fbpx

Biennale Musica 2023 presta la sua attenzione ai suoni digitali. Il viaggio inizia con il pioniere Morton Subotnick, attraversa le tappe chiave rappresentate da Brian Eno e John Zorn, per poi giungere al celebre duo enigmatico Autechre.

Il 67° Festival Internazionale di Musica Contemporanea si svolgerà a Venezia dal 16 al 29 ottobre 2023.

Micro-Music” è il titolo di Biennale Musica 2023, diretto per la terza volta da Lucia Ronchetti, una delle principali compositrici italiane attive oggi e particolarmente celebrata per la sua voce.

Il programma del Festival è dedicato al suono digitale, e presenta un ampio spettro di tendenze stilistiche e ricerche creative innovative sulla scena musicale internazionale. Installazioni, performance e forme online: numerose prime assolute commissionate dalla Biennale di Venezia e coproduzioni con i principali festival internazionali.

biennale musica

Lucia Ronchetti sottolinea che Micro-Music «intende evocare la musica generata attraverso captazioni microfoniche e indagare la natura microscopica del suono. È un festival che mira a esaltare la bellezza e la complessità del suono digitale e dei nuovi orizzonti compositivi».

Inoltre, Ronchetti aggiunge: «Gli artisti invitati, provenienti da tutto il mondo, scultori di forme sonore, creatori di incantesimi acustici, archeologi di suoni scomparsi e ricercatori dell’ineffabile, effimera, transitoria e magica natura del suono, sorprenderanno e coinvolgeranno il pubblico con vasti e inediti affreschi musicali».

Di giusta parola, il programma presenta numerosi appuntamenti con prestigiosi solisti, performer e formazioni internazionali.

La Biennale Musica si compone di 6 diverse sezioni: Sound Microscopies; Sound Installations/Sound Exhibitions; Stylus Phantasticus-The Sound Diffused by Venetian Organs; Club Micro-Music; Sound Studies; Digital Sound Horizons.

L’evento prevede le prime assolute di opere di Brian Eno, che darà qui inizio al suo primo tour da solista. Brian Eno riceverà il Leone d’Oro alla carriera 2023. Un premio questo, per la sua ricerca della qualità, la bellezza e la diffusione del suono digitale, accompagnata dalla sua concezione dello spazio acustico come strumento compositivo.

Il progetto “Ships” e “Nothing Can Ever Be The Same (video installazione basata su tecnologie generative)”, prevedono una retrospettiva dello straordinario compositore attraverso interviste, progetti di videoarte, conferenze, performance, documentazione del backstage di concerti ed eventi artistici.

Brian Eno

Tra l’altro, alcune prime esecuzioni assolute saranno presentate anche da Francesca Verunelli (Songs&Voices), Joanna Bailie (1979) e Marcus Schmickler (Glockenbuch IV – Spectre Santa Maria dei Carmini) oltre che dal matematico, programmatore e performer statunitense Miller Puckette.

Miller Puckette riceverà il Leone d’argento 2023 per l’ideazione e lo sviluppo dei software Max/Msp e Pure Data.

Max/Msp e Pure Data sono due dei più importanti programmi per il trattamento del suono in tempo reale e la sintesi di suoni digitali. Il performer eclettico eseguirà Knock per elettronica e percussioni.

Saranno inoltre presentate la celebre opera dell’ingegnere e compositore Robert Henke (Commodore cbm 8032), più una nuova produzione del ciclo Professor Bad Trip di Fausto Romitelli.

Miller Puckette

Il concerto inaugurale sarà aperto da “As I Live And Breathe” di Morton Subotnick. Il noto compositore elaborerà in tempo reale il suo respiro e i gesti vocali secondo tecniche avanzate di esecuzione elettronica così da creare un ambiente tecnologico unico, personale e poetico.

In aggiunta, sarà dunque inevitabile il rimando all’opera di Maryanne Amacher, celebrata creatrice di una estetica del suono elettronico d’avanguardia scomparsa nel 2009.

Grazie alla ricostruzione di Bill Dietz, dei membri originari dell’Ensemble Zwischentöne e dell’Ensemble Contrechamps, l’esecuzione di GLIA, sarà presentata in forma di concerto “interattivo” per un pubblico in libero movimento intorno ai musicisti.

biennale musica
Sonic Acts Amsterdam

Andrea Liberovici e Paolo Zavagna (Sound Of Venice Number Two) presenteranno un nuovo progetto di Soundwalk che indaga il paesaggio sonoro veneziano, ispirandosi all’iconografia e ai documenti d’archivio.
Anche Anthea Caddy e Marcin Pietruszewski (Love numbers), Tania Cortés (1195), Alberto Anhaus (Colonization – Sea Invasion), Louis Braddock Clarke (Weather Gardens) parteciperanno con opere sonore installative pensate per specifici spazi della città di Venezia.

Loraine James

Vari concerti ideati per gli spazi del Teatro alle Tese sono inseriti nella sezione Club Micro-Music. Presenti diversi aspetti e tendenze stilistiche della performance di elettronica live.

Le performance saranno eseguite da: Lamin Fofana, Jerome Ellis, Jace Clayton AKA Dj Rupture, Steve Goodman AKA Kode9. E poi Loraine James, Aya, Emme, S280F, Soft Break, Yen Tech, Snufkin, i sound designer e compositori Nicolas Becker e Robert Aiki Aubrey Lowe. Inoltre il performer e attivista congolese David Shongo. Per concludere, il collettivo inglese Autechre, che ha spinto i confini della cultura club verso territori contigui alla sperimentazione musicale d’avanguardia.

Autechre

L’insieme di questi artisti restituisce un panorama estremamente variegato. Si intende esplorare le forme e le espressioni della ricerca sulla produzione e diffusione del suono elettronico live.

Un’attenzione particolare è riservata a questo ambito di ricerca che disegna il panorama musicale di domani.

Questo percorso abbraccia anche le nuove generazioni, che stanno intraprendendo una visionaria sperimentazione. Si vuole plasmare così il futuro della musica contemporanea, sia in Italia che a livello internazionale.

Dieci nuove produzioni di College Musica faranno parte del programma del Festival in una sezione autonoma, intitolata Digital Sound Horizons. Quest’ultima esplorerà il presente e il futuro dei confini dell’interazione tra scienza, tecnologia e creatività musicale.

Biennale musica
Biennale College Musica 2022

Wolfgang Mitterer, John Zorn, Andrea Marcon e Luca Scandali si esibiranno nelle Chiese di San Giorgio, San Salvador e San Trovaso e nel Conservatorio Benedetto Marcello. Gli artisti svelano gli organi costruiti a Venezia da Gaetano Callido, Pietro Nacchini, Franz Zanin e Jürgen e Hendrik Ahrend.

Quattro Lezioni di musica su Rai Radio3, a cura di Paola Damiani e condotte da Giovanni Bietti, indagheranno il repertorio organistico della Scuola veneziana del Cinquecento.

Biennale musica
John Zorn

Infine, ci saranno progetti in forma installativa, programmi compositivi online ed eventi in forma di concerti che prevedono l’utilizzo delle nuove tecnologie legate al suono digitale. Il tutto, a cura di Jaehoon Choi, Lydia Krifka Dobes, Fabio Machiavelli, Estelle Schorpp, Severin Dornier, Leonie Strecker e Alexis Weaver, Brigitta Muntendorf, il collettivo formato da Guy Ben-Ary e Nathan Thompson.

Per ulteriori informazioni e per acquistare i biglietti puoi cliccare QUI!