“Anni vinilici” è un nuovo libro di Corrado Rizza, scritto ripercorrendo una montagna di ricordi del DJ risalenti agli anni settanta e ottanta, passati insieme al suo mentore Marco Trani.
“Anni vinilici” è un titolo che già di per sè esprime una certa nostalgia. Stiamo parlando del nuovo libro di Corrado Rizza, DJ e ora anche scrittore, in un volume che raduna, racchiude ed immortala una gran quantità di ricordi risalenti agli anni settanta ed ottanta. Un periodo fondamentale per la professione del DJ, di grandi evoluzioni e cambiamenti nel mondo della musica.
Due decenni che hanno visto prima la diffusione a macchia d’olio della figura del DJ, e poi la proliferazione dei grandi filoni di musica elettronica che a partire dalla disco hanno originato la house e poi la techno, come anche altri rami (hip hop, garage) di questo rigoglioso albero.
L’Italia non è stata marginale in questo processo, dal momento che molti DJ storici che hanno messo su questo modo hanno origini italiane, e non lo è stata nemmeno dopo, nei ruggenti e tormentati anni ’90 in cui questi generi sono maturati fino a cambiare pelle.
A riprova dell’importanza delle personalità italiane nel mondo del DJing e della musica da ballare ci sono ora anche queste 208 pagine scritte da un DJ italiano che quegli anni li ha vissuti in prima persona dalla parte di chi fa ballare il pubblico. Corrado Rizza fa qui uno spaccato di quei due decenni attraverso i suoi ricordi e i suoi pensieri, parlando con nostalgia e soprattutto con molto amore nei confronti di questo mestiere e del suo mentore Marco Trani, anche lui un grande DJ, oggi purtroppo scomparso.
Si viene presto coinvolti nel vortice degli avvenimenti, dei nomi di innumerevoli DJ e musicisti, dei luoghi e soprattutto dei brani che hanno fatto da colonna sonora a quel periodo e alla sua esperienza personale. Chi ama ballare e la musica da ballare probabilmente si riconoscerà in questi racconti e questi pensieri.
Paolo Castelluccio