fbpx

Ascesa e declino di uno dei generi più iconici del panorama EDM, che in Italia potrebbe vivere un interessante ritorno in auge grazie a Francesco Sambero e Gianluca Ferrandu di Trance Gate.

Che cosa vi viene in mente al sentire la parola “trance”? L’evocazione si presta a diverse interpretazioni: alcuni penseranno ad uno stato mentale di eterea paralisi, in cui i pensieri sono congelati e le emozioni amplificate. Altri penseranno a paradisi orientali in cui i fumi portano la mente ad altri mondi, e altri ancora (e non è solo a loro che vogliamo riferirci), pensano a luci intermittenti, grandi discoteche buie e suoni elettronici rapidi e taglienti, a melodie accattivanti e voci sognanti.

Un po’ di storia

La Trance Music è un genere che nasce, secondo fonti enciclopediche, negli anni ’90 in Germania, ma sul nome c’è ancora un dibattito acceso. C’è chi sostiene che “trance” voglia proprio riferirsi allo stato mentale alterato di cui parlavamo poc’anzi, e altri invece sono convinti che derivi dall’album “Trancefer” del produttore Klaus Schulze, uscito nel 1981.

Comunque sia, l’origine della trance è anche essa stessa avvolta nel mistero: analizzando il genere, si scorgono elementi tipici dell’house music, come il canto o la cassa sincopata, a cui si aggiungono elementi pop, rock, ambient e techno. Sebbene già Giorgio Moroder, con la sua “Utopia”, avesse generato un suono simile a quello che si intende generalmente come “trance”, è il brano “What time is love?” del 1988, del duo inglese KLF, che avvicina l’orecchio degli ascoltatori al blocco a cui anche noi ci stiamo avvicinando.

Senza dubbio, possiamo dire che un po’ di Italia, in tutta questa germanicità, esiste: “The Age Of Love”, brano recentemente remixato da Enrico Sangiuliano e Charlotte De Witte, è universalmente accreditato come “primo disco trance”. Dov’è l’italianità? Semplice: i produttori sono Bruno Sanchioni, specializzato nell’acid house (che pure nel 1990, anno di uscita di “The Age Of Love“, andava per la maggiore), e nientemeno che Pino D’Angiò, il padre del primo rap italiano (su questo, in realtà, il dibattito è ancora aperto, ma ne parleremo in un’altra occasione).

A dare la spinta definitiva al genere ci penserà il duo tedesco Jam & Spoon, che remixerà il pezzo e inserirà nel nome del remix (“Watch out for Stella Mix) uno spoiler al nascituro brano trance per eccellenza: “Stella”, pubblicato dall’etichetta belga R&S nel 1992 ed ancora oggi molto suonato non solo da Djs specializzati nella trance music. Tanto per guastarci la festa, in realtà, taluni sostengono che non sia il duo Sanchioni-Chierchia ad aver generato la Trance music, ma siano stati i tedeschi Dance 2 Trance con “We Came In Peace”, del 1990.

L’espansione della Trance, dunque, inizia nei mitici ’90: Paul Van Dyk, dopo la caduta del Muro di Berlino, è uno dei primi DJ a cimentarsi completamente nella produzione di musica Trance, a cui seguono gli olandesi Tiesto e Armin Van Buuren, e l’italiano Roberto Concina, in arte “Robert Miles”.

La Trance in Italia

Nella nostra Italia, così come in Spagna, la trance non riesce ad attecchire da subito, ma trova terreno fertile dal 1993 in poi, “appoggiandosi” alla già presente “progressive house”. È doveroso fare una precisazione: la progressive italiana è radicalmente differente dalla già esistente progressive house di matrice inglese o americana: è molto più simile alla techno, presenta sonorità aggressive, parti vocali quasi assenti se non nei casi in cui i vocalist dell’epoca (come ad esempio Franchino) incidono slogan sulle strumentali.

Questa differenza è rimarcata anche dal DJ Pete Tong, che sulle onde radio di BBC Radio 1 ripete a più riprese che il Bel Paese ha plasmato una propria versione della loro progressive, ribattezzandola “Mediterranean progressive” (esempio di questa consacrazione è la compilation omonima, del DJ italiano Claudio Diva).

Tornando alla trance, in Italia è maggiormente presente nel nord della penisola, spesso suonata nelle maxi discoteche che popolavano (sigh) regioni come l’Emilia Romagna, la Lombardia, la Liguria, la Toscana e il Piemonte (è d’obbligo citare l’Ultimo Impero, per molti anni la più grande discoteca d’Europa, oggi tristemente in rovina).

Dopo il 1997 la trance music conosce un nuovo periodo aureo: il 1998 è l’anno del successo discografico “For An Angel” del già citato Paul Van Dyk, nonché il momento di punta di djs come Tiesto, che nel 2004 viene chiamato ad aprire i giochi Olimpici di Atene. La trance traghetta dunque i DJ al loro ruolo di superstars, togliendoli dal buio dei clubs underground.

Il genere stesso non è rimasto esente da contaminazioni e cambiamenti, complici anche influenze di altri generi e differenze tecnologiche negli strumenti di produzione. Nascono quindi nuove variazioni, come la Dream Trance, l’Uplifting Trance, la Progressive Trance.

In Inghilterra, in particolare, tra i nomi di punta della trance troviamo sicuramente Paul Oakenfold, padre della Perfecto Records, che dopo un viaggio in India decide di puntare tutto sul tipo di musica psichedelico che gli indiani ascoltavano e ascoltano a Goa. Ecco quindi che al panorama già vasto della Trance music si aggiunge anche la Goa Trance.

Man mano che il mondo evolve, dal 2007 in poi la trance music lascia il passo all’EDM, ben più popolare in Italia, e alle eternamente presenti House e Techno, che trovano sicuramente una prosecuzione più rapida e un maggiore seguito di pubblico, che forse non avevano mai perso e che quindi hanno solo ampliato.

Il progetto Trance Gate

Tuttavia, c’è qualcuno che memore dei ’90 non ha mai smesso di credere che la Trance meritasse e meriti tutt’ora il suo posto in Italia. Il Trance Gate è l’evento di punta di Gianluca Ferrandu, che dal suo quartier generale di Milano ha portato in Italia artisti come Above & Beyond, James Dymond, Darren Porter, Paul Webster, Signum e molti altri.

Trance Gate

Il Trance Gate è quindi l’evento di riferimento della comunità di “trance lovers” italiani, e abbiamo chiesto a lui e al suo resident, il promettente DJ Francesco Sambero, di unirsi a noi per raccontarci più da vicino come decifrare le porte della trance che loro stessi hanno creato.

Signori e signore, vi presentiamo: Francesco Sambero e Gianluca Ferrandu.

Gianluca, Francesco, grazie del vostro tempo e benvenuti su Parkett.

G&F: Ciao Parkett, è un piacere poter scambiare 4 chiacchiere con te sul nostro genere musicale preferito, quando si parla di musica Trance si sta sempre bene 🙂

Partiamo dall’inizio: perché proprio la trance music? Vi piace soffrire, dato che siamo in un paese sordo alle novità come l’Italia?

F: Non c’è un vero motivo, noi promuoviamo la bella musica, e in tutta la bella musica da club c’è sempre qualche elemento inerente alla Trance music

G: Mi sono avvicinato alla musica elettronica nella seconda metà degli anni ’90, inizialmente non sapevo nemmeno che la maggior parte dei dischi che preferivo all’epoca fossero dischi Trance, quando ho capito di che cosa si stava parlando era troppo tardi per tornare indietro

Com’è nato il Trance Gate? Qual era l’idea di base che ha ispirato la nascita di questo progetto?

G: Il Trance Gate nasce intorno al 2005, avevo la curiosità di capire se anche a Milano c’era modo di poter proporre un genere musicale che fino a quel momento mi aveva sempre costretto a viaggiare in Svizzera e Olanda!

Come avete iniziato il vostro percorso? Gianluca, tu eri già un pr prima di creare il Trance Gate?

G: Prima di lanciare l’evento collaboravo con diversi festival stranieri del settore ed ero molto attivo su alcuni dei più importanti forum di musica elettronica che all’epoca erano i nostri  “social” visto che non esistevano ancora Facebook, Instagram, ecc. Mi resi conto che come me, c’erano tante altre persone che per ballare questo tipo di musica erano costrette a salire su un aereo, e così decisi di provarci!

Francesco, quali sono stati i tuoi inizi? Come ti sei avvicinato all’arte del Djing e cosa ti ha fatto innamorare della trance?

F: Mi sono appassionato alla musica elettronica ascoltando in radio i programmi technotrance dell’epoca, tipo Vitamina H, collegamento Mentale ecc. Poi da li è stata una discesa che mi ha portato a scoprire i vari guru del genere della golden era, Tiesto & Armin prime, ma pure Paul Oakenfold.

Se doveste descrivere un evento trance ad una persona che non ha mai sentito parlare di questo genere musicale, come ne parlereste?

F: Descriverei un evento trance come un evento puramente legato all’esperienza musicale, la gente si emoziona, conosce sia gli artisti che le tracce e sono poco interessati a lussuriosi visual 3D che vanno tanto di moda negli ultimi anni 

G: Una festa dove non si viene giudicati per l’abbigliamento, per il ceto sociale, dove la musica e la voglia di divertirsi sono ancora il fulcro di un evento: dopotutto stiamo andando a ballare e alle serate di musica Trance questo accade ancora!

Chi è o chi sono le vostre figure di riferimento nel mondo della musica trance?

F: Le mie figure di riferimento nel mondo trance sono Kyau & Albert, due persone splendide e oneste che mi hanno spinto molto nel giro, poi ovviamente da fan dell’Anjuna dico Above & Beyond, E devo dire anche, anzi, soprattutto il Tiesto early 2000 con le sue ISOS 4-5-6-7

G: In Italia sicuramente Manuel Le Saux è stato il mio punto di riferimento, ascolto i suoi radioshow da oltre 20 anni e molti dei DJ che ho avuto il piacere di invitare al Trance Gate li ho conosciuti grazie ai suoi set. Per chi non lo sapesse Manuel è stato il nostro resident principale per tantissimi anni e anche a maggio avremo l’onore di sentirlo suonare 🙂

Torniamo all’epoca del primo Trance Gate: quanto ci credevate realmente? Dev’essere stata una grossa scommessa.

G: Ho sempre cercato di organizzare gli eventi senza strafare, cercando di essere realista il più possibile su quello che si poteva proporre. Siamo ancora qua, quindi forse è stata la scelta più giusta.

Francesco, nella tua borsa dei dischi, esiste un pezzo di cui non puoi fare a meno?

F: Banalmente, l’unico pezzo che ho suonato a tutti gli ultimi TG è stato “Forget” by me, quindi rispondo con questo.

Puoi parlarci un po’ dei tuoi progetti artistici futuri? Cosa cucini nel tuo laboratorio?

F: Recentemente sono entrato nel mondo del sound design e ghost produzioni, quindi sto dedicando meno tempo alle mie produzioni, ma firmerò ancora un paio di release su Black Hole, tra cui una di queste in lingua spagnola.

Gianluca, qual è la tua traccia del cuore, quella che solo a nominarla pensi al Trance Gate?

G: Te ne dico due “Divine” di Selu Vibra e “Airport” di Photographer!

Il Trance Gate sarà partner di Spirit Of Trance, che in un certo senso certifica l’inizio del ritorno della trance in Italia. Com’è nata la collaborazione con Spirit Of Trance? Cosa ti aspettati dall’evento?

G: L’evento di Ferrara è una scommessa che in pochi avrebbero il coraggio di fare, siamo stati contattati dagli organizzatori del Ferrara Summer Festival e abbiamo accettato volentieri di poter dare una mano!

Credete realmente che il 2024 e gli anni che verranno siano l’inizio di un ritorno della Trance in Italia, come piace crederlo a noi?

F: Sicuro di recente c’è un grande ritorno delle sonorità anni ’90 e ’00 quindi ritmi veloci e melodie efficaci, c’è tanta trance che gira anche negli altri generi 

G: Siamo sicuri che le contaminazioni che si sentono sempre più spesso nei vari dancefloor faranno conoscere sempre di più questo genere che molti già apprezzano senza saperlo 🙂

E ora, tornando alla creatura, dove possiamo trovare informazioni, novità e notizie per essere sempre aggiornati sulle peripezie del Trance Gate?

G: Su Instagram potete seguire trancegate_milano mentre si Facebook trovate la pagina chiamata semplicemente Trance Gate, dove potrete trovare tutte le informazioni sui nostri eventi (il prossimo sarà sabato 18 maggio al Tunnel Club di Milano).

Grazie mille per il vostro tempo.

F&G: Grazie mille a voi per la bella chiacchierata, è stato un piacere!


ENGLISH VERSION

Rise and decline of one of the most iconic genres of the EDM panorama, which in Italy could experience an interesting comeback thanks to Francesco Sambero and Gianluca Ferrandu of Trance Gate.

What comes to mind when you hear the word “Trance”? The evocation lends itself to different interpretations: some will think of a mental state of ethereal paralysis, in which thoughts are frozen and emotions amplified. Others will think of oriental paradises where the smoke takes the mind to other worlds, and still others (and it is not only them that we want to refer to), think of flashing lights, large dark discos and fast and sharp electronic sounds, of captivating and dreamy voices.

Some history

Trance Music is a genre that was born, according to encyclopedic sources, in the 90s in Germany, but there is still a heated debate about the name. There are those who maintain that “trance” actually refers to the altered mental state we were talking about earlier, and others are convinced that it derives from the album “Trancefer” by producer Klaus Schulze, released in 1981.

In any case, the origin of trance is also itself shrouded in mystery: analyzing the genre, we see typical elements of house music, such as singing or syncopated drums, to which pop, rock, ambient and techno elements are added. Although Giorgio Moroder, with his “Utopia”, had already generated a sound similar to what is generally understood as “trance”, the song “What time is love?” from 1988, by the English duo KLF, which brings listeners’ ears closer to the block we are also approaching.

Without a doubt, we can say that a bit of Italy, in all this Germanness, exists: “The Age Of Love”, a song recently remixed by Enrico Sangiuliano and Charlotte De Witte, is universally credited as the “first trance album”. Where is the Italianness? Simple: the producers are Bruno Sanchioni, specialized in acid house (which was very popular in 1990, the year of release of The Age Of Love), and none other than Pino D’Angiò, the father of the first Italian rap (on this, in reality, the debate is still open, but we will talk about it on another occasion).

The German duo Jam & Spoon will give the definitive push to the genre, remixing the piece and inserting in the name of the remix (“Watch out for Stella Mix) a spoiler to the unborn trance song par excellence: “Stella”, published by Belgian label R&S in 1992 and still widely played today not only by DJs specialized in trance music. Just to spoil the party, in reality, some claim that it was not the Sanchioni-Chierchia duo that generated Trance music, but it was the Germans Dance 2 Trance with “We Came In Peace”, from 1990.

The expansion of Trance, therefore, began in the legendary ’90s: Paul Van Dyk, after the fall of the Berlin Wall, was one of the first DJs to completely try his hand at producing Trance music, followed by the Dutch Tiesto and Armin Van Buuren , and the Italian Roberto Concina, aka “Robert Miles”.

Trance in Italy

In our Italy, as in Spain, Trance was unable to take root immediately, but found fertile ground from 1993 onwards, “leaning” on the already present “progressive house”. It is necessary to make a clarification: Italian progressive is radically different from the already existing progressive house of English or American origin: it is much more similar to techno, it has aggressive sounds, vocal parts are almost absent except in cases where the vocalists of the time ( such as Franchino) record slogans on the instrumentals.

This difference is also highlighted by DJ Pete Tong, who on the airwaves of BBC Radio 1 repeats several times that the Bel Paese has shaped its own version of their progressive, renaming it “Mediterranean progressive” (an example of this consecration is the compilation of the same name, of the Italian DJ Claudio Diva).

Returning to trance, in Italy it is more present in the north of the peninsula, often played in the maxi discos that populated (sigh) regions such as Emilia Romagna, Lombardy, Liguria, Tuscany and Piedmont (it is obligatory to mention the Ultimo Impero, for many years the largest nightclub in Europe, now sadly in ruins).
After 1997, trance music experienced a new golden age: 1998 was the year of the hit record “For An Angel” by the aforementioned Paul Van Dyk, as well as the peak moment for DJs like Tiesto, who in 2004 was called to open the Olympic Games in Athens. Trance therefore leads DJs to their role as superstars, removing them from the darkness of underground clubs.

The genre itself has not remained free from contamination and changes, also thanks to influences from other genres and technological differences in production tools. New variations are therefore born, such as Dream Trance, Uplifting Trance, Progressive Trance.
In England, in particular, among the leading names in trance we certainly find Paul Oakenfold, father of Perfecto Records, who after a trip to India decided to focus everything on the type of psychedelic music that Indians listened to and listen to in Goa: so here Goa Trance is also added to the already vast panorama of Trance music.

As the world evolves, from 2007 onwards trance music gives way to EDM, much more popular in Italy, and to the eternally present House and Techno, which certainly find a faster continuation and a greater public following, which perhaps they had never lost and therefore they only expanded.

Trance Gate project

However, there is someone who, mindful of the 90s, has never stopped believing that Trance deserved and still deserves its place in Italy. Trance Gate is the flagship event of Gianluca Ferrandu, who from his headquarters in Milan has brought to Italy artists such as Above & Beyond, James Dymond, Darren Porter, Paul Webster, Signum and many others.
The Trance Gate is therefore the reference event of the community of Italian “trance lovers”, and we asked him and his Resident, the promising DJ Francesco Sambero, to join us to tell us more closely how to decipher the doors of trance that they themselves created.

Ladies and gentlemen, we present to you: Francesco Sambero and Gianluca Ferrandu.

Gianluca, Francesco, thanks for your time and welcome to Parkett.

G&F: Hi Parkett, it’s a pleasure to have a chat with you about our favorite musical genre, when we talk about Trance music we always feel good 🙂

Let’s start from the beginning: why trance music? Do you like to suffer, given that we are in a country as deaf to new things as Italy?

F: there is no real reason, we promote beautiful music, and in all beautiful club music there is always some element inherent to Trance music

G: I approached electronic music in the second half of the 90s, initially I didn’t even know that most of the records I preferred at the time were Trance records, when I understood what they were talking about it was too late to go back

How was Trance Gate born? What was the basic idea that inspired the birth of this project?

G: Trance Gate was born around 2005, I was curious to understand if even in Milan there was a way to be able to propose a musical genre that until then had always forced me to travel to Switzerland and Holland!

How did you start your journey? Gianluca, were you already a pr before creating Trance Gate?

G: Before launching the event I collaborated with several foreign festivals in the sector and I was very active on some of the most important electronic music forums which at the time were our “social networks” since Facebook, Instagram, etc. didn’t yet exist. I realized that like me, there were many other people who were forced to get on a plane to dance to this type of music and so I decided to give it a try!
Francesco, what were your beginnings? How did you approach the art of DJing and what made you fall in love with trance?

F: I became passionate about electronic music by listening to the technotrance programs of the time on the radio, such as Vitamina H, Mental Link etc etc. then from there it was a descent that led me to discover the various gurus of the golden era genre, tiesto & armin prime, but also Paul Oakenfold.

If you had to describe a trance event to a person who has never heard of this musical genre, how would you talk about it?

F: I would describe a trance event as an event purely linked to the musical experience, people get excited, know both the artists and the tracks and are little interested in lustful 3D visuals that are so fashionable in recent years

G: A party where you are not judged for your clothing, for your social class, where music and the desire to have fun are still the fulcrum of an event: after all we are going to dance and this still happens at Trance music evenings!

Who is or who are your reference figures in the world of trance music?

F: my reference figures in the trance world are Kyau & Albert, two splendid and honest people who pushed me a lot in the world, then obviously as an Anjuna fan I say Above & Beyond, And I must also say, or rather, especially Tiesto early 2000 with its ISOS 4-5-6-7

G: In Italy Manuel Le Saux was certainly my point of reference, I have been listening to his radio shows for over 20 years and many of the DJs I had the pleasure of inviting to the Trance Gate I met thanks to his sets. For those who don’t know Manuel was our main Resident for many years and also in May we will have the honor of hearing him play 🙂

Let’s go back to the time of the first Trance Gate: how much did you really believe in it? It must have been a big bet

G: I have always tried to organize events without overdoing it, trying to be as realistic as possible about what could be proposed. We are still here, so maybe it was the right choice..

Francesco, is there a piece in your record bag that you can’t do without?

F: trivially, the only piece I played at all the latest TGs was “Forget” by me, so I reply with this

Can you tell us a little about your future artistic projects? What do you cook in your laboratory?

F: I recently entered the world of sound design and ghost production, so I’m dedicating less time to my productions, but I will still sign a couple of releases on black hole, including one of these in Spanish

Gianluca, what is your heart track, the one that makes you think of Trance gate at the mere mention of it?

G: I’ll tell you two: “Divine” by Selu Vibra and “Airport” by Photographer!

Trance Gate will be a partner of Spirit Of Trance, which in a certain sense certifies the beginning of the return of trance in Italy. How did the collaboration with Spirit Of Trance come about? What do you expect from the event?

G: The Ferrara event is a bet that few would have the courage to take, we were contacted by the organizers of the Ferrara Summer Festival and we gladly agreed to lend a hand!

Do you really believe that 2024 and the years to come are the beginning of a return of Trance in Italy, as we like to believe?

F: Of course recently there has been a great return of 90s and 2000s sounds so fast rhythms and effective melodies, there is a lot of trance circulating in other genres too

G: We are sure that the contaminations that are heard more and more often in the various dancefloors will make this genre that many already appreciate without knowing it more and more known 🙂

And now, returning to your creature, where can we find information, news and news to always be updated on the vicissitudes of the Trance Gate?

G: On Instagram you can follow trancegate_milano while on Facebook you will find the page simply called Trance Gate, where you can find all the information on our events (the next one will be Saturday 18 May at the Tunnel Club in Milan

Thank you very much for your time.

F&G: Thank you very much for the nice chat, it was a pleasure!