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Dopo l’annuncio lo scorso ottobre, il governo spagnolo ha ufficializzato a marzo il voucher culturale di 400 € per tutti coloro che compiranno 18 anni nel 2022; allineandosi a Francia e Itala per il sostegno alla cultura dei giovani.

Anche la Spagna si unisce a Francia ed Italia con l’istituzione del “bonus cultura”. Potranno usufruirne tutte le ragazze ed i ragazzi residenti nel territorio spagnolo nati nel 2003. Una platea di circa mezzo milione di giovani che grazie a questa iniziativa hanno la possibilità di utilizzare i voucher per l’acquisto di beni e servizi di diversi settori. Non sarà possibile però, spendere l’intera somma in un unica volta. I 400 € infatti, sono divisi in tre distinti gruppi che rappresentano tre diversi modi di vivere la cultura: live, digitale e tangibile.

Fino a 200 € possono essere spesi per le arti dello spettacolo, il patrimonio culturale e le produzioni audiovisive. Questo include il costo per l’ingresso a concerti e festival di musica live come il Primavera Sound o Sonar. Ma anche cinema, musei, teatri, biblioteche, mostre e festival letterari.

Un massimo di 100 € potrà essere speso invece per prodotti “fisici”. Ovvero libri, riviste e periodici, nonché videogiochi, dischi in vinile o qualsiasi altro supporto fisico di musica e film come i Blu-Ray.

I restanti 100 € sono dedicati alla cultura in formato digitale. Si possono utilizzare quindi per sottoscrivere abbonamenti a piattaforme di streaming come Apple Music, Netflix e Spotify. Oltre che per l’acquisto di e-book, download musicali e ancora videogame.

A partire dal 2022 anche in Italia, si può usufruire del bonus cultura per l’acquisto di download digitali.

L’estensione della misura agli altri Stati membri.

L’iniziativa del bonus cultura, che è stata adottata al momento da Francia, Italia e Spagna, è destinata secondo una dichiarazione ufficiale del governo di Pedro Sánchez a “promuovere la fedeltà che genera l’abitudine di consumare prodotti culturali nei giovani”.

Mentre il ministro dei beni culturali italiano Franceschini, auspica che si consideri la proposta già portata a Bruxelles, della realizzazione di una card unica per tutti i giovani dell’Unione Europea.