A più di una settimana dai fatti di Tbilisi, dopo raid, proteste, manifestazioni e scuse, l’immobilismo della situazione georgiana sta progressivamente restringendo le speranza di una riapertura per il Bassiani e il Café Gallery.
Delle tristi vicende che nella notte tra venerdì 11 e sabato 12 maggio hanno coinvolto due dei più importanti e famosi club della capitale georgiana Tbilisi, Bassiani e Café Gallery, vi abbiamo parlato in questo articolo. Di tutto ciò che è successo in quella notte e nei giorni successivi, invece, vi abbiamo recentemente fornito un riassunto esaustivo, che trovate qui.
In brevissima ripetizione: le forze speciali fanno irruzione al Bassiani e al Cafè Gallery in seguito alle morti per droga di cinque giovani (che non sembrano riconducibili ai due club) e arrestano diverse persone, tra cui due co-fondatori del Bassiani.
Migliaia di giovani protestano e ballano nelle giornate di sabato 12 e domenica 13 maggio di fronte al Parlamento georgiano all’urlo di “Dance for Freedom“, chiedendo norme meno stringenti e la riapertura dei locali. Pochi giorni dopo arrivano le scuse del Ministro agli Affari Interni georgiano Giorgi Gakharia, che promette una revisione della politica del Paese sulle sostanze.
Tra i punti poco chiari dell’intera vicenda, come specificato nel nostro articolo riassuntivo, c’era l’attuale situazione del Bassiani e il suo prossimo futuro.
Il recente post pubblicato dalla pagina Facebook del locale, dopo aver fatto il punto della situazione e aver ringraziato chiunque abbia sostenuto la causa dei giovani georgiani, spiega come non si sia mosso assolutamente nulla in seguito alle parole del Ministro Gakharia, e come nulla sembra destinato a muoversi. Tbilisi , nel frattempo, ha appena vissuto il suo primo weekend senza Bassiani.
È anche e soprattutto per questo motivo che il club, ora, chiede qualcosa di più di un sostegno morale e verbale da parte di chi sta lottando e sperando nella sua riapertura. È stata aperta, infatti, una raccolta fondi per salvare il locale e per far fronte alla lotta contro l’oppressione statale che si profila in futuro.
Cliccando qui verrete reindirizzati al sito ufficiale di Bassiani, dal quale potrete fare rapidamente e in modo anonimo la vostra libera donazione nei confronti di una delle realtà più all’avanguardia e significative del panorama della musica elettronica est-europeo.
We Dance Together, We Fight Together!