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Leggi l’intervista al talento italiano che sta conquistando il mondo, dandosi slancio attraverso il suo amore per la musica. Dal cuore di Ischia, alla vetta della scena tech-house internazionale.

La storia di Gennaro Filisdeo aka Blackchild è un esempio di come i sogni più ambiziosi possano avverarsi con tenacia ed un pizzico di magia. Nato e cresciuto tra le bellezze naturali del Golfo di Napoli, ha coltivato sin da piccolo la sua passione per la musica, affinando il suo talento con impegno.

Immerso nella collezione di dischi dei suoi genitori, ha sviluppato un’ampia gamma di influenze musicali, tra cui Hip-Hop, R&B, Disco e Old School House. A soli 18 anni ha iniziato a produrre la sua musica, conquistando rapidamente l’attenzione degli artisti più affermati della scena underground. Il 2019 ha segnato la sua ascesa: l’ingresso nel roster di Solid Grooves gli ha aperto le porte a collaborazioni con etichette di fama mondiale come Cuttin’ Headz e Hot Creations.

Il suo talento è innegabile: molti dei suoi dischi sono entrati nelle classifiche di Beatport e con il suo “City Cutz EP” ha raggiunto la vetta sia nella “Beatport Overall Top 100 Releases” che nella “Top 100 Tech House”.

Blackchild non è solo un fenomeno digitale: i suoi dj-set carichi di energia hanno infiammato dancefloor in Europa, Asia e Sud America, conquistando il pubblico di locali iconici come Hï Ibiza, Pacha Barcelona, Printworks e Creamfields.

Blackchild è pronto a consolidare il suo ruolo di protagonista nella musica elettronica globale, con un futuro radioso davanti a sé. Il suo viaggio è solo all’inizio e la sua musica continuerà a conquistare il pubblico di tutto il mondo.

Abbiamo avuto il piacere di conversare direttamente con l’artista e siamo entusiasti di condividere l’intervista con tutti voi. Siamo certi che ci siano molti spunti di riflessione attuali ed anche alcuni consigli importanti per le nuove leve.

Ciao Gennaro, benvenuto su Parkett. Come descriveresti il tuo percorso artistico fino ad oggi?

Ciao ragazzi, grazie! Mi fa molto piacere realizzare questa intervista assieme a voi.

Allora.. a dire il vero, potrei descrivere la mia carriera con due semplici parole: passione e dedizione.

Probabilmente anche “ossessione” può rientrare tra le parole che mi descrivono.

Come mai proprio queste parole?

Perché ho una grande passione per il mio lavoro e per la musica in generale. Cerco sempre di fare tutto alla perfezione e sono talmente legato a questo lavoro che lo faccio realmente per passione, non per soldi. I soldi sono venuti dopo.

Ho sempre messo la passione al primo posto, quindi è automaticamente diventato un lavoro con il passare degli anni. Faccio tutto con piacere, lo faccio 24/24 ore e 7 giorni su 7. Non mi pesa per niente! Credo di essere l’esempio della classica frase: “fai quello che ami e non lavorerai un giorno della tua vita”.

Quali sono le tue principali fonti di ispirazione quando produci nuova musica? Hai degli artisti che ti hanno ispirato?

Sicuramente la maggior parte degli artisti che mi hanno ispirato da piccolo e da quando ho iniziato non fanno il genere di musica che produco. Sono cresciuto ascoltando artisti come Stevie Wonder, Michael Jackson, Jackson 5 e anche jazzisti come John Coltrane.

Tutti questi personaggi hanno avuto una grande influenza su di me. Quando ascolti un mio set, riesci a capire il percorso di ascolto che ho fatto. Le mie influenze sono abbastanza chiare.

Come affronti il processo creativo quando lavori su un nuovo progetto? Segui un metodo specifico?

Prima, quando facevo meno tour, era un po’ più tranquillo. Mi sedevo in studio e facevo una traccia in maniera del tutto naturale. Il punto di inizio resta sempre un’idea, che può essere un vocal, un sample di sassofono, un beat. Poi la trasformo a mia immagine e somiglianza.

Quando ho parecchio tempo libero, lavoro su molte idee e vedo quale funziona meglio. Ora che sto in giro sono costretto a fare una selezione più rigorosa, perché ho meno tempo.

Entrando nello specifico del business musicale: secondo te è più importante rilasciare poca musica di qualità o rilasciare con costanza?

Guarda, questa è una domanda difficile. Non è una scienza esatta. Dipende dal tipo di producer che sei, dalla musica che fai e dai tuoi obiettivi. Ad esempio: qualcuno rilasciava un disco ogni due settimane, oggi rilascia una hit ogni due mesi. Se hai tracce virali, le fai uscire una al mese, se no meglio aspettare il momento giusto. Il consiglio per gli artisti emergenti è mandare sempre la musica agli artisti più grandi, perché sono loro a comandare il mercato.

Cosa ne pensi dell’attuale scena della musica elettronica e quale pensi possa essere il suo futuro?

La nostra scena techno/house sta diventando un po’ più commerciale, in seguito all’affermarsi di social come TikTok e Instagram. Questa cosa è un’arma a doppio taglio: più visibilità, ma anche più accessibilità, quindi meno attenzione alla qualità. Penso che il trend si invertirà, la musica più “arrangiata” e basata sulla vera ricerca musicale.. tornerà in voga.

Raccontaci un momento memorabile della tua carriera che ha avuto un impatto significativo.

Il momento più importante è stato il 1 agosto 2021, dopo il Covid, quando ho suonato a Three Mills Island con SOLID GROOVES e i Martinez Brothers. È stato il primo evento dopo il Covid e ha cambiato la mia vita. Da lì è nato il “Blackchild” di oggi. Probabilmente avrei dovuto ottenere questo momento un anno prima, ma il Covid ha ritardato tutto. Dopo quell’evento ho capito che poteva esserci un futuro in questo business e ho iniziato a lavorare ancora di più, mettendo tutto me stesso.

Come riesci a mantenere la tua identità in un settore in continua evoluzione ?

Questo è un dono: il talento. Non è una cosa che puoi studiare a tavolino. È qualcosa che abbiamo dentro. Quando faccio delle cose, spesso non lo controllo, come se mi arrivasse un suggerimento divino. Non è una questione di bravura, è una cosa naturale ti senti dentro. Ecco.. essendo consapevole di questa cosa, sono certo che riuscirai a tenere il passo con l’industria in maniera fisiologica.

Quali sono i tuoi obiettivi principali per il prossimo anno?

In realtà non ho niente di programmato specificamente. L’obiettivo è fare sempre quello che mi piace. Voglio rimanere lucido nella mia musica e nel mio mondo. Un obiettivo è spingere il brand Naima che è la mia etichetta discografica. Vorrei farla diventare una realtà importante, ma ci vorranno anni. Il 10 agosto 2024 stiamo organizzando il prossimo evento della label, proprio nella mia terra: l’isola di Ischia. Siamo fieri di annunciare che ospiteremo Louie Vega e questo è un onore per me.

ENGLISH VERSION

Read the interview with the Italian talent who is taking the world by storm, propelled by his love for music. From the heart of Ischia to the top of the international tech-house scene.

The story of Gennaro Filisdeo aka Blackchild exemplifies how the most ambitious dreams can come true with tenacity and a touch of magic. Born and raised amidst the natural beauty of the Gulf of Naples, he nurtured his passion for music from a young age, honing his talent with dedication.

Immersed in his parents’ record collection, he developed a wide range of musical influences, including Hip-Hop, R&B, Disco and Old School House. At just 18, he began producing his own music, quickly catching the attention of established artists in the underground scene. 2019 marked his rise: joining the Solid Grooves roster opened doors to collaborations with renowned labels like Cuttin’ Headz and Hot Creations.

His talent is undeniable: many of his records have entered Beatport‘s charts, and his “City Cutz EP” topped both the “Beatport Overall Top 100 Releases” and the “Top 100 Tech House.”

Blackchild is not just a digital phenomenon: his energetic DJ sets have ignited dance floors in Europe, Asia, and South America, captivating audiences at iconic venues such as Hï Ibiza, Pacha Barcelona, Printworks and Creamfields.

Blackchild is poised to solidify his role as a leading figure in global electronic music, with a bright future ahead. His journey is just beginning, and his music will continue to captivate audiences worldwide.

We had the pleasure of speaking directly with the artist and are excited to share the interview with you all. We are sure there are many current insights and some important advice for newcomers.

Hi Gennaro, welcome to Parkett. How would you describe your artistic journey so far?

Hi guys, thanks! I’m really happy to do this interview with you.

So… to be honest, I could describe my career with two simple words: passion and dedication.

Probably “obsession” could also fit among the words that describe me.

Why these words in particular?

Because I have a great passion for my work and for music in general. I always strive for perfection and am so attached to this work that I do it truly out of passion, not for money. The money came later.

I’ve always put passion first, so it naturally became a job over the years. I do everything with pleasure 24/7. It doesn’t feel like a burden at all! I think I embody the classic phrase: “Do what you love, and you won’t work a day in your life”.

What are your main sources of inspiration when producing new music? Are there artists who have inspired you?

Certainly, most of the artists who inspired me when I was young and when I started don’t make the kind of music I produce. I grew up listening to artists like Stevie Wonder, Michael Jackson, Jackson 5 and even jazz musicians like John Coltrane.

All these figures have had a great influence on me. When you listen to one of my sets, you can understand the listening journey I’ve taken. My influences are quite clear.

How do you approach the creative process when working on a new project? Do you follow a specific method?

Before, when I was touring less, it was a bit more relaxed. I would sit in the studio and create a track quite naturally. The starting point is always an idea, which can be a vocal, a saxophone sample, a beat. Then I transform it into my own.

When I have a lot of free time, I work on many ideas and see which one works best. Now that I’m on the road, I’m forced to be more selective because I have less time.

Specifically regarding the music business: do you think it’s more important to release a small amount of quality music or to release consistently?

Look, this is a tough question. It’s not an exact science. It depends on the type of producer you are, the music you make, and your goals. For example, someone used to release a record every two weeks; today they release a hit every two months. If you have viral tracks, you release one a month, otherwise, it’s better to wait for the right moment. My advice for emerging artists is to always send music to the bigger artists, because they are the ones who drive the market.

What do you think of the current electronic music scene and what do you think its future holds?

Our techno/house scene is becoming a bit more commercial, following the rise of social media like TikTok and Instagram. This is a double-edged sword: more visibility, but also more accessibility, hence less attention to quality. I think the trend will reverse, and music that is more “arranged” and based on true musical research will come back into vogue.

Tell us about a memorable moment in your career that had a significant impact.

The most important moment was on August 1, 2021, after Covid, when I played at Three Mills Island with SOLID GROOVES and The Martinez Brothers. It was the first event after Covid and it changed my life. That’s where the “Blackchild” of today was born. I probably should have had this moment a year earlier, but Covid delayed everything. After that event, I realized there could be a future in this business and I started working even harder, putting my all into it.

How do you maintain your identity in a constantly evolving industry?

This is a gift: talent. It’s not something you can study at a desk. It’s something we have inside. When I do things, I often don’t control it, as if I receive a divine suggestion. It’s not a matter of skill; it’s a natural feeling you have inside. Being aware of this, I’m sure you’ll be able to keep up with the industry naturally.

What are your main goals for the next year?

Actually, I don’t have anything specifically planned. The goal is always to do what I love. I want to stay sharp in my music and my world. One goal is to push the Naima brand, which is my record label. I want to make it an important reality, but it will take years. On August 10, 2024, we are organizing the next label event on my home island of Ischia. We are proud to announce that we will be hosting Louie Vega and this is an honor for me.