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Il duo britannico pubblica un mix di più di 330 minuti per celebrare le proprie ispirazioni musicali di inizio anni ’90.

Dal 30 dicembre 2022 è disponibile un nuovo mix degli Autechre. Il duo britannico presenta, infatti, un insieme di tracce contigue della durata di più di cinque ore e mezza. Durante questo tempo vengono presentati brani di più di cento artisti. Tutte figure che, agli inizi degli anni ’90, hanno ispirato le sonorità degli stessi Rob Brown e Sean Booth. Le quali contribuiranno alla realizzazione di “Crystel” e “The Egg” per la compilationArtificial Intelligence”.

Proprio nel luglio del 1992, la Warp Records, pubblicava questo disco, che sarebbe diventato un lavoro seminale per la IDM. Lo scorso mese ne è stata fatta una ristampa per celebrare il trentesimo anniversario. È in questa occasione che i producer inglesi rendono disponibile il mixtape della durata di più di 330 minuti. Al suo interno, infatti, si possono trovare “tutte le cose che ci fluttuavano intorno all’epoca”. In questo estratto, direttamente dalle parole degli artisti, si comprende la natura dell’operazione stessa.

Il lungo susseguirsi di brani rappresenta un concentrato di tutte le suggestioni che alimentavano il panorama underground dell’epoca. La lista dei nomi presenti è altrettanto estesa e è composta da più di cento dj, musicisti, producer e cantanti. Tra i più famosi si possono citare: 808 State, A Guy Called Gerard, Afrika Bambaataa, Brian Eno, Cabaret Voltaire, LFO, Nightmares On Wax, Orbital e Sade.

Le note di queste pietre miliari della storia dell’elettronica rappresentano Il fermento di quel periodo. Diventano, dunque, mezzo per capire il clima culturale che ha generato la compilation. In Artificial Intelligence, infatti, si concentrano tracce dei giovanissimi Autechre, all’epoca, appena ventenni, nonchè quelle di tanti nomi fondamentali, principalmente sotto pseudonimo. Tra i vari, si ricordano: Aphex Twin, come The Dice Man, Richie Hawtin, come UP!, e i B12 come Musicology.

Questo mix racchiude in sé le peculiarità del disco che omaggia. Dedicato ancora una volta ai “lunghi viaggi, le notti tranquille e le albe sonnolente nei club”.

(Questo il link per ascoltarlo)