fbpx

Burial e Kode9 pubblicano Phoneglow/Eyes Go Blank, nuovo split single firmato Hyperdub, uscito il 18 giugno.

William Bevan e Steve Goodman l’hanno fatto di nuovo. Dopo l’EP Infirmary / Unknown Summer dello scorso luglio, Burial e Kode9 tornano con un nuovo split EP Phoneglow/Eyes Go Blank su Hyperdub, label di Goodman che quest’anno compie 20 anni.

La cover art richiama due fenomeni pop contemporanei. I loghi degli artisti sono disegnati seguendo lo stesso motivo del logo di TikTok, mentre il vetro che si rompe evoca le grafiche suggestive di Black Mirror. Una combo che suggerisce una visione distopica della nostra società.

Anche i titoli delle tracce strizzano l’occhio ad una possibile alienazione tecnologica. Phoneglow fa pensare all’immagine della luce emessa da uno schermo di smartphone, un simbolo potente della nostra era digitale, spesso un momento che si aspetta con morbosità, quando si attendono notifiche, messaggi.

Eyes Go Blank (letteralmente: gli occhi diventano vuoti), invece, può riferirsi allo stato di distacco umano dovuto all’assiduità in cui si guardano gli schermi, con il rischio di perdere contatto con tutto ciò che ci circonda.

Il primo singolo Phoneglow, non tradisce le precedenti produzioni garage di Burial, ma introduce elementi che rendono questa traccia quasi più adatta alla dancefloor che all’ascolto in cuffia. I vocal femminili ricordano le dive dell’house degli anni ’90, i pads dreamy danno la sensazione di perdizione sulla pista da ballo. È una Rival Dealer più “pulita”, con il campionamento “can’t you see” di Chemz e che rimanda a Claustro, altra prova di Bevan più vicina all’house e alla techno.

Il papà di Hyperdub, Steve Goodman, si muove invece in territori jungle e footwork con un pezzo decisamente ritmato, perfetto per il clubbing. Con Eyes Go Blank, Kode 9 sembra rifarsi alle tracce più vivaci del suo album del 2022 Escapology come Lagrange Point e ai synth balbettanti di Rona City Blues del 2021, più che a Infirmary dell’ultimo EP con Burial. Ma con un climax al minuto 3:13 in stile gangsta rap.

Burial e Kode9 sono ancora una volta due facce della stessa medaglia, capaci di omaggiare diverse sfumature dell’hardcore continuum britannico, spesso immerse in universi distopici.