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Il festival di Berlino annuncia gli ulteriori artisti che parteciperanno alla prossima edizione e che accompagneranno la celebrazione dei suoi 25 anni.

CTM Festival torna nel 2024 in una speciale edizione per festeggiare il suo 25° anniversario.

Per questa occasione speciale, CTM è pronto a stupirci con una programmazione e una line up tutte da scoprire. L’evento avrà luogo dal 26 gennaio al 4 febbraio in alcuni dei luoghi più emblematici della scena notturna berlinese: Berghain, radialsystem, OXI, silent green, RSO.Berlin, e
Volksbühne am Rosa-Luxemburg-Platz.

Avevamo già parlato dei primissimi nomi del CTM 2024 qui, ma ora il festival è pronto a svelare ulteriormente l’emozionante line up che ci accompagnerà in quest’avventura musicale e artistica di prima categoria. Di seguito la lista dei performer provenienti davvero da ogni parte del mondo, che si uniscono alla grandiosa edizione di quest’anno:

Ale Hop & Laura Robles accompagnati dell’incredibile Natisa Exocé Kasongo, ma anche 40Hurtz & Hazey Haze, Sabiwa, NAH, Opium Hum, sono solo alcuni dei meritevoli artisti aggiunti di recente. Tra i partecipanti ci saranno anche SØS Gunver Ryberg & Sybil Montet, Special Request, HJirok e un interessante b2b tra Viikatory e Dagga. Attesissima la performance di Kali Malone, che accompagnerà il pubblico del CTM Festival 2024 in un viaggio sonoro fatto di strutture minimalistiche e musica da camera.

Per la programmazione completa di orari e locations cliccare qui.

CTM Festival 2024
Kali Malone (Photo: Julien Mignot)

Ad accompagnare le performance musicali ci saranno anche dei laboratori di ricerca e di sperimentazione musicale e creativa. MusicMakers Hacklab, A2A Transmission e CTM Radio Lab sono i tre progetti presentati per l’edizione di quest’anno.

I biglietti del CTM Festival 2024 sono acquistabili sul sito ufficiale.

“Eppure anche la musica ci sostiene”:

Sustain è il tema del CTM Festival 2024: è una parola strana ed affascinante, un richiamo a una maggiore interdipendenza ma anche alla resilienza, al sostenere qualcosa che c’è già, il quale può essere certamente connessione e condivisione, ma anche dolore, perdita.

“Eppure anche la musica ci sostiene. È un rifugio, un’espressione di vita. La musica è per se stessi e, cosa più importante, un mezzo per estendersi oltre sé stessi, per esprimere e apprezzare la propria relazionalità e gli obblighi verso gli altri. È un canale di emozioni. È comunicazione. Informazione. Contatto. Una narrazione condivisa.”