La musica e lo sport non sembrano due mondi con particolari punti di contatto. Certo, è facile pensare subito alla playlist sempre pronta per accompagnare una corsa o una sessione in palestra; ma al di là di questo, si potrebbe ritenere che i due settori non si intreccino con frequenza. In realtà i punti di contatto tra musica e sport sono numerosi, e spesso sono tali da creare dei binomi difficilmente scindibili.
Uno dei primi esempi, ovviamente, è accompagnare l’esercizio fisico con la musica. Per molti si tratta semplicemente di una distrazione, un modo per avere qualcosa da fare durante lo sforzo; questo è senz’altro uno dei motivi, ma allora perché l’ascolto di musica è dominante rispetto, per esempio, all’ascolto di un podcast? Il motivo è che, oltre alla distrazione, la musica durante lo svolgimento dello sport ha anche altri benefici. Per esempio di natura psicologica, dove una musica particolare è in grado di influenzare l’umore o fornire una motivazione extra per affrontare l’attività sportiva. Ma non va dimenticato che il ritmo musicale può aiutare nella coordinazione e nell’armonia dei movimenti: non è un caso se molte attività ginniche vengono svolte con l’ausilio della musica. Tutte queste ragioni aiutano anche a capire i motivi per i quali normalmente le palestre si dotano di un impianto per diffondere musica: si tratta di un sottofondo sempre apprezzato dagli atleti.
Altri legami, comunque, emergono quando si considera la passione di molti sportivi per il mondo della musica. È vero che è un rapporto che vale anche in direzione contraria, ma andando a curiosare nei siti specializzati in news sportive compaiono regolarmente, tra pronostici e analisi di vario tipo, anche aneddoti e curiosità riguardo l’aspetto più personale degli sportivi, e in questo contesto emerge regolarmente una qualche passione musicale. E non si tratta di iniziative benefiche, come i tanti esempi nei quali si interpreta un qualche brano a fini di beneficenza: parliamo di atleti che col mondo della musica hanno un rapporto di protagonismo, tanto da pensare che se non fossero stati sportivi professionisti avrebbero avuto un’altra carriera già pronta. È per esempio il caso di Lewis Hamilton, uno dei piloti più vincenti nella Formula Uno: alla carriera in pista affianca quella da autore di brani,portata avanti per anni in incognito e che nel 2018 lo ha portato a collaborare anche con Christina Aguilera. Rimanendo in F1 un talento musicale è anche quello di Charles Leclerc: nel tempo libero è infatti anche pianista, strumento che suona ben più che amatorialmente.
Talento al pianoforte anche per Stefan De Vrij, difensore dell’Inter che ha collaborato con i Keemosabe, mentre carriere da rapper e trapper per altri calciatori come Moise Kean, Rafael Leão e Pierluigi Gollini, portiere del Napoli che con lo pseudonimo Gollorius ha pubblicato il brano Rapper Coi Guanti.
La musica, inoltre, è anche protagonista assoluta in determinati momenti degli eventi sportivi. Ci sono numerosi esempi, ma tra questi sicuramente spiccano gli spettacoli musicali: dalle cerimonie di apertura e chiusura dei Giochi Olimpici allo show del Super Bowl, nei più importanti eventi sportivi la musica diventa spesso protagonista assoluta. È un modo attraverso il quale creare un’atmosfera di festa e partecipazione, coinvolgendo nel miglior modo possibile sportivi e pubblico: un compito non a caso affidato alla musica. E, sempre a proposito di coinvolgimento, non si può non pensare anche agli inni nazionali: suonati all’inizio di una competizione o durante una premiazione, anch’essi sono capaci di legarsi con lo sport in maniera estremamente armonica.
Musica e sport condividono legami profondi, che non si limitano alla semplice musica da allenamento: gli esempi potrebbero essere ancora numerosi, ma bastano questi per rendersi conto dei tanti punti di contatto tra due mondi all’apparenza distanti.