Uscito nel maggio del 2019 nel Regno Unito, il film Beats ripercorre la storia di due adolescenti scozzesi che scoprono i primi rave in Inghilterra durante la lontana estate del 1994.
Il film “Beats” è realizzato da Brian Welsh, regista dell’episodio di Black Mirror”The entire history of you”del 2011, e prodotto dal regista produttore Steven Sodeberg, vincitore della Palma d’Oro di Cannes per “Sesso, bugie e videotape” e realizzatore della fortunata trilogia con casting stellare “Ocean’s eleven – twelve – thirteen”. “Beats” sarà finalmente disponibile in streaming, ti basta cliccare QUI per vederlo.
Interamente girato in bianco e nero, Welsh racconta le vicende di due adolescenti scozzesi, Johnno e Spanner, che per uscire dalla gabbia della loro vita da periferia decidono di andare per la prima volta ad un rave segreto. In questa folle notte Welsh riesce a descrivere le diverse problematiche adolescenziali tra amore, amicizia e lavoro precario. Con totale leggerezza, descrive il mondo dei rave e delle droghe, con l’onestà di chi queste situazioni, almeno una volta nella vita, le ha vissute.
Ovviamente la colonna sonora è un autentico capolavoro, selezionata da tre personaggi dei spessore della musica elettronica. Il dj scozzese Keith McIvor, il giornalista Piers Martin e Phil Canning, consulente musicale da più di 10 anni e manager della Warp Records.
Si potranno rivivere le sensazioni dei rave anni ’90 grazie a 23 tracce di artisti particolarmente emblematici dell’epoca. Si passa dai mostri sacri come i Prodigy, Plastikman, Model 500 e Carl Craig ai talenti più recenti, come Francesco Tristano, per arrivare anche alle sonorità Reggae di Lee “Scratch” Perry.
Grazie al vettore musicale, Welsh effettua un’analisi su una generazione che, tra scontri con la polizia, con le rispettive famiglie e sul posto di lavoro, riflette una profonda inquietudine riguardo al futuro e una irrefrenabile necessità di sentirsi libera dalle oppressioni politiche e sociali.
Ironia della sorte, lo streaming di “Beats” esce nei giorni in cui viene emanata un’ordinanza che vieta l’assembramento di più di venti persone che ascoltino musica caratterizzata da ritmi ripetitivi.