Era la legge Fueiho che si imponeva per non far ballare nei locali, che stabiliva un rigoroso controllo delle attività notturne, che praticamente impediva all’essere umano di vivere libero.
Causa di ciò era una legge anti prostituzione, vecchia 66 anni, chiamata anche “Fuzoku” che ha avuto un impatto negativo sulla cultura dei club del paese negli ultimi anni, con locali notturni che in genere erano soggetti a un coprifuoco che scattava all’01:00 e un divieto categorico quindi al ballo al proprio interno.
150.000 firme si sono opposte alla legge Fueiho e sono state presentate al governo giapponese.
Ci sono stati inoltre gruppi come Let’s DANCE che si sono battuti per il diritto alla libertà di ballare, ed hanno lottato per ribaltare questa ingiusta legge.
Poi la svolta: il Governo giapponese ha deciso di porre fine a questo bislacco divieto di far ballare il paese in tarda serata ed è pronto a voltar pagina. La decisione del gabinetto deve ora essere ratificata dal Parlamento, che però si crede sarà semplice, visto che il partito promotore del cambiamento detiene la maggioranza in entrambe le camere del parlamento giapponese.
Si pensa che la scelta è stata in parte spinta dallo stimolo del turismo che se ne ricaverebbe con le Olimpiadi di Tokyo 2020.
I cambiamenti spianeranno la strada verso una nuova categoria di locali dove la gente potrà ballare tutta la notte, ma sono inclusi anche i requisiti per l’illuminazione che dovranno essere più luminosi di 10 lux, più o meno quanto una sala di un cinema prima di uno spettacolo, così da “scoraggiare i crimini e i cattivi comportamenti”.
Un passo avanti.
Pier Paolo Iafrate