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“Regions Of Time” è il primo LP di Adam Mitchell, meglio conosciuto come Adam X, con l’alias Traversable Wormhole.

Il pioniere della techno newyorkese Adam Mitchell, conosciuto ai più con il nome Adam X con cui si esibisce dal 1990, ha scelto di ispirarsi alle atmosfere sci-fi per il side project Traversable Wormhole.

In questo progetto, che nasce nel 2009 con la pubblicazione di alcuni misteriosi 12 pollici anonimi bianchi, Mitchell abbandona le influenze industrial che caratterizzano le sue produzioni per dedicarsi ad un genere unico, che è stato definito “a unique sci-fi laden techno with gaps of time, space & bass in between sound & rhythm”.

Lo pseudonimo utilizzato da Mitchell è ispirato alla teoria del wormhole, termine usato per indicare i tunnel spazio-temporali che teoricamente dovrebbero collegare un punto dell’universo ad un altro, permettendo di viaggiare tra di essi più velocemente, grazie alla forza gravitazionale, rispetto a quanto impiegherebbe la luce a percorrere la stessa distanza attraverso lo spazio normale.

Teorizzato nel 1916 da Ludwig Flamm, il wormhole è un elemento ricorrente nelle opere di fantascienza, che viene usato spesso come espediente narrativo.

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“Regions of Time” è il titolo dell’album di esordio di Adam X con l’alias Traversable Wormhole, che uscirà il 4 novembre 2019 per la label omonima Traversable Wormhole. Sarà composto da 8 brani dai titoli evocativi ispirati all’immaginario sci-fi come “Rotation Frequency”, “Massless Fermions” e “Stargates”. L’LP “Regions of Time” è la prima release di Mitchell con quest’alias dai tempi di “Sublight Velocities”, un EP di due tracce pubblicato nell’agosto 2016 per Hospital Productions.

Il primo estratto da “Regions of Time” è “Geodesic Motion”. Ascoltalo ora qui:

Tracklist:

  1. Redshifting
  2. Geodesic Motion
  3. Casimir Energy
  4. Rotation Frequency
  5. Massless Fermions
  6. Vacuum Field Stress
  7. Wormhole Highways
  8. Stargates

L’ultimo album di Adam X, “Recon Mission”, è uscito lo scorso novembre per Sonic Groove Records. Per i più curiosi QUI la nostra review, pubblicata proprio in occasione dell’uscita del disco.

 

di Christopher Scherlich