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C’è una forza che si capta nell’aria. C’è una potenza che si sprigiona. C’è un’incandescente passione che sviscera ciò che di più ancestrale è in noi.

Questa energia che ci attrae l’un l’altro senza nemmeno essere al corrente di chi abbiamo a fianco, perché non ci interessa, perché sappiamo che se sei qui sei mio amico, sei il mio compagno di mille battaglie, sei il fratello della mia migliore amica: la musica.

E’ passata una settimana da quando questa forza è stata incanalata dallo ZU:BAR nell’evento Light in The Darkness e poi sprigionata da Re_Named, Giammarco Orsini e Ben Klock.

Si inizia soavemente, col Sole che scalda i nostri corpi sul prato, sul dancefloor delle Naiadi e la musica dei Re_Named che entusiasma la mente e fa entrare tutti in fase party.

Il Sole inizia a calare all’orizzonte, si tinge tutto di vermiglio, il tramonto venereo imbratta la pista del colore simbolo della passione. Giammarco Orsini ha preso in mano le redini della consolle e attanaglia i nostri cuori con una musica travolgente e vorticosa. Tutti ballano, tutti ridono, tutti fanno festa.

Quando il calore svanisce, la luce si rifugia sotto l’orizzonte, scappa, è il crepuscolo, è buio, è arrivato Ben Klock.

I nostri corpi e i nostri intelletti sono stati già ottenebrati dai set infiammanti dei precedenti dj, così al resident del Berghain non rimane che mettere la sua firma ed impossessarsi del rimanente, ma il più importante, brandello di ciò che siamo: le nostre anime.

Basta poco per ingabbiarci nel suo loop, nel suo viaggio, ed è fino all’ennesimo “ultimo” che ci fa danzare, ridere e ballare come marionette legate ai fili di un comando.

Per lo staff dello ZU::BAR, la crew dai tanti poteri, questa non è mai l’eccezione, saper fare festa è la regola. Guardate con i vostri occhi cosa è stato creato.