Quando pensiamo a Berlino non possiamo non immaginarci serate epiche, lunghe, rumorose ed immancabilmente eclettiche. Il fatto che i suoi club siano chiusi da metà marzo sembra incredibilmente strano.
Durante gli scorsi mesi, per cercare una soluzione ai problemi con cui si sono trovati a confronto i club durante il lockdown, alcuni dei locali di Berlino hanno trovato una nuova vita come biergarden. Ora, nel tentativo di rilanciare adeguatamente l’industria della vita notturna solitamente fiorente della città, le autorità locali hanno richiesto che i grandi spazi all’aperto si trasformino in luoghi a disposizione dei club.
Il ministro dell’Economia della città Ramona Pop ha inviato una lettera ai sindaci dei vari distretti chiedendo loro di proporre strade, piazze e parchi in grado di creare luoghi adeguati. “A Berlino manca la sua variegata scena da club”, ha confermato il ministro al Berliner Morgenpost la scorsa settimana; “Vogliamo creare opportunità legali per festeggiare in aree pubbliche per club e berlinesi”.
Pop ha aggiunto che spera che questa iniziativa sia in atto già nelle prossime settimane “Dato che i mesi estivi sono di fondamentale importanza per la scena elettronica”. È lecito pensare inoltre, che questa presa di posizione sia una risposta ad un numero crescente di rave illegali che si sono svolti sia a Berlino che nei suoi dintorni.
Berlino ha già distribuito 30 milioni di euro per sostenere i suoi locali, per l’arte e la vita notturna. Il suo ministero della cultura promette di raddoppiare questa cifra nei prossimi due mesi. Luoghi tra cui: //About Blank, Tresor e Kater Blau hanno infatti ricevuto in media 81.000 euro ciascuno per rimanere a galla.
Passerà ancora molto tempo prima che possano riaprire completamente, ma grazie all’ultimo impegno del consiglio, molti dei club all’avanguardia della città potrebbero riapparire presto in qualche nuova forma all’aperto.
Sperando come sempre che i nostri legislatori e tecnici prendono ad esempio l’importanza data alla cultura e allo spettacolo; che la stampa smetta di attaccare una generazione colpevole solo di essere incline al divertimento, o come la chiamano loro “movida”, noi auguriamo buona fortuna alla senatrice Pop e a tutti i club Berlinesi in difficoltà.