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Si è appena conclusa l’edizione di IMS Ibiza 2024, la convention annuale in cui si discute sullo stato della musica elettronica globale. Alcune riflessioni dall’annuale IMS Business Report.

Da quindici anni l’International Music Summit Ibiza è il raduno annuale degli innovatori e visionari della musica elettronica, provenienti da ogni parte del mondo. L’edizione 2024 è stata intitolata Rebuilding our Community. Un’occasione unica in cui gli eventi e i panel si sono concentrati sul discutere il futuro del clubbing in un mondo sempre più incerto.

È ora disponibile il decimo IMS Business Report, scaricabile dal sito, nella quale si dettaglia l’andamento per l’anno precedente dell’industria dell’EDM.

Elettronica in ascesa: il respiro nuovo della musica dal vivo e indipendente

Nello scenario del 2023, i numeri raccontano momenti di crescita e rinascita. Con i club che tornano a pulsare e gli artisti che tornano in studio, è stata un’esplosione di energia nel mondo del EDM. IMS Business Report 2024, dettaglia come nel corso dell’ultimo anno la musica elettronica abbia sperimentato un aumento di interesse tale da poter essere definita un vero e proprio fenomeno globale in crescita.

La live music primeggia la classifica con un aumento del 35% – dato emblematico di una nuova età dell’oro del clubbing. Nonostante questo sia vero dalla parte del mercato, l’IMS Business Report evidenzia altri dati altrettanto interessanti dal lato dei consumatori e produttori musicali. 

Crescente è la domanda di live e allo stesso modo la quantità di biglietti venduti. Tuttavia, questo ha comportato un aumento dei prezzi, che non tutti i fan sono in grado di coprire pensando al futuro. Con lo streaming diventato sempre più una esperienza conveniente per gli utenti, il contrasto con i live diventa sempre più evidente.

Allo stesso modo, per i DJ l’aumento dei live, non è andato di pari passo con il garantire una retribuzione consona al lavoro. Le esibizioni dal vivo offrono compensi più consistenti rispetto agli streaming e dunque molti artisti si trovano a dover procurarsi numerose date – con estrema difficoltà e con poco guadagno – per far quadrare i conti, dedicando meno tempo alla pubblicazione di nuova musica.

Ciononostante, la produzione creativa è in crescita, soprattutto quella delle etichette indipendenti. Data la loro dimensione più intima e attenta, queste hanno sempre dimostrato una maggiore capacità di captare gli interessi e le dinamiche dei fan moderni. Negli anni, infatti, i fan hanno acquisito un ruolo decisionale rilevante, spostando la produzione creativa verso un modello di botta e risposta tra consumer e producer.

Streaming: arma a doppio taglio per IMS Ibiza Business Report

Lo streaming musicale ha visto un aumento del 10%, che tuttavia non ha avuto le stesse ripercussioni su tutto il tessuto creativo. Sono cambiati i proventi derivanti dalle licenze e dai diritti per la musica online, indicando – soprattutto dal lato big major – un cambio dell’attenzione non più solo sull’artista ma sulla monetizzazione dei fan stessi.

Infatti, i guadagni diretti degli artisti hanno subito impatti forti dipendenti dai cambiamenti nei sistemi di royalty, mettendo in luce le complessità e le sfide nel settore della remunerazione musicale online

Similarmente, questo trend sta inasprendo l’esclusione di artisti meno noti, favorendo invece quelli più noti o mainstream – talvolta scelti per fama mediatica e capacità attrattiva del pubblico pagante, a scapito della complessità creativa di altri pretendenti di minor calibro. Sorte, ad esempio, di chi si autoproduce, coloro che più di tutti sono stati influenzati dalle modifiche alle tariffe di royalty dello streaming.

Ma non solo. Purtroppo, come evidenziato dall’IMS Ibiza Business Report, donne e persone gendernonconforming sono le prime vittime di questo sistema. Infatti, statistiche evidenziano come esse soffrano una maggiore probabilità di essere escluse, retribuite, e giudicate ingiustamente, spesso impedendo loro di realizzare il loro potenziale creativo.

Il clubbing nell’era della sua condivisione digitale

Interessante punto di dibattito nelle sessioni, presente trasversalmente in tutto l’IMS Business Report è il cambiamento che la cultura della condivisione istantanea ha portato alla scena elettronica contemporanea. Fare uso di smartphone nelle venue è diventato quasi un rituale, una parte integrante dell’esperienza stessa della musica elettronica.

Mentre l’uso dei telefoni può arricchire l’esperienza sociale, consentendo di connettersi e condividere momenti significativi, può anche distrarre dall’esperienza immediata della musica. Tema di riflessione importante di questa edizione di IMS Ibiza sulla comunità, in quanto, questo fenomeno può mettere a repentaglio il senso di unità e di immersione che è fondamentale per il clubbing.

In modo pungente, le piattaforme social sono definite da IMS Business Report come una trappola culturale, essendo diventate il principale punto di contatto con la musica, a discapito della partecipazione diretta agli eventi dal vivo. Questo può influenzare la percezione della musica come esperienza collettiva e trasformare il live in una forma di consumo passivo anziché attivo.

Verso una comunità musicale attiva

Con una maggiore disponibilità tecnica, le forme di produzione creativa condivisa stanno guadagnando terreno, come indicato nell’IMS Business Report. Piattaforme come SoundCloud primeggiano in questo, permettendo a emergenti di condividere la propria musica con un vasto pubblico, senza passare dai canali tradizionali dell’industria discografica. Questo ha creato un ambiente più accessibile e inclusivo per l’arte sonora, consentendo a una vasta gamma di voci di essere ascoltate e apprezzate.

Tuttavia, questa democratizzazione della produzione musicale non è priva di rischi. Una delle principali preoccupazioni è l’appiattimento dell’offerta musicale. Con tanta musica disponibile, il rischio è che le opere di qualità vengano sommerse da una massa di produzioni mediocri o addirittura plagi senza crediti. Inoltre, ancora, la frammentazione dell’offerta in una miriade di opzioni può portare alla perdita del senso di connessione umana e sociale con la musica stessa.

In aggiunta, una prospettiva futura delineata da IMS Business Report è l’adozione crescente di strumenti di creazione musicale basati sull’intelligenza artificiale. Questo tuttavia solleva ulteriori domande sulla natura dell’arte e della creatività stesse. Mentre questi strumenti possono essere potenti per la sperimentazione artistica – come nel caso di Reinier Zonneveld –, il rischio è che la musica diventi sempre più standardizzata e priva di originalità, lasciando gli algoritmi alla guida del processo creativo.

Andando verso il futuro, sarà essenziale trovare un equilibrio tra l’uso delle tecnologie digitali e la preservazione dell’esperienza autentica e della comunità che definiscono la cultura del clubbing e della musica elettronica globale. Nonostante l’incertezza dei tempi a venire, è certo che la musica elettronica continui a prosperare grazie agli artisti e agli appassionati. Con dati in costante crescita a sostegno, non vi è motivo di dubitare che l’elettronica continui a diffondere valori positivi e promuovere l’unione nella sua comunità.