Napoli si prepara al carnevale più speciale, assieme al Sottencoppa Festival. L’iniziativa che porta in città musica, arte e cultura.
Ha inizio domani la seconda edizione del Sottencoppa Festival, in cui si celebreranno tre giorni di festa sonora tra i marmi della Chiesa di San Potito e le volte della Galleria Principe di Napoli, con aree destinate a laboratori aperti a cittadini e visitatori di ogni età.
L’idea di portare nel cuore della città di Napoli un’iniziativa capace di abbracciare uno stile musicale che riesca ad accontentare e accogliere calorosamente tutta la popolazione, nasce da Ravello Creative L.A.B..
Con la direzione artistica di Giulio Nocera Napoli si prepara a diventare Capitale di sonorità provenienti da tutto il mondo.
Non a caso, tra gli artisti ospiti troveremo vibrazioni turche, voci e sperimentazioni statunitensi, esperienze musicali italiane, canti egiziani, ritmi panafricani e influenze persiane.
Un Carnevale diverso è un carnevale di tutti
Quando diciamo che il Sottencoppa Festival renderà il carnevale napoletano davvero speciale, non lo diciamo per scherzo. L’iniziativa, arrivata quest’anno alla sua seconda edizione è stata già in precedenza accolta con calore dal pubblico partenopeo.
Questo perché il Festival non offre solo uno scorcio su quelle che sono le principali correnti artistiche del globo. Ma bensì, si occupa anche di portare nei luoghi storici, in cui ad oggi si respira ancora la cultura popolare locale.
Aprono le danze nella Chiesa di San Potito sabato 10 febbraio, il gruppo Tenore Supramonte di Orgosolo con il suo canto misterioso, nato probabilmente in tempi antichissimi dall’imitazione di versi di animali e suoni della natura e inserito dall’Unesco nei patrimoni orali e immateriali dell’umanità.
Dal canto sardo alla musica persiana con Kiya Tabassian e Benham Samani che presentano Splendours of Persian Music. Ovvero, una performance in cui gli artisti si pongono di fronte all’ignoto ed esplorano letteralmente i suoni in ogni istante invitando il pubblico alla ricerca di uno stato di estasi che avvicini all’invisibile.
Ma il Sottencoppa Festival è un’iniziativa che abbraccia tutti, anche i più piccini. A testimoniare ciò l’esibizione di Uomo Uccello, al secolo Claudio Montuori, artista di strada che assume le vere e proprie sembianze di un uccello regalando un delicatissimo spettacolo musicale capace di far innamorare adulti e bambini.
Sperimentazioni e nuovo approccio con il pubblico
Il Sottencoppa Festival ci ha particolarmente incuriosito perché a differenza di altre iniziative che si celebrano in questo periodo dell’anno, si interfaccia con il pubblico attraverso un approccio diverso e innovativo. Un approccio che da spazio al talento e alla sperimentazione.
Come il caso della performance di Holland Andrews, che attraverso l’uso di tecniche vocali complesse evoca paesaggi sonori di vulnerabile bellezza. Nel corso degli eventi sarà lasciato spazio anche allo yaybahar, ovvero uno strumento post-tradizionale inventato dal turco Görkem Sen.
Questo strumento è speciale perché capace di emettere un suono dalla parvenza quasi digitale, senza l’uso di alcun tipo di elettrificazione, e poi ai virtuosismi del bosniaco Mario Batkovic dedito all’estensione dell’universo della fisarmonica oltre i limiti dell’immaginabile nel solco della lezione della continuous music e dei grandi minimalisti americani.
Il Sottencoppa Festival non è solo musica e sperimentazione. L’iniziativa è stata ideata anche per avvicinare il pubblico alla poesia e all’arte. Non a caso l’egiziono Abdullah Miniawy (scrittore/cantante/compositore/ attore) presenterà per la prima volta in Italia il suo nuovissimo progetto in solo per voce ed elettronica.
Naturalmente, ad iniziativa così particolare non poteva che essere accostato anche un messaggio altrettanto importante come quello dell’inclusività. A tal proposito, il festival ospiterà anche Josiah Wise, in arte serpentwithfeet, icona musicale queer e del soul/r’n’b contemporaneo – da alcuni definito come il perfetto incrocio tra Nina Simone e Bjork – in Europa per questa esclusiva tappa napoletana a pochi giorni dal lancio del suo ultimo album.
Al Sottencoppa Festival è importante lasciare spazio ai giovani talenti
Anche la scena musicale partenopea più giovane è chiamata a partecipare alla festa: dal rap viscerale e travolgente dei Laxxard al rock-noise dolcemente alienante dei Radford Electronics, fino alla prima esecuzione a Napoli di “doppiopasso”, creazione per 10 ottoni firmata dal compositore napoletano Renato Grieco che gioca a smontare lo stereotipo della banda.
A loro si aggiunge la compositrice, produttrice e cantante capitolina Francesca Palmidessi, portatrice di sperimentazione pop non convenzionale e il duo Abidjan Centrale che propone una selezione di rarissime musiche legate a riti e feste del continente africano.
Questa edizione consolida anche la collaborazione con il collettivo panafricano Nyege Nyege. Questa volta attraverso la presenza dirompente di HHY and the Kampala Unit che, con i loro ritmi percussivi mutevoli, generano una continua e contagiosa tensione tra rottura e stabilità.
Un evento di questa portata non poteva che essere promosso dal Comune di Napoli, che ha accolto a braccia aperta l’iniziativa inquadrandola come un evento culturale unico a cui diventerà impossibile non particpare.
Per ulteriori informazioni e per il programma completo del Sottencoppa Festival, ti consigliamo di visitare questo link.