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È in uscita la quinta release firmata No Pizza Records, la label che dal 2006 rimarca nel territorio italiano la presenza la cultura gabber.

Molti credono che la cultura gabber in Italia sia stata messa nel dimenticatoio dai lontani anni 90, ma fortunatamente ci sono alcune, realtà, progetti e situazioni che dimostrano esattamente il contrario. Una di queste è sicuramente No Pizza Rave.

No Pizza Rave è una realtà nata nel 2005 dall’idea di due fratelli, D. & G. Scaccia meglio conosciuti come The Twins Artcore. Il progetto nasce per promuovere nelle zone di Roma e Frosinone piccoli eventi e musica che fosse pronta a stravolgere tutti gli schemi, ma col tempo si è abbandonata l’idea degli eventi per concretizzare un progetto più solido, il No Pizza Records Store.

La mentalità così inquadrata e diretta no pizza è riuscita però a coinvolgere anche gli amanti della musica techno fuori dal territorio laziale.

Ad esempio lo scorso mese lo showcase dell’etichetta è stato ospite a Napoli, a Galleria19 grazie al collettivo Unknown Crew, mentre il prossimo 26 gennaio 2019 farà tappa a Berlino al Void Club, cornice che si sposa perfettamente con il format della label italiana.

La linea artistica proposta da No Pizza Rave è infatti imprevedibile e provocatoria, proprio come gli animi dei gabbers degli anni 90 che etichettavano con la parola pizza tutta la musica che all’epoca risuonava come commerciale e senza anima.

È stato proprio questo modo di dire che ha ispirato il nome del progetto che sta per presentare la sua 5 uscita, una compilation intitolata “Acid War”.

“Acid War” è un various artist del tutto singolare, sia perché delle cinque uscite dell’etichetta, è il primo in uscita solamente in formato digitale, sia perché hanno collaborato alla realizzazione artisti a cui piace la musica dura, senza fronzoli, diretta e che riesce a picchiare dritto al punto.

14 Tracce che spaziano dall’acid technocon forti contaminazioni industriali, fino ad arrivare a frequenze molto più vicine all’Hardcore che alla techno.

Acid War - No Pizza Rave RecordsTracklist:

01. Kelli Nelson – Eupho.ria

02. 303 Vision – Roots

03. Tym – Thruster

04. Atomic Bassline – Fr87

05. Camera Security – Reverse Cowboy

06. Amiga Master System – Human Waste

07. Francesco Fusco – Ratta

08. Cablecore – Tromh

09. Danytribe – Acid Factory

10. 1NC1N – Divine Dependence

11. Misanthrope & Danytribe – Castle of Pain (Misanthrope mix)

12. Exsiderurgica – Devianza

13. RHZ – Acid Distortion

14. Hiro Ikezawa – Acid Beyond Earth

Bonus Track:

15. Walter One – Acid War

La prima traccia della compilation è intitolata “Eupho.ria” e l’artista Kelli Nelson produce direttamente dal cuore della Russia. Promuovendo così un sound più oscuro e tenebroso, accompagnato sempre da un basso incalzante che riesce quasi a concentrare in un brano, ciò che accade nelle strade della città di Mosca.

“Roots” è il secondo brano in coda della compilation. Prodotta da 303 Vision risuona all’udito come un tamburo battente pronto a trasportare l’ascoltatore in una dimensione parallela, grazie soprattutto ad alcune sonorità tipiche di qualche anno fa, sottolineando così il forte attaccamento agli anni 90.

La terza proposta di No Pizza Records è Tym, altra figura artistica interessante del panorama italiano da cui, chi brancola nell’underground ha sempre grandi aspettative. “Thruster” infatti, riuscirà senza alcun dubbio a far ballare tutto il pubblico, anche quello dall’orecchio più esigente, grazie proprio al sound accattivante molto vecchia scuola.

Atomic Bassline è l’autore di “Fr87”, traccia che segue una linea dinamica e travolgente che non ha bisogno di parole o vocal per poter convincere gli ascoltatori a lasciarsi andare. In pochi forse sanno che Atomic Bassline, non è altro che un ulteriore alias con il quale Daniele Scaccia, promotore della label e del format proprio No Pizza Rave, firma le sue tracce.

Il quinto artista è un altro talento italiano, Camera Security che con la sua “Reverse Cowboy” riesce render bene l’idea di tutta la rabbia pulsante che circola attualmente nel panorama italiano. La sesta traccia è intitolata “Human Waste” e potete ascoltarla in anteprima sul nostro canale, è opera di un progetto artistico molto interessante. Amiga Master System è un duo formato da  Danytribe & Kcma che ha letteralmente lanciato una traccia bomba e controcorrente.

“Human Waste” è una traccia speciale che riuscirà sicuramente a rispolverare nelle coscienze di molti vecchi gabber, quelli che sono i migliori ricordi degli anni 90. Grazie alla settima traccia, faremo un salto nella techno industrial più rudimentale. La traccia è intitolata “Ratta” e l’artista, Francesco Fusco, è anche lui italianissimo e nostalgico degli anni d’oro.

Tuttavia ha scelto di contribuire a questo lavoro discografico con una produzione cattivissima, più contemporanea e satura di ritmiche industriali. Se fino alla settima traccia il vostro parere è stato discordante su quale traccia possa farvi venire la voglia matta di alzare il volume, Cablecore focalizzerà la vostra attenzione su “Tromh”.

Una traccia che non vi lascerà poggiar un piede a terra e che crediamo avrà modo di infiammare le dancefloor nel prossimo inverno. Con “Acid Factory” di Danytribe si entra nel vivo della compilation, da qui i ritmi iniziano a scaldarsi e la cassa inizia a diventare sempre più dritta.

“Divine Dependence” di 1NC1N è invece il decimo brano, sorprendente perché sembra metter insieme più correnti artistiche, questo atteggiamento è sicuramente il risultato di anni di militanza nel panorama olandese, da cui l’artista stesso proviene.

L’undicesima traccia è proposta invece da Misanthrope & Danytribe, con il titolo di “Castle of Pain” il duo ha voluto promuovere una traccia davvero violenta che dimostra la necessità dei giovani italiani di sentirsi ancora liberi di fare la propria musica senza alcuna restrizione.

Mentre l’artista autore della dodicesima traccia è Exsiderurgica, personalità nota allo scenario italiano proprio per la meticolosità tecnica che incide nelle sue tracce. “Devianza” è una traccia che racchiude perfettamente lo stato d’animo delle generazioni moderne. Proprio come dal titolo, rappresenta con il suo sound aggressivo la profonda difficoltà di adattarsi ad una società come la nostra così chiusa nei suoi schemi.

RHZ, anche lui italiano, cresciuto a Roma, capitale italiana e capitale italiana dei Rave Party, lancia invece “Acid Distortion”, la tredicesima traccia della compilation. Una traccia con una massiccia presenza di elementi acid, seppur sembri avere come sfondo una forte passione per l’hardcore.

L’ultimo artista è molto particolare, Hiro Ikezawa, producer giapponese, amante dell’acid, ha infatti prodotto per No Pizza Records un disco 100% acid.

“Acid Beyond Earth” è un pezzo che fa da elastico fra oriente e occidente, inviando così un messaggio molto importante, ovvero che la musica e soprattutto il potere che essa esercita è uguale da qualsiasi parte del mondo.

Il bonus track è davvero la ciliegina sulla torta di questa compilation così audace, grazie al quale abbiamo fatto un salto indietro nel tempo attraverso sonorità Acid, Hardcore e Gabber.

Walter One  conclude il tutto con “Acid War”, traccia che rappresenta l’apice di questo lavoro discografico con la sua velocità, le sue ritmiche distorte e il suo mood così coinvolgente. Pochi però immagineranno che dietro questa traccia così viva si cela un triste aneddoto.

In realtà il brano fu consegnato alla No Pizza Records nel 2010 insieme ad altri 10 inediti. Per poi vedere la luce del sole solo oggi nel 2018 perché Walter venne a mancare purtroppo qualche tempo dopo.

La 5 compilation di No Pizza Records è stata masterizzata da Roberto Stramaccioni e sarà disponibile sul loro canale brandcamp da giovedì 15 novembre, ma intanto vi invitiamo ad ascoltare in anteprima solo per Parkett: Human Waste.