techno scene emerge. Turin is becoming a point of reference for the scene, even if it faces challenges related to the lack of adequate spaces. With commitment and dedication, the city continues to grow and support electronic music locally and internationally.
Your music combines acid sounds with purely psychedelic moments with a passion for analog sounds..how has your set up evolved in the last few years and what are the instruments that have been fundamental in this Ep?
Our musical setup has evolved over time, remaining faithful to the use of analog instruments. In the context of the “Gigantia” EP, we incorporated instruments such as the Roland JP-8080 and the Korg EMX1 to create unique sounds. We continue to rely on instruments such as the Analog Four, the Analog Rytm and the 303, which have become an integral part of our style. The combination of these tools allowed us to create the desired psychedelic and acid atmospheres and sounds for the EP.
In the last year, the explosion of hard techno on a mainstream level has made us reflect a lot on the quality level of the productions. A lot of music comes out but often with a quality level that is not at the top. How does your musical research take place today in such a saturated market and what strikes you in a track?
In today’s saturated market, we keep our focus on the quality and originality of music. Despite the glut of content, we believe quality is always there, but it can be harder to pinpoint.Digital democratization has increased the publication of tracks, but also the saturation.In our research, we focus on tracks with originality, creativity and attention to detail.
It’s essential that each song has a memorable element that stands out and leaves an imprint on the memory. We look for exciting and unique productions, which offer an immersive experience, anchored in elements that remain etched.In short, even in abundance, we always seek quality. Our research focuses on unique and exciting songs, with memorable elements that make the difference in the sound experience.
Last question… how do you imagine yourself in five years artistically?
Five years from now, we see ourselves as artists going their own musical flow without expecting too much, humbly embracing art. Despite the uncertainties, we will continue to cultivate the passion that has driven us since the beginning. “Blessed are those who expect nothing because they will never be disappointed.” This sentence reflects our approach. Despite everything, we will strive to create authentic music, keeping alive the initial flame that prompted us to embark on this artistic journey.