Gli Autechre tornano a far parlare di sé caricando una playlist di 444 file dal titolo XHK su un canale YouTube chiamato XH HX.
Il duo britannico Autechre ha usato la propria pagina online Bleep per caricare nella sezione “about”, 444 file per un totale di oltre 13 ore di immagini e suoni. Una trovata che il duo di casa Warp ha probabilmente escogitato per fare arrivare l’informazione a un numero sufficientemente alto di appassionati, consapevoli che a breve sarebbe stata intercettata da qualcuno con potere mediatico, per poi far sparire il link al collegamento ipertestuale nonostante l’intera playlist sia stata caricata su YouTube (ascoltala tutta a fondo pagina).
E’ bastata così qualche ora per far partire la caccia ai significati e alla possibile spiegazione della misteriosa sequenza di materiale audio/video condiviso. Caricati tra gennaio e luglio 2018, i file contengono dei patch sonori degli Autechre che hanno una durata molto variabile; da pochi secondi fino ad arrivare ai sette minuti nel video n. 24.
Le immagini che accompagnano gli audio sperimentali e inquietanti sono delle elaborazioni psichedeliche dello spettro, che associano elaborazioni glitch a manipolazioni più organicamente morphing, tecnica che permette di mutarle gradualmente da una forma primaria (iniziale), ad una di arrivo (finale). Sistema questo utilizzato dai pionieri della IDM, che riporta alla mente il famigerato quanto misterioso e anonimo account “unfavorable semicircle”, apparso in rete sempre quest’anno, piuttosto che a tutta una serie di similitudini; come la fotografia di Hiroshi Sugimoto in Seascapes o lo Stargate Sequence di “2001: A Space Odyssey” di Stanley Kubrick. Analogie a parte, sembra esserci una forte connessione tra suono e immagine, probabilmente associabili ad un’unica fonte, come se fossero uno l’impulso dell’altro o viceversa. Le immagini della playlist le potete osservare e scaricare a questo indirizzo: 444 scans.
Quale sia il motivo che ha portato invece le due leggende della IDM Rob Brown e Sean Booth a voler condividere questo materiale resta un mistero, ma le analisi sui numeri e il significato di “XH HX” in realtà potrebbero non lasciare molto spazio all’immaginazione. I file sono 444, numero che si identifica facilmente alla traccia finale di “incunabula”, album di debutto rilasciato su Warp nel 1993 per la serie Artificial Intelligence. Mentre il nome XH HX potrebbe varcare i confini matematici arrivando all’equazione della matrice XH = HX e al problema di controllabilità associato. O più semplicemente, potrebbe essere legato al fatto che gli Autechre hanno sempre dichiarato di produrre le loro tracce in studi separati, ma interagendo tra di loro con gli stessi macchinari; come se fossero due studi speculari ma inseriti nella stessa stanza. Segno questo che potrebbe anche indicare che siamo di fronte a materiale datato, prodotto magari nel periodo in cui entrambi vivevano insieme a Manchester, o subito dopo il trasferimento di Rob a Bristol.
Ascolta qui tutta la playlist XH HX:
Leggi anche il nostro articolo sull’uscita di NTS Sessions 1-4 o sul rilascio di alcuni file dagli Autechre avvenuto qualche giorno fa.