Romano di nascita ma cittadino del mondo, DER è uno degli artisti della scena romana più apprezzati. Ci racconta la sua storia, il progetto Karnak on Acid e i suoi recenti dj set al Circolo Degli Illuminati.
Appassionato, ricercato e con visione musicale. DER è sicuramente uno degli artisti più apprezzati della scena romana, e con lui abbiamo avuto modo di scambiare qualche battuta. Da sempre amante della musica elettronica, si esibisce a Roma fin da giovane dietro le migliori console, mostrando passione e ricerca. Maturando il gusto e viaggiando molto, scopre influenze e sound particolari che racchiude nella sua esperienza e ne fa tesoro.
DER
Abbiamo avuto modo di parlare dei suoi inizi, del suo percorso e dei progetti più recenti. Tra questi, la sua label Karnak on Acid, co-fondata con il partner Alex. Un sound intenso che racchiude diverse influenze, con un chiaro schema minimal-tech. Di recente si è esibito al Circolo degli Illuminati, condividendo il mixer con Tiger & Woods (composto da Marco Passarani e Valerio del Prete) e, durante l’evento di capodanno, con Germano Ventura e Tomas Station.
Ciao Der! È un piacere averti qui su Parkett. Benvenuto.
Grazie a voi per l’invito!
Mi piacerebbe iniziare questa intervista chiedendoti se avessi voglia di raccontarmi la storia del tuo profilo artistico come dj e produttore. Mi piacerebbe approfondire il tuo rapporto con la scena elettronica romana.
Tutto ha avuto inizio dieci anni fa, quando ho suonato ai party della mia label Nordikrecords, prima al The Magick Bar e poi iniziando la mia residenza al Goa Club, collaborando con molti artisti romani ed internazionali. La mia idea è sempre stata quella di creare uno spazio con dj che condividessero il mio sound e la mia visione musicale. Quelli sono stati anni bellissimi, nel corso dei quali ho avuto modo di conoscere tante persone e addetti ai lavori con cui sono nate amicizie e nuovi, bellissimi progetti.
Karnak On Acid è la label che hai fondato. Ti andrebbe di raccontarci la storia, i contesti e le varie ispirazioni che ci sono dietro il progetto?
Karnak on acid è nata nel 2021 durante a un viaggio mistico in Egitto, in pieno periodo Covid-19: dopo una serie di peripezie, mi sono ritrovato a suonare in un festival nel cuore del deserto non lontano da Il Cairo. Durante questa esperienza, insieme ad amici e al mio partner della label Alex, siamo entrati in contatto con molti artisti della scena egiziana che ci hanno letteralmente guidati in un’esperienza incredibile. Siamo rimasti “shockati!” da Karnak a Luxor! Così abbiamo deciso di fondare Karnak On Acid: la prima uscita è stata affidata a un artista locale pieno di talento, Ramez, che ci ha riempiti di soddisfazioni e feedback entusiasti, mentre la seconda al “Messiah” Jonny Rock, è in uscita a marzo.
DER e Jonny Rock – Karnak on Acid showcase al Circolo degli illuminati
Sei un’artista affermato sul territorio nazionale e sei certamente rispettato all’interno del panorama internazionale. Supportato da artisti come Craig Richards, Jonny Rock, Obee & Tomas Station, John Dimas e Onirik: ti andrebbe di raccontarci come nel tempo hai evoluto il tuo sound e le tue produzioni musicali?
Tutto ha avuto inizio quando avevo tredici-quattordici anni, grazie a una collezione di dischi regalata da un amico di mio papà che mi ha fatto scoprire l’house anni Novanta. Col crescere, poi, sono stato influenzato da tutta la scena minimal-tech che mi ha guidato per vari anni, giocando un ruolo molto importante, ma poi il richiamo dell’house – anche se in altra forma – è stato troppo forte. Jonny Rock è stato sicuramente l’artista che negli ultimi anni ha inciso di più nella mio evoluzione artistica, portandomi allo step attuale.
Di recente hai avuto modo di suonare al Circolo degli illuminati, condividendo la console con Tiger & Woods e per l’evento di Capodanno. Ti andrebbe di raccontarci di più sul rapporto con questo locale e su altri locali della scena romana?
Il Circolo degli Illuminati non ha bisogno di troppe presentazioni: è un club con la “C” maiuscola, il cui punto di forza è senza ombra di dubbio un sound system incredibile. Sia con Tiger & Woods che a Capodanno ho vissuto due esperienze che, per un dj che ambisce ai migliori standard professionali, non possono che avermi riempito di soddisfazione: non vedo l’ora di tornare per lo showcase di Karnak on Acid a fine febbraio!
DER